Diciannove

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Giulia era seduta alla sua scrivania, sovrappensiero e appoggiata sulla propria mano stretta a pugno.
Quando la solitudine e il conseguente vortice di pensieri che essa le causava stavano per prendere il sopravvento su di lei, Emily le fece prendere un colpo e fare un salto sulla sedia.

- Buongiorno! - esordì allegra, spuntandole da dietro.

- Anche a te! - ricambiò Giulia. - Allora, tutto bene? - proseguì poi.

- Tutto benissimo. - rispose con gli occhi a cuoricino l'amica. Giulia ne immaginava già il motivo e dentro di sè sorrise. - Tu? - chiese.

- Per quanto possa essere "bene" in questo periodo... sì, bene. - rispose lei, cercando di mostrarsi il più possibile indifferente.

Emily avrebbe voluto dire qualcosa, come che non le credeva affatto, che la conosceva troppo bene per non capire il suo reale stato d'animo. Ormai lavoravano insieme da qualche tempo, il necessario perchè potesse capire che Giulia in quel momento mentiva.
Ma lei la interruppe.

- Ti va di fare un giro in centro oggi pomeriggio? - propose infatti. Il programma della giornata non prevedeva l'allenamento pomeridiano, per cui erano tutti liberi.

- Giulia. - la richiamò ferma. - Sai benissimo quello che devi fare, e non è di certo uscire. - sentenziò, con un tono che non ammetteva replica alcuna.

L'altra, di tutta risposta, abbassò lo sguardo.

Vedendo che l'amica non proferiva parola, Emily continuò. - Tira fuori un po' di coraggio come hai fatto l'anno scorso. - disse, sapendo di toccarla in un punto debole per poterla più facilmente convincere.

- Ma non è detto che debba farlo proprio questo pomeriggio... - riflettè Giulia.

- Io questo pomeriggio devo comunque uscire con un'altra persona... - ribattè Emily.

L'altra si avvicinò all'amica. - Guarda che puoi anche dirmelo che esci con Álvaro, non c'è niente da nascondere. - le sussurrò, sfonderando un sorriso alla fine della frase che si trasformò in risata quando vide l'amica avvampare e diventare rossa.

- Io non... - balbettò. - Sì, esco con Álvaro. - ammise allora, capendo che non c'era motivo di negare.

- Con lui come va? - domandò allora Giulia a proposito.

Emily sospirò contenta. - Tutto benissimo, lui è... - esitò di nuovo.

- Sei innamorata. - completò la frase per lei l'amica.

- Come fai a dirlo? - le chiese senza guardarla.

- Perchè ti comporti come mi comportavo io. - rispose con un sorriso, che l'altra ricambiò mentre si alzava.

- Oggi mangio qui. - la informò Emily dopo lacuni istanti in cui le due non parlarono. - Mi hanno detto all'una. - aggiunse.

- Perfetto, grazie. - disse Giulia, che ancora non aveva saputo l'orario. - Ci vediamo dopo! - disse all'amica che, a quanto pareva, doveva andare.

- Certo, a dopo! -

Giulia non lo poteva più vedere, ma Emily aveva sulle labbra un sorriso di superiorità.

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- Il pranzo a che ora? - domandò Daniele prima di uscire dallo spogliatoio dopo l'allenamento.

- All'una. - risposero a tempo tre o quattro suoi compagni, che erano ancora dentro, tra cui Stefano.

- Va bene, a dopo! - salutò lui, per poi recarsi all'esterno dove un caldo sole di inizio maggio splendeva sul centro sportivo di Vinovo.

Ho imparato già ad amarti senza più riserva alcuna 2 - Daniele Rugani[REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora