Ambra Infuocata 1

Capitolo 18

Layla

Buio. Ovunque mi girassi a guardare era questo tutto ciò che vedevo. Correvo alla ricerca disperata di una via di fuga, di una luce che mi conducesse verso l'uscita di quel mezzo del nulla in cui mi trovavo. Poi dei passi, lenti, decisi, sempre più vicini. Per un attimo non udii alcun rumore e l'attimo dopo sentii afferrarmi i polsi. Una presa forte e decisa, sempre più forte che mi fece urlare di dolore... se la mia bocca avesse emesso un qualsiasi suono.

All'improvviso sentii qualcosa di freddo ai polsi e il dolore che diventava più forte attimo dopo attimo finchè aprii lentamente gli occhi e mi accorsi di essere in un luogo del tutto sconosciuto. Cercai di stare calma e fare respiri profondi, cercando un indizio che mi rivelasse il luogo in cui mi trovavo. La poca luce che c'era era data da delle fiaccole appese alle pareti rocciose che delimitavano uno spazio di forma per lo più sferica. Non si vedeva nè l'ingresso nè l'uscita di quella caverna umida e tetra. Volsi lo sguardo ai polsi doloranti e mi accorsi che erano imprigionati da vecchie ma robuste catene di ferro. Ero seduta sul freddo e sporco pavimento, la schiena premuta contro la scomoda parete. I vestiti erano quelli che avevo al concerto... già, il concerto... che cosa era successo? Non ricordavo nulla, era come se una spugna avesse rimosso tutti i miei ricordi a cominciare da quando Helen era scomparsa... Will aveva proposto di dividerci: le ragazze restavano al concerto e i ragazzi avrebbero perlustrato i dintorni... Ricordo di aver accettato con l'intenzione di sgattaiolare fuori alla prima opportunità, solo che ad un tratto mi sono trovata a respirare una strana sostanza da un tovagliolo che mi era stato all'improvviso premuto sulla faccia. Ricordo di aver sentito le gambe sempre più deboli e le palpebre sempre più pesanti finchè si chiusero del tutto lasciandomi nell'oscurità. Se solo fossi stata più attenta, più forte e razionale... ma io non ero forte e più i minuti passavano più ne ero certa.