Capitolo 16

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Si svegliò nella sua stanza,là dove poche ore fa non vedeva l'ora di lasciarla.

Aprì a malapena gli occhi cercando di vedere meglio,anche se delle ombre astratte glielo impedivano. Sentì le ossa intorpidite,le dolevano,cercò di muoversi per cambiare un po' posizione.

Inarcò le sopracciglia sperando di ricordare ciò che le era successo,era svenuta,qualcosa l'aveva fatta cadere a terra spossata e priva di sensi. Aveva un sapore amaro e pungente tanto che le affumicò i polmoni. Era del sedativo,le avevano fatto respirare dello sporco sedativo,era stato quell'uomo,quel maledetto di cui ancora non ne conosceva il volto.

Oltre a quello ricordò che Eliàs le stava per rilevare tutto quello che sapeva a proposito della pietra,ma poi ... poi quell'uomo gli diede un pugno e lo fece svenire per terra. Che fine aveva fatto adesso quel povero ragazzo?era tutta colpa sua ... non doveva andarci lì ... doveva richiamarlo e dirgli di cambiare posto ... era troppo esporto agli occhi della gente .... Poi si pentì amaramente di avergli sbattuto la busta dei soldi contro,lui voleva solo aiutarla e forse voleva vederla felice,sembrava l'unico che se ne fosse accorto ... per forza! L'aveva spiata! Che vergogna! Piangeva come una bambina di fronte alle vetrine dei negozi.

Fu interrotta dal rumore della porta della sua stanza che si apriva. Era suo padre.

Le corse affianco :-Desirèe ... ti sei svegliata finalmente!:-poi le accarezzò la fronte.

:-papà ... io ...:-balbettava,non sapeva che dirgli.

:- Shhhh ... non parlare .... Chiudi gli occhi e riposati ... l'importante è che stai bene:-la interruppe.

:- no ... ho dormito abbastanza,voglio stare un po' sveglia:-esordì cercando di mettersi a sedere.

:-ma Desirèe ... sono le tre di notte:-la bloccò.

Come?aveva davvero dormito tutto quel tempo?ora non avrebbe dormito neanche se le avessero dato dell'altro di quel sedativo.

:-ho dormito in tutto questo tempo?:-si sorprese.

:-sì ... quella roba ti ha stordita tesoro:-aveva un tono di voce rassegnato.

:-chi era quell'uomo?che cosa voleva?:-la sua voce si ridusse ad un sussurro.

:- vuoi sapere davvero chi era quell'uomo?:-intraprese un tono di voce irritato.

Lei annuì.

:-ti dice qualcosa Eliàs Leroy?quel delinquente senza scrupoli?:-continuò

:-sì:-la risposta era ovvia.

:- bhè è stato un suo amico a farti questo! Quell'uomo è un suo complice!vogliono solo farti del male,e tu non li devi mai più rivedere!:-esordì.

:-ma ... se quell'uomo aveva tirato un pugno ad Eliàs! Come fa ad essere un suo complice?:-chiese perplessa.

:-e chi lo può sapere!non ci si può fidare di certa gente!:-

:-ma .... Non capisco:-

:-non c'è nulla da capire!quei due soggetti meritano di andare dietro le sbarre e marcire lì per sempre!:-disse agitato.

:-papà Eliàs non mi ha fatto nulla di male ... anzi lui stava per dirmi dove si trovava la pietra della nonna!lui lo sapeva!:-obiettò lei.

:-tutte menzogne! Credi davvero che dopo tutti quegli spropositi che ti ha fatto quel ragazzo ora stesse per rilevarti la verità?era solo una trappola Desirèe!:-la scosse Hugo.

:-non ci credo ... lui sembrava così sincero!:-

:-sincero?:-poi ridacchiò :-sincero un corno!non lasciarti ingannare più tesoro!:-poi divenne di nuovo serio.

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