Capitolo 24

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Pov' Louis
Ero in doccia quando Harry mi avvisò che il mio telefono stesse squillando, preso un accappatoio mi diressi verso la mia camera che condividevo con Harry e Zayn ed arrivato difronte al mio letto presi il mio telefono che vi era appoggiato sopra e senza controllare chi fosse il mittente risposi portandomi l' apparecchio elettronico al orecchio,-pronto?- domandai ma dopo qualche secondi di silenzio sentì un urlo straziante di dolore, subito la riconobbi era lei era la mia dolce Viola che urlava di dolore a perdi fiato, subito iniziai ad agitarmi cosa le stava succedendo?,-Viola!- provai a chiamarla non ricevendo alcuna risposta al contrario potei ben sentire la voce profonda di Samantha dare degli ordini alle ragazze,-Viola!!!- provai a chiamarla ancora,-si?- ripose invece mia sorella,-okay cosa cazzo sta succedendo lì?- domandai a denti stretti,-ehm...ehm...SI ARRIVO!!!- urlò,-no tu non vai da nessuna parte finché non mi spieghi che succ...- stavo per terminare la frase quando un pianto inistente di un neonato mi giunse alle orecchie, aggrottai le sopracciglia cosa stava succedendo? E perché c' era un bambino che piangeva? Perché viola urlava dal dolore?,-Lottie!!!- urlai spazzientito non ne potevo più volevo sapere cosa stesse succedendo in quella casa ora,-eh va bene eh va bene calma!- esclamò Lottie,-allora mi dici che succede o no?- domandai insistente,-ecco...ehm...ehm...ehm- cercò di dire con scarsi risultati,-parla!- esclamai,-Viola ha avuto un bambino- disse tutto d' un fiato e il mio cuore si fermò ma solo per riprendere a battere come non aveva mai fatto prima d' ora,-c-cosa?- domandai balbettando,-Viola ha avuto un bambino o meglio bambina e il padre sei tu- disse lentamente ed io respirai a fondo prima di parlare,-come si chiama la bambina? E da quando era incinta?- domandai,-a quale domanda vuoi che ti risponda per prima?- mi domandò ironica facendomi innervosire ancora di più,-lottie!- la richiamai,-eh va bene eh va bene scusa! Comunque da quando te ne sei andato abbiamo scoperto che era incinta e la bambina si chiama Eva- rispose, Eva davvero un bel nome,-come stanno?- domandai riferendomi a Viola e a...mia figlia,-bene Viola adesso sta allattando la piccola e alla piccola sembra che non dispiaccia affatto mangiare- disse ed io sorrisi avrei voluto esserci in quel momento e invece di sostenerla io me ne stavo qui diciamo in vacanza a rilassarmi mentre lei era lì che sicuramente avrà passato le pene del inferno,-com' è?- domandai,-ohw è dolcissima ancora non ha i capelli e gli occhietti sono ancora chiusi ma è un amore di bambina certo che tu e Viola ce ne avete messa di passione per creare una creatura di tanta bellezza eh?- disse Lottie facendomi ridacchiare,-beh che ti aspettavi? è mia figlia!- esclamai,poi il mio sguardo ricadde sulla mia valigia posta hai piedi del letto, pensai che avrei fatto meglio a tornare a casa perché primo volevo riabbracciare e baciare la mia ragazza e secondo volevo tanto vedere mia figlia,-comunque ritornando a noi fra un' ora sarò di nuovo lì- dissi e prima che Lottie potesse aggiungere altro attaccai, subito iniziai a svuotare e a riempire l' armadio con i vestiti,-Lou dove vai?- domandò Harry ma io non le diedi ascolto troppo concentrato a sistemare la mia valigia, appena finito presi la valigia e mi diressi verso l' uscita e una volta uscito iniziai a percorrere il lungo corridoio,-LOUIS DOVE VAI?!!!- urlò Harry ma per la seconda volta non le diedi ascolto.
Arrivai nel parcheggio del hotel dove la mia Lamborghini nera mi attendeva caricai i bagagli e mi sistemai nel posto del guidatore, azionai la macchina e partì verso casa.
Un' ora più tardi mi ritrovavo difronte a casa, non persi tempo e non pensando nemmeno ai bagagli mi catapultai dentro casa trovando Lottie stesa sul tappeto che guardava annoiata un programma,-ehi- mi salutò,-dove sono loro?- domandai e lo sguardo di lottie ricadde su di me,-ora non si usa più salutare fratellino?- domandò ironica Lottie,-ha ha fa meno la spiritosa e dimmi dove si trovano ora- le ordinai a denti stretti,-ehi non ti scaldare! E comunque sono di sopra- disse e detto ciò affrontai le scale il più velocemente possibile rischiando più e più volte di scivolare ma poco importava, arrivato difronte alla porta della camera da letto di Viola non persi tempo e vi entrai, trovai viola distesa sul letto mentre fra le braccia teneva un piccolo fagottino che supposi dovesse essere mia figlia, i suoi occhi castani incontrarono i miei e mi sorrise,-ehi qui c'è qualcuno che non vede l' ora di conoscerti- mi disse sorridente,ricambiai il sorriso e mi avvicinai a lei, appena fui abbastanza vicino lei mi diede in braccio la piccola Eva, era adorabile adesso però stava dormendo,-sta dormendo?- domandai e Viola annuì,-allora? Come ti sembra?- mi domandò,-è bellissima- dissi mentre la tenevo stretta stretta tra le mie braccia,-perché non la metti nella culla papà tomlison?- mi domandò ed io sorrisi prima di appoggiare quella piccola creatura stupenda nella culla, la fissai per tanto tempo finché non sentì la presenza di viola vicino,-scusa- si scusò quest' ultima,-di cosa?- domandai non capendo,-di non averti detto della gravidanza- disse dispiaciuta mentre abbassava la sguardo, sorrisi prima di metterle due dita sotto il mento e incatenare i miei occhi nei suoi,-non ti devi scusare di niente- dissi e i suoi occhi si inluminarono,-quindi non sei arrabbiato?- domandò speranzosa ed io in risposta feci combaciare le nostre labbra, dio solo sa quanto mi fossero mancati i suoi baci o le sue coccole anzi dio solo sa quanto lei mi sia mancata,-come potrei essere arrabbiato con te?- dissi prima di ribaciarla non lasciandole il tempo di rispondere...

"The eyes of The vampire" louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora