Capitolo 9

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La porta di casa sua era aperta e lo capì da quando infilò la chiave nella serratura inutilmente,suo padre non c'era o almeno non era al piano terra. Decise di lasciar perdere e aprire il frigorifero per prendere qualcosa da mangiare,recuperò solo uno yogurt magro. Si sedette sul divano davanti alla tv ma non l'accese,si limitò a gustarsi i suoi soliti pensieri e le sue preoccupazioni. Eliàs era stato davvero un mostro per parlare in quel modo,addirittura sbatterla contro il muro e minacciarla di portarle le teste dei poveri poliziotti,e poi quell'uomo che ora possedeva la pietra la stava divorando di curiosità ,improvvisamente le si chiuse lo stomaco e lo yogurt ritornò nel frigo per poi andare a male. Si stava trascurando,quella pietra la stava trascurando,non pensava più a lei e al suo benessere da tanto,le sue esigenze e i suoi bisogni a nessuno interessavano se non a lei stessa.

:-hai fatto bene,non lasciarti sfuggire nulla,acqua in bocca come hai sempre fatto e come continuerai a fare!:-la voce di suo padre che parlava al telefono risuonò in cucina,per poi essere seguita dalla sua figura.

Guardò Desirèe incredulo,non l'aveva sentita entrare :-hai capito?non dire una sola parola ...,Eric non sa che gli avevo sottratto il pacchetto di sigarette:-la sua voce parve più rilassata,poi attaccò.

:-Desirèe,non ti avevo sentita entrare:-le disse poi.

Ma la ragazza sembrò non sentirlo,sedeva allo sgabello con aria assente,quasi spossata.

:-ehi,che hai tesoro?:-le si avvicinò preoccupato.

:-nulla papà,nulla ... sono stanca ... e ho bisogno di riposare:-decise di non raccontargli niente,lo avrebbe fatto più in là.

:-va bene,ma ti vedo distrutta non stanca .... Che ne pensi se ti preparo una camomilla?:-

:-no,preferisco salire in camera:-poi si alzò e si avviò per le scale.

Non aveva affatto sonno,anzi era sveglia come non mai,dopo quello che era successo con Eliàs sembrava ricaricata,non si avrebbe dato tregua neanche per un istante.

Compose il numero di Angeliè e le raccontò tutto senza neanche darle il tempo di obbiettare su qualche punto,le raccontò dell'uomo sconosciuto che parlava con Eliàs,il comportamento di quest'ultimo verso di lei e tutto quanto,senza tralasciare nulla.

:-santo cielo!quel ragazzo sembrava così innocuo quanto furbo come una volpe!:-riuscì a dire dopo che Desirèe ebbe ripreso fiato.

:-e anche aggressivo come una tigre!:-incalzò.

:-cosa intendi fare?:-chiese poi di punto in bianco Angeliè.

:-non lo so ... solo Eliàs sa veramente chi è quell'uomo:-

Passarono pochi minuti di silenzio prima che Angeliè ricominciò a parlare.

:-beh,devo ammettere che adesso abbiamo proprio le mani legate!:-

Le venne una stretta allo stomaco,se Angeliè non poteva aiutarla,chi lo avrebbe fatto?doveva andare di nuovo da Eliàs e stavolta supplicarlo piegata al suo cospetto di rilevarle chi era quell'uomo?no,mai lo avrebbe fatto,neanche in punto di morte,non si sarebbe abbassata a tali livelli,preferiva arrendersi anche se non voleva ammetterlo.

:-credo,che mi verrà una soluzione,solo se staccherò per un attimo .... Questa monotonia:-voleva evadere da lì o sarebbe impazzita.

:-hai ragione,ti farà bene:-

:-se avessi un lavoro! Magari potrei distrarmi:-si lamentò.

:-aspetta!come ho fatto a non pensarci prima!che sciocca!:-schiamazzò dal cellulare la donna.

:-cosa?:-

:-proprio ieri sera,allo "Chevil bar"ho sentito dire che si era liberato un posto ... e che stavano cercando del personale!potresti proporti!:-continuò.

:-"Chevil bar"? sarebbe?:-

:-sarebbe?che razza di domanda è?ti ricordano qualcosa quei caldi e squisiti cornetti?:-

Quel minuscolo bar nei pressi di casa di Angeliè! Era così piccolo ma produceva prelibatezze da leccarsi i baffi,le faceva piacere lavorare lì dentro,era un locale grazioso e adatto a lei.

:-oh!sì come dimenticarlo!certo,vado a chiedere domani stesso se posso essere assunta!:-disse in preda all'eccitazione.

:-perfetto!avanti dillo ... sono un genio!:-si pavoneggiò Angeliè.

:-sei un genio!:-scherzò Desirèe.

Una piccola risata smorsò quell'orrenda tensione.

:-nel frattempo,ti prometto che indagherò su Eliàs e su quell'uomo!stanne certa!:-le assicurò Angeliè,quella donna era un angelo.

:-grazie!sei una vera amica!:-disse la ragazza affettuosamente

:-non dillo neppure,.... Beh .... Ora ti devo proprio lasciare ... mi sa che i miei allievi in laboratorio hanno fatto rovesciare un bustina piena di gemme:-poi seguì un rumore più acuto :-e adesso il microscopio!vado ... o mi distruggeranno tutto!:-

:-ok,grazie ancora!:-

:-lo faccio con piacere:-.

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