Capitolo 26

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Mara era così piccola, così fragile, così indifesa che mi dispiaceva per il fatto che le mancasse la sua mamma già negli ultimi giorni la piccola Mara non faceva altro che chiedere della sua mamma e mi si spezzava sempre il cuore quando le dicevo che sua madre fosse partita e che fra poco sarebbe rivenuta per prenderla e portarla via con sé, ma la verità era un' altra negli ultimi giorni avevamo cercato tutti di rintracciare Alaska per poter sentire se stesse bene o se avesse bisogno di aiuto ma alla fine era Saltata fuori una cosa ben oltre a tutto ciò che pensavamo noi ovvero Alaska era inseguita dai suoi parenti che a lungo andare l' avevano conciata nel modo in qui la sera era venuta qui per chiedermi di badare alla sua piccola creaturina, ora non sapevamo dove fosse o se stesse bene ma una cosa era certa se fossero venuti qui a cercare la piccola Mara noi di certo non avremmo esitato ad ucciderli perché nessuno si può permettere di toccare con un solo dito Mara o almeno così avevamo detto quando ci eravamo riuniti in salone per parlare e fare il punto della situazione, intanto Eva si godeva la vita alla meglio senza alcun dubbio o preoccupazione per la testa ed io ero felice di questo, ormai la mia piccola creatura stava crescendo e iniziavo a pensare che nel arco di 5 o 6 mesi sarebbe di già diventata indipendente cosa che ammetto che mi spaventasse molto ma ero anche piuttosto tranquilla, Louis bhe lui ancora deve accettare questo fatto ma oltre a questo il nostro amore giorno dopo giorno diventa sempre più forte e indistruttibile quando siamo insieme diventiamo una cosa sola e le sono grata per tutto ciò che in questi lunghi anni ha fatto per me, Liam lui da poco mi aveva confessato di provare qualcosa per Lottie e la notizia mi aveva alquanto scioccata insomma nel ultimo periodo le cose fra Niall e Lottie andavano a gonfie vele ed di certo questa notizia non ci voleva proprio ma va bhe perlomeno so era scordato di quella vipera di Sophia, Parker finalmente si era dichiarato a Fèlicitè e ora i due stavano vivendo la loro storia d' amore, insomma tutto intorno a noi sembrava essere in completa pace ma c' era troppa pace nella nostra piccola bolla e sapevo che prima o poi quella bolla con dentro racchiusa tutta la pace creatasi intorno a noi sarebbe scoppiata, ma tornando a noi ora eravamo tutti in giardino impegnati a fare qualcosa, Samantha e Lottie prendevano diciamo il sole anche se non si abbronzavano di una virgola, Parker ed io giocavamo a pallavolo (altro sport per cui andavamo matti), Louis,Harry,Niall, Zayn e Liam giocavano a calcio e le altre giocavano in compagnia delle bambine, era una giornata comune ma tutto peggiorò quando Gregory fece il suo ingresso in giardino, lo guardai e non aveva un bel aspetto e il suo sguardo la diceva piuttosto lunga, mi si avvicinò con passo spedito,-Viola dobbiamo parlare- disse quelle parole con sguardo serio ed io non potei fare altro che annuire,-seguimi- disse ed io annuì prima di iniziarlo a seguire dentro casa cercando di stare al suo passo.
Poco dopo Gregory mi fece entrare nel suo studio super atrezzato,si sedette su una sedia in eco pelle nera posta davanti alla scrivania e mi guardò intensamente prima di incominciare a parlare,-è meglio che tu ti sieda perché quello che ti sto per dire non sarà affatto una cosa bella- disse quelle parole con voce afflitta e non ne capì il motivo, mi misi a sedere su una sedia girevole e iniziai a giocherellare con le mie dita, questo gesto lo compievo quando ero nervosa o semplicemente in soggezione,-ecco...ieri ci sono giunte notizie di Alaska- iniziò il discorso mentre mi guardava intensamente, deglutì piuttosto rumorosamente e annuì come per incitarlo a continuare a parlare,-e come ti ho già detto le notizie non sono affatto buone- disse serio e il mio cuore iniziò a palpitare in modo preponente contro la mia gabbia toracica,-e quindi?- domandai titubante, Gregory si passò una mano sulla faccia frustrato e poi sospirò,questi suoi gesti non promettevano niente di buono,-la sua famiglia è riuscita a trovarla e...- disse lasciando in sospeso la frase,-e?- domandai inistente,-l' hanno uccisa- disse e il mio cuore si arrestò di colpo,la vista mi si annebbiò e subito mi incupì, 'l' hanno uccisa' nel mio subconscio non c' era altro che questa frase,-come sarebbe a dire che l' hanno uccisa?- domandai a denti stretti,-sono riusciti a trovarla e l' hanno uccisa nel cuore della notte mentre lei dormiva- spiegò in un attimo la bolla colma di pace scoppiò frantumandosi in mille pezzi, 'maledetti bastardi' pensai nella mia mente, come avevano potuto uccidere la loro stessa figlia? Gli odio con tutto il cuore e adesso cosa avremmo fatto con Mara? Cosa le avremmo detto? E soprattutto cosa avrei potuto fare per non farla rimanere male? Infondo era pur sempre una bambina di 5 anni indifesa e vulnerabile come un cagnolino appena nato,-ma c'è del altro- aggiunse in seguito ed io mi misi sul attenti,-cosa? Tanto peggio di questo non potrà essere- dissi seria e Gregory sospirò,-Jane la sorella di Zac vuole vendicarsi su di te per il fatto che tu abbia ucciso suo fratello e vuole uccidere Eva- disse e subito mi tirai su in piedi,-no lei non riuscirà a strapparmi via mia figlia chiaro?- domandai innervosita e Gregory annuì,-quando verrà qui?- domandai a denti stretti,-domani- rispose Gregory ed io annuì,-bene dille che non ho paura di affrontarla- dissi e prima che potesse aggiungere altro uscì dal ufficio per dirigermi al piano inferiore avevo bisogno di andare a caccia per conto mio...

"The eyes of The vampire" louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora