Slut Life||H.S.||

9. La festa

Harry lo fulminó con lo sguardo e Louis capì che doveva scusarsi.

"Allora? Diamo inizio alla festa?" disse Zayn entusiasta.

"Certo, perché no?" rispose Liam "Lewis!".

Un tizio con lo smoking nero uscì dalla stanza tra quella dei ragazzi e la cabina di pilotaggio portando un vassoio d'argento. Appoggiò diverse ciotoline con vari tipi di patatine sul tavolino al centro dei sedili su cui erano seduti la band e Lola.

"Si parte tra mezz'ora" li avvertì.

"Grazie Lewis, le riporto io le patatine dopo. Puoi portare dell'aranciata per favore? Grazie." gli chiese Harry.

Lewis rientrò nella stanzetta di passaggio e uscì subito dopo, con due brocche di vetro di aranciata, una più scura e l'altra più chiara.

"Non voglio che ti sia fatta un'idea negativa su di noi: tutto questo lusso, camerieri... Noi non siamo così snob. Ogni tanto ci concediamo qualche lusso, ogni tanto..." spiegò Niall.

"No tranquilli, siete i miei idoli, non ci credo. È come un sogno. Non avevo ancora ragionato su questa situazione, è successo tutto così in fretta. Harry Styles, quell'Harry Styles che adoravo qualche anno fa, è diventato il mio ragazzo. Non ci credo, davvero. È incredibile!"

"E adesso non lo adori più?" scherzò Louis.

Un ghigno comparve sul volto di Harry, aspettando la risposta di Lola. 

"Mah, forse..." rispose lei facendosi desiderare.

"Ah sì?" rispose Harry sorridendo e dandole un bacio.

Il riccio si alzò e riportò la limonata da Lewis, con le patatine. Poi annunciò che stavano per partire. La ragazza era aggrappata al sedile come se fosse incollata. Non aveva mai volato nella sua vita, e questo la preoccupava. D'un tratto sentì qualcosa sulla mano destra e la ritrasse infastidita.

"Ehi, tranquilla!" la rassicurò Harry, riprendendole la mano. "Hai paura? Tranquilla, ne avevo anch'io ai primi tempi. Poi ho capito che per fare questo lavoro era necessario e non ci ho fatto più caso."

Lola non rispose e voltò la testa verso Liam, che era di fronte a lei, che le fece un cenno rassicuratorio con il capo. Allora la ragazza si rilassò un pochino di più. Harry temeva che sarebbe nato un feeling tra i due e si irrigidì.

"Hey Styles! Paura di volare?" lo prese in giro Zayn.

"Piantala coglione!" gli rispose con un sorrisetto nervoso.

Il decollo fu il momento peggiore per Lola, e anche l'atterraggio. Quando furono a una quota sufficiente poterono alzarsi in piedi e dare inizio alla festa. Liam accese lo stereo, naturalmente partirono tutte canzoni degli One Direction: dal primo album fino all'ultimo, non ancora uscito. E, seguito da tutti gli altri, iniziò a ballare selvaggiamente e ridicolamente, convolgendo anche Lola, che si buttò in quella danza sfrenata. 

Poi guardarono un film e si addormentarono verso le due, lasciando lo stereo acceso, al momento di "You & I" . Si svegliarono tutti di colpo in seguito ad un forte rumore verso le quattro e mezza.

"Cos'è successo?" chiese intontito Liam, sbadigliando e stiracchiandosi.

A Lola cominciò a battere forte il cuore, temendo il peggio. E per questa volta non aveva così torto.

Lewis irruppe nella "stanza" e allarmato avvisò i ragazzi che c'era stato un guasto al motore e che erano costretti ad atterrare il più presto in Italia.

"Wow Italia!" esclamò Niall nervoso.

Come se non bastasse, a creare ancora più confusione arrivò una e-mail a Lola, che lesse subito perchè pensava sarebbe stata l'ultima mail della sua vita, una cosa importante, quindi. Ed era meglio se non l'avesse fatto.

Da: lalala.yahoo.com 

A: Lolazh.yahoo.com

Oggetto: i tuoi genitori

Cara Lola,

Finalmente ti abbiamo trovata. Siamo a Roma, in Italia. Ti prego vieni da noi.

Stiamo dicendo la verità. Ti dobbiamo raccontare tante cose e non vediamo l'ora di vederti! 

Immagino vorrai delle spiegazioni: le avrai.

Mamma e papà. 

"Harry!" disse con voce tremante, e gli mostrò il cellulare.