"Sei un fottuto coglione" mugugnava Harry.
"Sei un fottuto geloso!" rispose Louis in tono lamentoso, facendo una voce da femmina.
"Lola, è il tuo momento!" disse Zayn guardando Harry di nascosto da sotto il suo ciuffo.
Il riccio aveva persino chiuso gli occhi e continuava a sbuffare ripetendo nervosamente "Fottuti coglioni, fottuti bastardi."
Lola si alzò, camminando verso Liam, il primo del cerchio.
I ragazzi tenevano il conto dei secondi ridendo, mentre Harry si tappava le orecchie disgustato.
Le loro labbra si incontrarono ma lei si ritrasse subito.
"Basta, no!" disse. "Non è giusto, io sto con Harry, non voglio fare ancora la puttana."
"Ma..."
Tutti si guardano con un cipiglio sul volto.
"Non prendertela tanto, è solo un gioco!" sbottó deluso e nerovoso Zayn.
"Ma guardate Harry!" lo indicò; lui a sua volta si girò verso gli altri, con uno sguardo per metà derisorio, per metà interrogativo e per metà curioso. "Sta quasi per piangere come un bambino per questo stupido gioco."
Tutti gli occhi gli si puntarono addosso.
"Che c'è ragazzi?" chiese imbarazzato.
"Ha ragione..."
"No, forse sono io che ho esagerato un po' troppo, scusate... " ammise alzando le spalle.
"Quindi possiamo tornare a sbaciucchiarci la tua Lola?!" esclamò eccitato Zayn, come si trovasse davanti a una torta al cioccolato a sette piani.
"Ti sei fregato da solo!" rise Lola tornando verso Liam.
Si sedette sulle sua gambe e le loro labbra si incontrarono di nuovo, ma non in uno bacio a stampo. Sembrava un bacio dato con passione, come se stettero insieme.
"Oh adesso basta!" gridò Harry al sesto secondo.
Col fiato corto Lola si alzò a andò verso Niall.
"Ciao baby!" la saluto non appena si fu seduta di fronte a lui, anche se era più una provocazione nei confronti di Harry.
"Pronta?"
Fece cenno di sì con la testa.
"E... 3...2...1...via!" gridò Zayn, che faceva più o meno il direttore in quella situazione.
Senza perdere tempo il biondo andò subito a cercare la sua lingua, e una volta trovata ci girò intorno con la sua per svariate volte.
"E non dimentichiamoci che Harry poi dovrà dire qual è stato il bacio migliore!" scherzò Niall riprendendo fiato.
"C-o-g-l-i-o-n-e, sai cosa vuol dire vero?" rispose secco.
"Sì, una volta ho chiesto a una bella ragazza di nome Cassandra e lei ti ha definito così..." rispose il biondo. "E poi siamo finiti a letto."
"Cass-" tossì. "-andra?!"
"Già, proprio lei." rispose l'altro.
"Quella troia?!"
"Una volta non la pensavi così, perché era la tua troia!"
"Cioè... voi?... tu... lei...?" balbettò Harry.
"Sì. Era triste perché l'avevi lasciata e l'avevo incontrata su una strada. Diceva che prima lei viveva a casa tua, poi tu l'avevi cacciata, così vagava lì da giorni elemosinando come un barbone! Vi rendete conto di come tratta le ragazze?" si rivolse agli altri. "Ops!" si tappó la bocca vedendo che anche Lola era presente. "Forse non dovevo dirlo questo. Comunque, brevemente, io l'ho portata a casa mia e abbiamo parlato, siamo diventati amici e abbiamo scopato, okay?"
"Fermo." ringhiò Harry. "Io non l'ho cacciata di casa. E lei che ha voluto andarsene urlando come una pazza. Penso che quella ragazza abbia dei seri problemi..." mormoró.
Lola si alzò piangendo e corse nella camera di fianco portandosi le mani sul viso. Si buttò sul letto sbattendo la porta. La si sentiva singhiozzare rumorosamente.
"Bravo, cretino. Vado io, tu non ti scomodare." sbottò il riccio, alzandosi sbuffando e alzando gli occhi al cielo ripetutamente.
"Lola?" bussó delicatamente alla porta.
Era calato un silenzio tombale, e tra i ragazzi giravano sguardi di accusa.
"Lola, apri."
Ancora niente. Solo singhiozzi lamentosi.
A quel punto Harry, spazientito, entrò nella piccola stanza in cui Lola piangeva ininterrottamente.
Si sedette vicino a lei sul letto con le lenzuola bianche.
"Ti prego, non credergli." sussurró. "Lo sai com'è fatto Niall, e anche tutti i ragazzi. Per tradizioni noi maschi siamo tutti stronzi. E le ragazze vengono sempre usate, stuprate e vengono, nella maggior parte dei casi, sottovalutate. Gli uomini credono di poter fare tutto quello che vogliono con loro, ma si sbagliano."
Era riuscito, solo in parte, a calmarla.
"Gli credi?" continuò sottovoce.
"Non lo so" biascicó tra un singhiozzo e l'altro.
"Vuoi la verità?"
La ragazza annuì confusamente.
STAI LEGGENDO
Slut Life||H.S.||
ChickLitLola è una ragazza di 16 anni che da due anni si guadagna da vivere facendo la prostituta. Ha vissuto la prima parte della su vita con la zia, che appena ha trovato un uomo se l'è sposato ed è scappata con lui, abbandonando la ragazza. È riuscita a...