Capitolo 16

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Helen

Samuel teneva lo sguardo fisso davanti a sé, fissava il vuoto quando inizò a parlare:-Prima di ogni cosa voglio dirti che mai e poi mai ti farei del male.

-Non l'ho mai pensato. Lo dovresti sapere. . Lo punzecchiai.

-E' vero, ma non è detto che non lo penserai alla fine della serata. Non voglio essere un mostro ai tuoi occhi. Mi odio abbastanza da solo. . L'ebbrezza marina gli scompigliava i capelli che sembravano più scuri del solito al chiaro di luna.

Guardai i suoi occhi, emanavano una tristezza insopportabile avrei tanto voluto consolarlo ma capivo che ero impotente davanti a quel dolore così profondo.

-Non dovresti.

-Sono una creatura dannata è inevitabile.

-Non capisco. Dannata in che senso?.

-Dannata che merita l'inferno.

-Non può essere. Sei buono.

-Buono! Questa si che è buona! Da quando in qua i vampiri sono buoni?.

-Vampiri? Ma se non esistono.. Mi prendeva in giro? Era un vampiro?

-Esistono eccome! Si confondono bene con gli umani ormai.

-Ma ti conosco da quando avevi appena tre anni. Come è possibile?.

Ambra Infuocata 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora