Qualche ora dopo quella tragica notizia, si risvegliò inchiodata ad una barella. La testa le faceva più male di prima. Chiuse gli occhi per il dolore, aveva ancora le lacrime incrostate sul viso come dei tatuaggi. Fece per mettersi dritta, ma la schiena non le resse, aveva dei dolori lancinanti. Si ritrovò in una stanzetta gelida, pareti bianco latte e una finestra che trafelava una luce fioca. Per un istante si sentì una vecchia malata. Chi l'aveva portata lì?
Qualche istante dopo sentì un vociare assiduo nel corridoio, oltre al rumore della barelle che scorrevano sul pavimento e il ticchettare continuo delle tastiere del computer, sentì della voci familiari irrompere nella calma.
-:Non lo so ... io so solo che se ne è andata, e poi ... poi pochi istanti dopo ho avvertito un urlo per strada, così sono uscita e ho visto sua figlia per terra in lacrime, poi è svenuta e l'ho portata in ospedale, cosa avrei dovuto fare?-: era la voce stridula di Chanel, allora era stata lei a soccorrerla! non sapeva come ringraziarla.
-:Ti ringrazio molto. Mi aveva promesso che non si sarebbe alzata dal letto. Maledizione! Non riesco proprio a capirla ...:- c'era anche suo padre con lei,si trovava sempre nei momenti meno opportuni.
Ma ora non le importava molto di lui, non appena avrebbe messo piede nella sua stanzina l'avrebbe interrogata con domande interminabili e poi con le sue scuse da padre fallito. Chiuse gli occhi lasciando che le loro voci cullassero la sua mente.
Ripensò per un istante a quella misteriosa voce che aveva risposto al posto di Eliàs, chissà chi era! Che fine aveva fatto Eliàs? Se era morto avrebbe smesso di continuare quelle stupide ricerche per quella stupida pietra. Per un momento sentì le lacrime salirle velocemente sugli occhi sfumandole la vista, ma quella pietra per sua nonna aveva un valore inestimabile, ma così profondo che aveva persino portato nell'anima di un giovane ragazzo la depressione,ma com'era possibile?. Accidenti, era così confusa quanto stordita! Si lasciò per un momento quella pietra alle spalle,avrebbe invece,una volta uscita dall'ospedale,continuato a fare ricerche su dove si potesse trovare Eliàs. Ma perché si preoccupava tanto per lui,quando Eliàs non aveva fatto altro che bloccare le sue ricerche sulla pietra? non era mai successo! forse quel gesto di regalarle dei soldi per una borsa nuova le aveva fatto cambiare idea facendole scoprire il lato buono di Eliàs. Non sopportava l'idea che potrebbe essere davvero morto e ucciso di sicuro da quell'uomo!
Di nuovo quei dolori insopportabili alla testa la fecero sussultare. Emise un gemito soffocato poi una smorfia di dolore apparse sul suo viso già trascurato e mal ridotto,proprio questo attirò l'attenzione di suo padre che irruppe nella stanza.
-:Desirèe tesoro!:- esclamò sporgendosi su di lei e accarezzandole la testa come quando era bambina. Per un momento quel gesto la sorprese.
-:Papà ...:- la sua voce era rauca e profonda era come se si fosse svegliata da un coma interminabile. Sentì all'improvviso il cuore palpitarle forte nel petto, quei suoi soliti e fastidiosi nodi alla gola riapparsero. Era come rivivere quella tragica esperienza dopo l'incidente in auto che l'aveva letteralmente trasportata in coma.
-:Piccola, non ti preoccupare ...ci sono io qui con te:- Hugo aveva gli occhi lucidi,quegli occhi color carbone velati di una atroce preoccupazione.
Poco dopo la ragazza scorse avvicinarsi l'esile figura di Chanel. Quegli spiccanti particolari,come il suo rossetto rosso e i suoi capelli platino riuscirono a fare breccia nei suoi occhi. Chanel le sorrideva sconsolata come se stesse dando un ultimo addio ad una malata terminale.
-:Desirèe, cara, come ti senti?:- era davvero in apprensione.
-:Mi fa male la schiena e ... la testa:- rispose lei portandosi una mano in testa.
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Pendentif
Mystery / ThrillerI ricordi rimangono e le azioni ardono nell'anima cercando a tutti i costi una via per la giustizia. Desirèe è poco più che una diciannovenne,vive a Marsiglia con suo padre Hugo,sua madre morì di leucemia non appena le sue brillanti iridi verdi vide...