"Ascoltami Zayn" disse la voce. "Sono io, io RedCuscino, non mi riconosci?"
Zayn lo guardava atterrito e impietrito, con un cipiglio sul volto.
"Ti devo dire anch'io una cosa. Sono innamorato di te. Mettiamoci insieme, baciamoci! E soprattutto non dimentichiamoci di fare tanti figlioletti! Immagina quanto saranno belli! Aah, bellissimi! Usciranno cuscini o uomini? Chissà, soltanto il futuro ce lo dirà..."
Non riusciva a spiccare parola, era allibito e aveva un'espressione da ebete.
Il cuscino ridacchió.
La fervida immaginazione del ragazzo riuscì a fargli vedere una bocca sporgente sul cuscino che si muoveva e parlava.
"Sono - pazzo. " disse piano, sussurrando.
Il cuscino ridacchiò di nuovo.
"Oh, cielo! Ridi anche?!" urlò Zayn.
Alzò gli occhi al cielo, chiedendo che cosa aveva fatto di male per trovarsi in condizioni/situazioni simili.
"Signore mio! Un cuscino parlante!" esclamò. "E anche pervertito." aggiunse.
Il "cuscino" rise ancora. Quella risata fece ridestare Zayn, che alzò la testa, guardandosi intorno.
La porta della camera di Harry di richiuse immediatamente.
"Harry" urlò il moro alzandosi dal divano. "Harry, lo so che sei tu. Dai, fammi entrare, coglione."
"C'è Lola in biancheria intima!" urlò da dentro l'altro.
"Non è vero!" rispose la ragazza, sempre dall'interno della stanza.
"Ora è nuda!" aggiunse il riccio.
"Piantala, non è vero!" rise Lola.
"Comunque" intervenne Zayn, stando appiccicato alla porta bianca. "Anche se fossi nuda, a me non dispiacerebbe!"
"Coglione...!" lo ammonì Harry, aprendo la porta e permettendogli di entrare.
Zayn si sedette subito sul morbido letto, iniziando a parlare.
"Trovo che sia sbagliato prendersi gioco dei sentimenti delle persone..."
"Stavi parlando con un cuscino" Harry alzò le sopracciglia, cercando i pantaloni nella valigia, e indossandoli.
"Umh, be'... sono single, diamine! Dovrò pur parlare con qualcuno!" replicò.
"Con un cuscino?" chiese incuriosita la ragazza.
"Sì... ed era anche molto simpatico..." ribatté ridendo.
Uscirono tutti e tre e incontrarono gli altri nella sala principale, cinque piani più sotto.
"Daffero buone quefte uova!" disse Harry con la bocca piena.
"Concordo pienamente!" convenne Niall, prendendo un tovagliolo per pulirsi la bocca.
"A me non piacciono le uova..." disse Lola guardandoli disgustata mentre si abbuffavano.
"Mmh, neanche a me..." annuì Liam.
Finita la colazione raggiunsero subito l'Arena per le ultime prove.
Quella sera si sarebbe svolto il primo concerto del tour, un concerto importante.[...]
"Abbassa un po' le luci là in fondo." disse Ben. "Guarda, l'effetto è brutto, troppo illuminato..."
"Quindi, entra Harry" riassunse brevemente il vice-regista. "E dice questo, e questo... poi entra Niall e si mette là, fa un pezzo con la chitarra, poi entra Louis con Liam e dicono questo, questo e questo e, per ultimo entra Zayn... che comincia a cantare "They Don't Know About Us". Forza ragazzi, prendete posizione. Iniziamo."
"People say... no scusate, la rifaccio."
La base ripartì e Zayn ricominció a cantare. Questa volta riuscirono a cantare tutto il pezzo, poi proseguirono con Best Song Ever, I Wish, Story Of My Life, I Should, Right Now, Over Again, She's not Afraid e tante altre.
"Venite qui ragazzi, poi facciamo la pausa pranzo. Allora," cominciò a parlare Ben Winston, il regista e direttore dei loro video. "La prima parte andava abbastanza bene, sì sì, non c'è dubbio, andava bene. La seconda era un po' incerta; ma è naturale, perché dopo ci si stanca. Comunque, in linea generale, mi siete piaciuti. Forza ragazzi, continuate così." batté le mani e si alzò dalla sedia, per andare a darsi una rinfrescata.
I ragazzi andarono al ristorante più vicino, il Da Carlos, e mangiarono fino a rimanere sazi. Il personale non esitò nel servirli appena furono arrivati, e si definì onorato di averli ospitati nel loro ristorante-bar.
"Io prendo un'insalata." disse Harry.
"Come la vuole, signor Styles?" rispose il cameriere in tono eccessivamente garbato.
"Al tonno." affermò. "E poi anche una bottiglietta di acqua naturale."
Il cameriere segnò tutto freneticamente sul block notes che teneva in mano.
"Io prendo un piatto di pasta alle vongole." disse Niall.
"Io un burritos, grazie." aggiunse Louis.
"E il signor Payne?" chiese il cameriere, facendo un piccolo inchino.
"Un petto di pollo, grazie."
"Signor Payne!" rise Louis non appena il cameriere se ne fu andato.
"Signor Payne..." ripeté Liam pensoso, mentre Lola andava nel panico.
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Slut Life||H.S.||
ChickLitLola è una ragazza di 16 anni che da due anni si guadagna da vivere facendo la prostituta. Ha vissuto la prima parte della su vita con la zia, che appena ha trovato un uomo se l'è sposato ed è scappata con lui, abbandonando la ragazza. È riuscita a...