capitolo 19

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Helen

Fui svegliata da un odore inresistibile. Mmm chissà che avrà preparato mamma!! Aprii gli occhi e fui invasa dal panico. Dove cavolo mi trovavo? Ero più che sicura che quella non fosse la mia camera. Era molto più larga della mia e più luminosa, la finestra era proprio sopra il letto a due piazze e lo inondava di luce solare. Le pareti erano di un caldo arancione e stranamente spoglie, le mie pareti erano grigiastre e colme di foto e disegni di quando io e Selen eravamo bambine. Davanti al letto c'era un'enorme armadio nero e accanto due comodini anch'essi neri come il carbone. Mentre osservavo la camera che mi aveva completamente rapita facendomi dimenticare che non sapevo come ero finita lì, la porta si aprì.

-Ehi, benvenuta nel mondo! Riposato bene?-. Samuel?

-Sii!!-

-Immagino avrai fame-. E con un sorriso enorme entrò in camera con un vassoio pieno di cibo. Caffèlatte, fette biscottate, fragole, spremuta d'arancia, cornettini dai quali usciva una montagna di cioccolata...wow! Il mio stomaco brontolò in risposta! Posò il vassoio sul letto ridendo e io, senza farmi pregare, iniziai a mangiare.

-Non sapevo cosa ti piacesse, perciò ti ho portato un po' di tutto! Pensavo avresti avuto bisogno di zuccheri dopo la serataccia di ieri sera-. Ieri sera... ieri sera...oddio che è successo ieri sera? I ricordi iniziarono a inondarmi la mente. Il concerto, la confessione di Samuel, Layla scomparsa... E questo doveva essere il luogo sicuro di cui parlava Chris. Chris che era andato a cercare Layla... Tutto iniziò ad avere un senso, ma questo non mi fece sentire affatto più tranquilla. Andai nel panico, mollai il vassoio e mi rimisi a letto. Non avevo più voglia di niente. Solo di piangere.

-Helen, che succede?-

-Dov'è Layla? L'hanno trovata?-

-Io...non lo so. Dovrebbe arrivare Chris fra poco per darmi qualche notizia. Và a lavarti così ti riporto a casa-

-A casa? Sei pazzo? Innanzi tutto mia madre mi ucciderà e poi io voglio parlare con con Christian-

-Primo tua madre sa che Layla è scomparsa e che tu eri terrorizata e sei andata a dormire da Alexia. Gli ho parlato io, so essere convincente. Secondo non c'è bisogno che parli con Chris sai che poi ti dirò tutto-

-No, non me lo dirai. Sarei più tranquilla sentendo le notizie da lui-

-Non ti fidi di me! Ok allora sbrigati a momenti sarà qui-. Sembrava offeso e forse lo era veramente. Comunque mi alzai e andai in bagno. Mi guardai allo specchio, avevo un aspetto orribile. Indossavo una camicia di Samuel che mi veniva enorme, se non fossi stata così triste avrei riso. Ero così buffa. Avevo i capelli gonfi e ispidi e delle occhiaie profonde. Così inizia a darmi da fare per rendermi almeno presentabile. Rindossai gli indossai gli abiti della sera precedente e uscii.

Ero in corridoio pronta a mettermi alla ricerca di Samuel quando sentii una voce familiare ma che non era la sua provenire dalla sala da pranzo. Chris era arrivato! bene! Arrivai davanti la porta quando udii qualcosa che mi fece bloccare di colpo.

-Samuel, Helen è un originaria ci sarà utile per scovare Michael. E poi tiene in ostaggio la sua amica, non credo che rifiuterà di aiutarci-

-Sai bene che non è questo il punto. Lei è umana adesso e potrebbe morire. O peggio Michael potrebbe... non ci voglio pensare. Mi dispiace ma Helly non deve essere coinvolta. Adesso la riporto a casa e vi aiuto io nella ricerca di Layla, per quanto non mi faccia simpatia mi sarà utile per trovare Michael.-

-Non capisci vero? E' l'occasione giusta per sconfiggerlo. Sai che l'unica che può ucciderlo e spezzare la maledizione è lei. Perché glielo vieti? Mi dispiace cuginetto ma tu contro quel mostro non puoi fare un bel niente. E poi vuoi che muoia senza aver provato a sconfiggere la maledizione? Sono cinquecento anni che ti comporti così e sono cinquecento anni che la vedi morire senza darle l'opportunità di salvarsi!-

Ambra Infuocata 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora