Capitolo 11

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Dicembre

Helen

Venerdì

Gli ultimi mesi erano volati e si erano portati dietro tantissime domande e dubbi. Il natale era alle porte e io ero stufa di pensare e ripensare. Avevo bisogno di evadere, ma capii subito che non mi era permesso farlo.

-Layla , che ne dici di un piggiama party a casa mia? E' passato così tempo dall'ultimo che abbiamo fatto..

-Ok! Però io sta sera lavoro fino alle 8 e sono pure a piedi

-Che è successo alla tua auto?

-Mi ha mollato per strada ieri pomeriggio. Sembra che la batteria abbia emesso il suo ultimo respiro

-Prendo l'auto di Selen e passo a prenderti io. Magari mi presenti i tuoi nuovi colleghi. Sembrano piuttosto interessanti

-Va bene! Così ti faccio conoscere Chris... E' così...

-Lo so, lo so. Bellissimo, intelligente, gentile, ecc.. Ho perso il conto di tutte le volte che lo hai ripetuto

La mia amica rise.

Ormai avevo capito:si era presa una cotta per questo "magico" collega. Secondo lei era lui il Famoso" ragazzo con il pugnale". Come se fosse possibile che uno che andava in giro con una maschera ad uccidere povere persone potesse lavorare come commesso. Era ovviamente fuori discussione.

I miei pensieri furono bloccati da uno strano dolore alla gamba. Quando tornai in me mi accorsi di essere inciampata e caduta. Oddio che figura! Sono sempre la stessa, non guardo dove metto i piedi e finisco a terra di continuo... Proprio in quel momento passò Samuel che sghignazzava. Ovviamente non si era perso la scena. Fortunatamente (o sfortunatamente, dipende dai punti di vista!) non era la prima volta che assisteva a una mia caduta. Ero la regina in quel campo. Una volta scivolai davanti la porta d'ingresso e persino i professori avevano riso.

-Vuoi guardare dove metti i piedi, per favore?

. Layla stava ridendo come una matta. Misi il broncio e dissi:-Non è mica colpa mia!

-Come sempre

E ci dirigemmo in aula in silenzio.

***

Passai il pomeriggio nel giardino di casa mia con Patch che correva dietro alla pallina (per essere un cane era un bravo calciatore). Dopo due mesi di pioggia incessante finalmente era rispuntato il sole. Ero felicissima e anche il mio cagnolino sembrava godere di quella giornata assolata. Del resto come possono due metereopatici come noi non farlo? Il sole mi ha sempre messo di buon umore, contrariamente alla pioggia. Nei giorni di sole sentivo meno la mancanza della mia estate. Era stata una fortuna non avere compiti quel giorno. Cosa si perdeva Layla con il suo nuovo lavoro part-time...

***

E' incredibile come finisce una giornata senza che tu te ne accorga. Ero convinta di essere rientrata da scuola qualche ora prima, invece il mio orologio segnava le sette e mezzo e il sole, che mi aveva tenuto compagnia per tutto il pomeriggio, era già scomparso dietro la linea del mare che si estendeva di fronte casa mia. Incredula mi resi conto che era già ora di andare a prendere Layla al lavoro. Dovevo sbrigarmi per non fare tardi.

Mi cambiai in fretta e presi in prestito la macchina di mia sorella dopo averle promesso di non distruggerla. Non che ne fossi sicura, ma avrei fatto attenzione.

Fortunatamente ancora il negozio non era chiuso, anzi c'era ancora un cliente che stava pagando. Decisi di entrare.

Layla era sola alla cassa. Quando mi vide si aprì in un sorriso di sollievo. Aspettai che finisse di servire il cliente per aprire bocca. Non volevo farla licenziare.

Ambra Infuocata 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora