Capitolo 23

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Tovaglie rosse spiccavano come piccole fiamme scoppiettanti sui tavoli della grande sala da pranzo. Le sedie erano occupate ad ospitare calorosamente i clienti e il vociare di quest'ultimi si faceva spazio fra i piatti fumanti e colmi di prelibatezze.

Angeliè solcò la soglia seguita dalle due ragazze che non smettevano di guardarsi intorno.

:-bene. Iniziamo con il piano:- sussurrò la donna.

:-Desirèe tu in cucina ....:- poi si guardò un po' in giro individuando saggiamente due cassette piene di ortaggi ancora posate sulla soglia. :- prendi quella cassetta e fingiti la responsabile del carico, se noti qualcosa di sospetto o se ricevi informazioni che potrebbero funzionare,raggiungimi qui in sala,nel frattempo prenoto un tavolo:-spiegò.

:-sì:-rispose lei.

:-tu invece Chanel occupati di chiedere ai camerieri di Eliàs e se per caso l'avessero visto,se ha lasciato qualcosa di personale in ufficio o .... Accertati se ha consegnato le dimissioni o meno:- continuò poi rivolta a Chanel,la quale ascoltava attenta le sue informazioni.

:-e se non funzionerebbe? Se non servirebbe a nulla?:-chiese Desirèe.

:-ci proviamo comunque:-esordì seria.

Chanel annuì.

:-ricevuto tutto per bene ragazze?:-si accertò poi.

:-certo:-risposero in coro. Poi si guardarono incredule.

:-allora via alle ricerche!:-annunciò lasciandosi scappare un ghigno di soddisfazione.

Si sparpagliarono fra la folla decise a svolgere il proprio compito assegnato.

Chanel si fece largo fra i tavoli sfiorando con la pelliccia del cappotto le giacche e i vestiti della gente,poi cominciò con il fermare un cameriere attento a non far rovesciare i piatti.

Angeliè si accostò di fretta al bancone delle prenotazioni,poi pagò un tavolo per uno.

Desirèe afferrò la cassetta degli ortaggi e si incamminò dritta verso una porta bianca scorrevole,la quale portava alla cucina del ristorante.

Pentoloni ed enormi casseruole posavano briose sopra le fiamme dei fornelli,era ben diverso dalla piccola cucina dello Chevil bar,di fornelli c'enerano il doppio e di cibo sufficiente per un anno intero. Fu investita da un ondata di calore improvvisa,per un attimo le venne in mente di togliere sia la sciarpa e sia il cappotto,le iniziarono ad arrossire lievemente le guance e a sudare le mani.

:-scusate!:- attirò l'attenzione dei cuochi che non smettevano di bollire insieme al cibo.

Girarono lo sguardo verso di lei,per un momento si sentì in imbarazzo ma poi incalzò.

:-ho portato il carico di ortaggi:-annunciò priva di ogni esperienza.

Un cuoco le si avvicinò riluttante sbattendosi un canovaccio umido sulle larghe spalle.

:-nella cella conservatrice:-le indicò una porta in ferro accostata all'angolo della cucina.

Annuì e poi la raggiunse scostandosi attentamente fra i cuochi che tagliuzzavano i pomodori o che facevano saltare la verdura sulla padella scottante.

Aprì la cella grondante di vapore acqueo e poi vi posò per terra la cassetta.

:-grazie:-intervenne poi quel cuoco chiudendo gelosamente la cella. :-può andare adesso:-

Poi fece per voltarle le spalle e riprendere il suo lavoro,ma lei lo fermò.

:-aspetti!:-le toccò le spalle.

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