Era arrivato il turno di Daniele a fare l'esercizio di conduzione palla. Sbagliò lo stop di destro e il pallone schizzò lontano. Un'altra volta. lo rincorse e concluse l'esercizio come meglio potè.
Ultimamente era la routine, ma non riusciva a farne a meno. Per quanto si sforzasse di mantenere la concentrazione, prima o poi la sua testa partiva per chissà dove. La cosa realmente preoccupante era il fatto che non faceva niente per superare quel problema. Era sempre stato un ragazzo che si impegnava, ansioso di far vedere di cos'era capace e che desiderava migliorarsi continuamente lavorando sugli errori. Aveva iniziato a sbagliare anche le cose più semplici e non era da lui. Daniele era consapevole di questo, ma si era arreso a provare a ritrovare sè stesso, dato che proprio l'essenza di sè stesso l'aveva qualcuno a cui l'aveva donata.
Proprio quando si stava chiedendo se tutto ciò fosse molto evidente, Claudio gli si avvicinò.- Daniele, hai tempo dopo l'allenamento per parlare un attimo? - gli domandò affiancandolo mentre entrambi tornavano in fila dietro ai compagni.
- Sì, certo. - rispose l'altro tranquillamente. Sapeva già cosa l'aspettava. Iniziò a pensare a come spiegargli le sue sensazioni. Ma cosa sentiva? La verità era che non lo sapeva nemmeno lui. Provava talmente tanti sentimenti che quel miscuglio gli dava la sensazione del niente. Niente, non provava niente. I tutti i sensi.
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Dopo l'allenamento, Daniele e Claudio attesero che tutti gli altri fossero usciti dallo spogliatoio e che li lasciassero soli.
- Ascolta, ti vedo parecchio strano in questo periodo e tutti ne sappiamo il motivo. - iniziò il capitano della squadra. - Non sono qui per dirti che devi tenere i tuoi problemi personali fuori dal campo, anzi, la domanda che ti voglio fare è se vuoi parlarne. - concluse.
Daniele rimase sorpreso, ma non più di tanto. Claudio era una persona fantastica che cercava di capire sempre tutti. - Posso anche parlarne, ma cambierebbe di poco. - ribattè, sconsolato e con una voce senza emozioni.
- Tu provaci comunque. - insistette l'altro.
Il ragazzo accolse la proposta, sempre però convinto che non sarebbe cambiato niente in meglio. - La storia la sai già e sai già anche che non vuole capire. - cominciò. - Questa cosa mi distrugge. Mi manca e non so più cosa fare, non mi ascolta neanche più quando le parlo, mi evita. Mi sento un'altra persona, non sono più lo stesso. - elencò tutti i pensieri che gli passano per la testa in quel momento, poi si fermò quando sentì una stretta al cuore e cominciò a sentirsi le lacrime sugli occhi a causa del nervosismo, della tristezza, della frustrazione, di tutto, a causa dell'ingarbuglio di niente.
- Si vede che non sei più lo stesso, in allenamento, nello spogliatoio, fuori... - confermò Claudio. - Dai Dani, forza. So che Giulia è una ragazza intelligente abbastanza da capire che sta sbagliando e andrà tutto apposto. - provò ad incoraggiarlo.
L'altro si sforzò di fare uno sorriso perchè apprezzava il tentativo, ma non riuscì a dire altro.
Claudio gli diede una pacca sulla spalla uscendo dallo spogliatoio.
Daniele appoggiò la testa al muro dietro di sè e lasciò che quelle lacrime che erano nate sui suoi occhi scendessero.----------
Giulia era seduta sul divanetto con un caffè sul tavolino di fronte a sè e il capo rivolto verso l'esterno, ad osservare gli allenamenti.
Si era incantata su Daniele. Non pensava a niente di tutto ciò che lo riguardasse o che riguardasse loro due assieme, lo guardava e basta, come faceva l'anno precedente senza esserne consapevole.- Cosa fai? - le disse Emily nell'orecchio spuntando da dietro.
Giulia fece un salto sul posto. - Ma il tuo obiettivo era farmi prendere un infarto o assordarmi? - le disse girandosi e seguendola con lo sguardo mentre si sedeva affianco a lei.
- Nessuno dei due. Coglierti in flagrante. - ribattè l'altra mettendosi a ridere.
- In flagrante di che cosa? - domandò Giulia.
- Guarda che ti ho vista mentre fissavi Daniele. - disse Emily.
- Io non fissavo proprio nessuno. - rispose Giulia, imbarazzata di essere stata sorpresa in quell'unico momento in cui si era soffermata a guardarlo da quando avevano litigato.
- Okay, okay. - acconsentì l'altra, cosapevole del fatto che non l'avrebbe mai ammesso in quella situazione.
- Piuttosto sei tu, quella che è sempre qui a guardare quando ci sono gli allenamenti. - sorrise Giulia con l'espressione di chi la sa lunga.
- Cosa vuoi con quella faccia? - chiese. - Lavoro qua esattamente come te. - le ricordò.
- Ma dai, non lo sapevo! - la prese in giro l'altra ed entrambe risero. - Comunque, ultimamente di più - continuò.
- È un caso, devo solo venire qua più spesso negli ultimi tempi. - rispose tranquilla.
- Quindi mi stai dicendo che un certo Álvaro Morata non centra niente con questa casualità? - domandò ironicamente Giulia, che aveva deciso di ripagare la sua amica con la stessa moneta.
Emily avvampò.
- Lo sapevo! - esultò Giulia.
- Non dirlo ad alta voce! - la zittì l'altra. - Sì, un pochino, forse, è anche per lui... - ammise allora dopo a bassa voce.
- Ma perchè non fai qualcosa? - le domandò la ragazza.
- Ma perchè non perdoni Daniele? - ribattè l'altra.
Giulia distolse lo sguardo e si incupì. Non rispose.
- Scusa... - le disse Emily. Si pentì di aver tirato fuori l'argomento, proprio quando era riuscita a farla distrarre. - Non volevo... - aggiunse.
L'altra si riscosse. - Non importa, è tutto apposto. - la rassicurò. - Ora rispondi alla mia domanda. - disse dopo un istante riprendendo l'espressione di prima.
- Magari non ha di me l'opinione che io ho di lui. - rispose fissando il pavimento.
- Pensi di non piacere a lui? -
Emily annuì.
-Fidati di me, io lo vedo come si comporta e quando si parla di te è davvero imbarazzato. - tentò di convincerla Giulia.
- Davvero? - chiese l'altra con gli occhi a cuoricino.
- Sì, davvero. - confermò. - Buttati. - la incoraggiò.
Emily pensò quanto fosse incredibile che Giulia riuscisse a dare consigli anche quando stava male lei stessa. Pensò che se lo faceva, doveva tenere molto a lei.
Spazio autrice
Scusate il ritardo, ma ho avuto molto da fare.
Spero vi piaccia!
Giulia♡
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Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna 2 - Daniele Rugani[REVISIONE]
FanfictionEra iniziato tutto da un'amicizia, forse fin troppo stretta.