La sollevò e la buttò letteralmente sul letto. Lola gemette perché sapeva che sarebbe stata una serata bollente.
Il letto era morbido. Ci ai sprofondava dentro.
"Allora baby, da dove vuoi che cominci?"
"Sono qua per scopare, cosa credi?" rispose lei con la solita arroganza.
"Be, veramente per questa sera ti pago per andare a una festa. Poi potremmo farlo lì, chi lo sa, magari, sul cubo delle cubiste...!" borbottó.
"D'accordo, sono tua, allora fammi quello che vuoi!" lo provocò lei "ma ad una condizione."Gli occhi dell'uomo si gelarono.
"Senti, ti sto pagando anche cara, niente condizioni."
"Ascoltami" ribatté lei "devi dirmi il tuo nome"
"Okay, il mio nome è Jason"Jason il misterioso era un uomo sulla quarantina. A Lola non piaceva stare con lui. Le incuteva timore.
Aveva avuto anche ossessivi maniaci di 60 anni come "clienti". Ma doveva fare il suo lavoro, e non le importava con chi.
"Tieni" disse Jason porgendo a Lola la confezione di preservativi. "Vuoi avere tu l'onore? Sei una puttana, non è mica la prima volta che lo fai no?!"
"No"A Lola dava fastidio che la chiamassero "puttana". Sì lo era. Ma tutti lo sottolineavano quasi per prenderla in giro. Ma doveva contenersi o...niente paga!
La mattina dopo...
"Hey dove vai?"
Una voce la bloccò alla porta.
"Sei mia per una settimana ricordi?"
Lola rimaneva a fissare la porta, immobile.
"Quindi per una settimana farai tutto quello ti dico, mi seguirai ovun..."
A quel punto Lola, che non lo stava neanche ascoltando, non riuscì più a trattenersi.
"Mi paghi per scopare, non per altro!" si girò guardandolo in faccia.
"Okay ma ti do anche da mangiare, da dormire...!"
"Ce l'ho anch'io una casa!"
"Bene allora vattene ma ridammi i soldi puttanella."
"Basta Jason! Certo che me ne vado!"
E uscì sbattendo la porta prendendo i soldi della sera prima lanciandoglieli sul letto.
Tornò a casa stanca della sua vita. Si mise a piangere e decise che quella sera non sarebbe tornata su quella strada.
*suona il citofono*
"Hey" fece una voce maschile dal citofono.
"Chi è?"
"Ho saputo che qui abita una troia"
"No, e non è l'ora giusta, comunque stasera non ci sarà."
"Io ti voglio aiutare"
"Vattene maniaco, oggi non ho voglia di farmi usare!" singhiozzó Lola dall'altro capo del citofono.
"Ti prego fammi entrare. Non ti voglio scopare ne farti del male." disse con voce rassicurante lo sconosciuto.
Lola aprì il cancelletto e poi il portone. E quando lo vide quasi non le venne un colpo.
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Slut Life||H.S.||
ChickLitLola è una ragazza di 16 anni che da due anni si guadagna da vivere facendo la prostituta. Ha vissuto la prima parte della su vita con la zia, che appena ha trovato un uomo se l'è sposato ed è scappata con lui, abbandonando la ragazza. È riuscita a...