Capitolo 10

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Dopo quel piccolo inconveniente sul fatto che mi sentì osservata non mi fermai più anzi dopo quel piccolo blocco sentì l' adrenalina scorrermi nelle vene, ero determinata e ormai avevo preso la mia decisione ovvero vendicarmi per tutto ciò che quella creatura in una sola notte era riuscita a portarmi via, il mio migliore amico, la mia forza,la mia felicità,la mia salvezza dalla noia cuotidiana ma specialmente era riuscito a portarmi via l' unica cosa a qui tenevo di più al mondo e che custodivo come un tesoro ovvero Louis,quel piccolo concentrato di allegria,felicità e voglia di vivere quel piccolo concentrato era la mia salvezza ed era ciò di qui avevo bisogno per sentirmi bene,queste cose le avevo capite a 6 anni quando fecimo quella promessa sotto il cielo stellato ovvero che saremmo stati uniti per sempre nella buona o nella cattiva sorte,non importava dove eravamo o con chi eravamo sapevamo entrambi che l' uno era sempre nei pensieri e nel cuore del altro e questo ci bastava per tirare avanti, ricordo ancora le innumerevoli chiamate che quel piccolo raggio di sole mi faceva ogni sera per il semplice fatto che le mancavo, solo che ora non mi avrebbe più chiamato e io non avrei più potuto chiamare lui,sospirai questi mesi erano diventati un inferno senza la sua presenza costante questa vita era diventata un inferno senza la sua presenza che mi riempiva di gioia l' anima,"oh quanto mi manchi" pensai come se in qualche modo potesse sentire questo mio pensiero, ad un tratto mi venne in mente una frase,la nostra frase ovvero quella del nostro film preferito, "Scrivimi Ancora" quel film lo guardavamo ogni volta che potevamo ma specialmente lo guardavamo nelle sere d' estate in qui fuori non si poteva stare ed era meglio stare in casa al fresco e a mangiare gelati su gelati, mi venne in mente la frase di Rosie "non importa con chi sei o dove sei resterai per sempre sinceramente,profondamente nel mio cuore" questa frase me la ripeteva sempre Louis per telefono quando eravamo lontani l' uno dall' altra,quando io ero in vacanza e lui no altre volte invece era il contrario, lui andava in vacanza con la sua famiglia mentre io restavo a Hastings a badare a Parker che a quel tempo aveva solo un anno di vita e ogni volta che avevo del tempo libero chiamavo il mio migliore amico
Oppure le inviavo un mex appena potevo, "mi manchi da morire" le dicevo quando ero al telefono con lui e anche se non potevo vederlo in quel momento sapevo perfettamente che lui stesse sorridendo,"ma come non ti ricordi più la nostra frase?" Mi domandava ed io sorridevo anche se la ricordavo benissimo ogni volta me la volevo far ripetere e la stessa cosa faceva lui con me, a quel ricordo instintivamente sorrisi come quando da piccola vedevo le caramelle che mio zio Robert mi portava dall' Canada,-come mai sorridi?- mi domandò Lottie facendomi tornare con i piedi per terra,-pensavo al passato in cui tutto era perfetto o quasi e nessuno si preoccupava per il futuro- risposi mentre continuavo a camminare sul marciapiede leggermente umido e fangoso a causa della leggera pioggiarella che ieri era sciesa lenta e cauta dalle nubi sparse sopra alla città,-già hai ragione il passato non era così...disastroso e...complicato- disse Lottie,-sono pienamente d' accordo con te- dissi,-da piccoli piangevamo per un ginocchio sbucciato ora piangiamo per chi ci ha spezzato il cuore- disse Lottie e questa frase mi fece riflettere sulla mia situazione,quella frase mi rispecchiava se io la pronunciavo ogniuno poteva capire ciò che stavo provando e magari provare a leggermi come ero dentro, dentro di me sentivo un uragano al posto del cuore, qualcuno guardandomi negli occhi avrebbe potuto intuire le emozioni che io stessi provando e quest' ultime erano, rabbia verso chi mi avesse portato via la mia unica salvezza...il mio unico raggio di sole, tristezza ancora faceva troppo male accettate il fatto che lui non sarebbe più stato con me al mio fianco,desiderio perché desideravo con tutta me stessa che Louis da un giorno al altro potesse tornare da me, consapevolezza già la consapevolezza che ciò che pensavo sul fatto che Louis sarebbe tornato era soltanto un illusione...un sogno e colpa si mi sentivo terribilmente in colpa per non averlo trattenuto quella notte a casa mia se ancora ci pensavo mi venivano i sensi di colpa a fior di pelle per non parlare del fatto che la notte queste emozioni mi tormentassero impedendomi il sonno,-viola? Ci sei?- a riportarmi nuovamente con i piedi per terra fu la voce flebile di Lottie,-eh? Sisi che devi dirmi?- domandai,non avevo capito cosa mi avesse detto dato che ero troppo assorta nei miei pensieri,-siamo arrivate- mi informò ed io mi voltai di scatto ritrovandomi davanti una graziosa villetta in mattoni rossi e dal tetto in legno,senza farmi troppe paranoie citofonai al campanello e poco dopo un ragazzo piuttosto alto,dai capelli biondi visibilmente tinti e dagli occhi azzurri ci aprì la porta sorridendoci,-ciao- ci salutò,-ehi- ricambiai il saluto,-Ciao Niall! Ti ricordi di me no?- domandò in entusiasta Lottie, non l' avevo mai vista così apparte una volta in cui il ragazzo che le piaceva Tom le aveva chiesto di uscire,mh che Lottie provasse qualcosa per Niall?,il ragazzo alla porta annuì in risposta e le sorrise,-certo come potrei dimenticarmi Charlotte Tomlison? Una delle ragazze più carine della scuola nonché mia amica?- domandò e Lottie arrossì leggermente,-grazie- ringraziò Lottie mentre chinava il capo verso le sue convers gialle, mi ricordava tanto una bambina alle prese con la sua prima cotta,-allora qual buon vento vi porta qui?- ci domandò da quel che supposi Niall,-ecco la mia amica ha trovato una cosa che a te potrebbe interessare e inoltre ci serve il tuo aiuto- spiegò Lottie al posto mio ed io annuì come per confermare ciò che lei stesse dicendo,-okay allora Prego accomodatevi- disse Niall mentre ci faceva spazio per passare ringraziamo timidamente per poi entrare nella piccola villetta e dirigerci verso il piccolo salotto innluminato dalla poca luce proveniente da una piccola finestra posta al di sopra di una piccola scrivania,-allora cos' è che vi serve più precisamente da me?- domandò Niall mentre faceva il suo ingresso nel salone,guardai Lottie come per chiederle se dovevo mostrarle il dente e lei che capì il mio messaggio annuì,presi un grosso respiro prima di prendere il dente dalla tasca e mostrarglielo, Niall sbarrò gli occhi,-ci serve che tu analizzi questo dente e ci dica a chi appartenga- spiegai mentre glielo porgevo,lui con delicatezza lo prese fra le dita iniziando a fissarlo,-dov-dove l-lo av-avete t-trovato?- domandò balbettando Niall,sospirai prima di iniziarle a spiegare il tutto (voi la storia naturalmente già la sapete a memoria perciò non ve la sto a rispiegare).
-e quindi se non ho capito male questo dente lo hai trovato nei residui dei vestiti del tuo amico...non è così?- suppose ed io annuì,-puoi aiutarci?- domandai,Niall mi sorrise prima di annuire,-ma certo ho i giusti attrezzi per capire a chi appartenga questo dente- disse,-grazie non potremmo mai ringraziarti abbastanza- dissi mentre prendevo le sue mani gelide nelle mie calde,-oh ma figurati è un piacere anzi grazie a voi per avermi tenuto in considerazione riguardo a questa faccenda- disse mentre iniziava a salire le scale per raggiungere il piano superiore seguito da noi due,arrivati al piano superiore ci dirigemmo verso il centro del corridoio dove Niall aprì una porta che supposi dovesse condurre verso la sua stanza,-prima le signore prego- disse mentre ci faceva spazio per passare lo ringraziammo ed entrammo al interno della stanza dalle pareti bianche e dai mobili rossi,vi erano un sacco di apparecchiature bizzarre tra cui un microscopio,-Prego sedetevi pure sul mio letto nel mentre che io lavoro- ci disse e noi annuimmo prima di andarci a sedere su quest' ultimo,-Prego potete porgermi gentilmente il dente?- mi domandò ed io annuì prima di darglielo,-comunque piacere sono Niall...Niall Horan e tu sei?- mi domandò mentre mi porgeva la mano,-Viola...Viola Payne- mi presentai mentre le stringevo la mano,-ohw tu devi essere la sorella di Liam Payne un mio caro amico- disse mentre iniziava il suo lavoro,-strano lui non mi ha parlato mai di te- dissi,-bhe diciamo che non lo vedo da un pò per cortesia quando torni a casa me lo saluti?- mi domandò ed io annuì,-ma certo Liam sarà contento di risentirti- dissi con un sorriso dolce e premuroso stampato in ghigna.
Passarono due ore e ancora non avevamo la minchè minima idea di chi potesse essere quel dente,iniziavo seriamente a pensare che avrei fatto meglio ad abbandonare questa idea e ad arrendermi,-c'è l' ho fatta!- esclamò Niall facendomi sobbalzare,mi guardò con gli occhi che le sbrilluccicavano e un sorriso enorme,-cosa?- domandai mentre mi alzavo,-ho scoperto a chi appartiene il dente!- esclamò Niall ed in quel momento mi sentì felice e...
TO BHE CONTINUED...

"The eyes of The vampire" louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora