14. Discorsi di sesso

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"Ma tu pensi solo a questo?!" rise Lola tirandogli un leggero pugno sul braccio.

"Rispondete per favore." il suo tono si inferocì.

"Sì, ci siamo stati." ammise Louis facendo spallucce.

"Cosa? Vieni qua coglione!" si alzò di scatto dal sedile.

"Ehi calma Harry! Stavamo solo scherzando!" Louis indietreggió.

"Voi cretini me la fate sempre." il riccio tornò a sedersi urlando. "Ammesso che il re dei cretini abbia detto la verità e non una cretinata!"

"Dovresti stare più calmo amore..." Lola si alzò in piedi, per massaggiargli le spalle e allentare la tensione. "E comunque Louis, che non è il re dei cretini, ha detto la verità."

"Donna di casa al lavoro!" borbottó Zayn. "Mandami un Tweet quando vi lasciate okay? Così me la prendo io sta' ragazza" continuò ghignando.

"Massaggio per tutti?" chiese Niall.

"Fattelo da solo, vediamo se ci riesci!" rise la ragazza.

Niall provò a portare le mani sulle spalle, tentando di auto-massaggiarsi, ma con scarsi risultati, e si arrese subito.

"Facciamo 20 sterline?" provò a corromperla.

"100." rispose lei, prendendo la cosa molto seriamente.

"Wo, wo! Tienitele pure le tue manine allora, cara Lola! Tienile per il tuo Harry. "

"Appunto" intervenne il riccio. "La ragazza é mia, stateci alla larga, mh?"

"Quanto vuoi per un pompino?" chiese Louis con l'intento di stuzzicare entrambi.

"Tu che dici?" rispose la ragazza con voce sensuale.

"Niente." sbuffó Harry. "I pompini lei li fa solo a me, chiaro?"

"Geloso Styles!" sorrise Liam. "Dimmi carissimo Harry, per caso l'hai stuprata la prima volta?"

"Tutti coglioni..." borbottó Harry girando la testa un paio di volte.

"Emh... come siamo arrivati a questi discorsi?" rise Lola stringendo gli occhi in due fessure.

"Harry pensava che tu e Louis foste andati a letto insieme e bla bla bla..." rispose Liam.

"Vieni in bagno?" chiese Louis a Lola.

"Con piacere" rispose guardando Harry maliziosamente, che li seguì con lo sguardo e non appena furono entrati nell'angusto bagno si precipitò verso la porta, abbassandosi e spiandoli dalla serratura.

"Pompino?" ghignó beffardamente Louis.

"Dai, lo sai perché siamo qua. Fai il serio una volta tanto!" sbuffó lei.

"D'accordo, d'accordo. Dicevo solo per dire! Secondo me dovresti parlarne con lui, comunque"

"Ma no! Cioè, si, riguarda lui, ma non deve saperlo fino al giorno prestabilito. " gesticolava Lola.

"Mmh, faremo come dici tu..." rispose pensieroso Louis.

Harry si insopettì e tese l'orecchio maggiormente, rimproverando i ragazzi per ogni respiro che facevano.

"Sssh! Non respirate!" e poi ritornava ad appoggiare l'orecchio alla porticina grigia.

"Aspetta" sussurró Lola "è qua fuori, lo sento."

"Ma prima o poi dovrà saperlo!" protestava Louis.

"Ti ho detto che lo saprà il gi-" replicava la ragazza.

"Incredibile!" sbuffó Harry tornando a sedersi.

Lola e Louis progettavano una festa per il compleanno do Harry che, naturalmente, aveva frainteso tutto.

"Me lo fai un pompino adesso?"

"Piantala!"

Uscirono dal bagno, prima uno, poi l'altra e tornarono a sedersi silenziosamente.

"Diamine!" esclamò Lola guardando il cellulare.

"Che c'è?" chiese indifferente Harry.

"Ancora una mail da lalala!"

"Lalala?" chiese Niall curioso.

"Sentite: Da: lalala@yahoo.com Oggetto: i tuoi GENITORI. Cara Lola, sei già ripartita per Madrid? Non ti interessiamo per niente, noi, tuoi GENITORI? Ci sentiamo molto male a causa tua." Lola lesse l'e-mail tutta d'un fiato.

"I veri genitori non dicono mai ai figli che si sentono male per colpa loro... Ma questo tizio è proprio uno stalker..." ragionó Harry.

"E se fosse uno di noi?"

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