Dodici

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Dopo l'ennesimo sguardo che Giulia vedeva Paulo lanciare a Sara, decise di aprirle gli occhi. Come poteva non accorgersi di tutti i tentativi che lui faceva per farla sorridere restava un mistero. Quando riusciva nel suo intento, all'attaccante argentino si illuminavano gli occhi e niente di quello che gli stava intorno aveva la stessa importanza di Sara stessa. Solo quando aveva a che fare con tutte quelle situazioni si rendeva conto di quanto era potuta sembrare idiota agli occhi degli altri quando i diretti interessanti erano lei e Daniele.
Daniele, appunto meglio non pensarci.
Non si dilungò oltre con le riflessioni e passò ai fatti.

- Sara? - la chiamò, distraendola dal foglio su cui stava scrivendo dall'altra parte della scriivania. Dalla sua posizione, dava la schiena al campo di allenamento.

- Dimmi. - alzò la testa l'altra.

- Paulo sarà la quinta volta che si gira a guardarti quando si mette in fila da questo lato del campo. - la mise al corrente lei.

- Smettila Giù. - ribattè Sara arrossendo e abbassando lo sguardo. - Ti sei fissata con questa storia? - chiese dopo.

- Dai Sara, è evidente. - le rispose. - Vedessi con che occhi ti guarda quando ridi. - aggiunse.

- Ma non è vero... - provò a negare, sempre in imbarazzo.

- E con che occhi lo guardi tu. - continuò Giulia noncurante.

A quel punto, invece, Sara non seppe cosa ribattere e rimase zitta per qualche istante. - Magari è vero per me... - disse poi piano.

- Stai ammettendo che un pochino ti piace? - domandò la sua collega finalmente speranzosa.

- Sì. - confermò. - Anche abbastanza. - rise poi.

Giulia sorrise soddisfatta. Aveva intenzione di insistere molto su Sara e Paulo insieme soprattutto per la sua esperienza personale, dato che il loro rapporto era come quello suo e di Daniele di circa una anno prima. Restava solo che uno dei due si facesse avanti, ma sapeva bene che la sua collega era difficile da smuovere. Così, stava pensando a come convincere Paulo.
Era un bene che trovasse occupazioni per la sua mente, e se anche non le erano richieste o non le si presentavano, se le andava a cercare da sola, come in quel caso.

- Ripeto, ti sbava dietro. - ribadì poi lei.

- Giulia! - esclamò l'altra per richiamarla.

Le due scoppiarono a ridere.

- Comunque non ti mettere strane idee in testa, io non voglio fare proprio niente. - avvertì Sara la sua collega.

- Immaginavo. - ribattè Giulia.

Ci fu qualche minuto di silenzio, poi Sara parlò di nuovo. - Come stai? - le chiese seria.

- Io? - domandò l'altra, stupita poichè non si aspettava quella domanda in quel momento.

- Sì, tu. - confermò la ragazza.

Giulia ci pensò per qualche secondo prima di rispondere. - Sto. - disse infine. - Non ci riesco ancora. - aggiunse semplicemente, senza specificare. Era più che certa che la sua amica avrebbe capito comunque cosa non riuscisse ancora a fare. Si rendeva conto di amare con tutto il cuore Daniele, non lo aveva mai messo in dubbio. Era un ragazzo d'oro, più volte aveva pensato di non meritare una persona così e di non fare abbastanza per renderlo felice, anche quando erano solo amici, ma soprattutto da quando stavano insieme. Nonostante ciò, non riusciva ancora a pensare a lui senza sentire un nodo in gola che non riusciva a sciogliere in nessun modo ed ogni volta che ci provava, sentiva le lacrime inondare i suoi occhi. Per questo motivo preferiva provare a non pensarci in tutti modi, consapevole comunque che tutto ciò era una fuga dall'affrontare il problema. Prima o poi avrebbe dovuto farlo.

Sara non ebbe il tempo di rispondere, che dalla porta scorrevole che dava sui campi arrivò Irene con la sua macchina fotografica al collo e rigirandosi una scheda di memoria in mano. Sembra allegra e di ottimo umore. Si diresse verso le altre due ragazze e si sedette sulla sedia libera che c'era dalla parte di Sara.
Nel frattempo la seduta mattutina era terminata e i giocatori si dirigevano verso gli spogliatoi.

- Ecco a voi le foto dell'allenamento di oggi. - disse poi sorridendo e posando ciò che aveva in mano al centro della scrivania.

- Voglio sperare che non siano tutte di Leo. - rise Sara indicando l'oggetto.

Anche Giulia iniziò a ridere.

- Ecco, a questo proposito... - cominciò Irene con lo sguardo basso.

- Che cosa? - domandò Giulia preoccupata dalla sua faccia.

Anche Sara la guardava attenta.

- Io e Leo usciamo insieme da qualche settimana ormai. - terminò, come se si fosse tolta un peso.

- E cosa aspettavi a dircelo?! - chiese Sara euforica e molto felice della notizia.

- Non lo abbiamo ancora detto a nessuno e anche voi dovete fare silenzio su questa cosa. - rispose Irene seria.

- Ma perchè? - domandò Giulia.

- Perchè all'inizio non era una cosa seria e vogliamo decidere con calma quando rendere pubblica la nostra relazione, lui è pur sempre un calciatore famoso. - spiegò tranquillamente la fotografa.

- È giusto così. - si trovò d'accordo Sara.

- Siamo davvero molto felici per te. - le sorrise Giulia, parlando sia per sè che per la sua amica.

- Esattamente. - confermò Sara.

- Grazie ragazze. - ricambiò Irene.

Si vedeva da parecchio che tra di loro c'era un certo feeling, ma entrambi avevano sempre e solo negato. Ormai Giulia non aveva più dubbi da un pezzo sul fatto che si frequentassero, la cosa era evidente, ma sentirlo ammettere dalla ragazza stessa era proprio una soddisfazione.
Si chiese quando le cose si sarebbero sistemate anche per lei. Sapeva che porsi quella domanda era inutile, poichè perdonare o meno Daniele era un scelta sua, ma non riusciva ancora a fare finta di niente.
Però desiderava solo che le cose fossero un po' più facili.

Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna 2 - Daniele Rugani[REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora