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Il suo nome è Yvette, è una donna anziana, i capelli fini quasi grigi. Ma a malapena la vedo, tutto ciò che riesco a vedere sono

odio

odio

odio

Questa è la donna che mi porterà via dal mio dolce Michael, il quale non vedo né sento da un'ora. Lo hanno trascinato fuori dalla porta principale, nel vero ospedale, per ulteriori controlli.

Mi sento colpevole, sapendo di essere stato io a causare l'avvento delle voci, a farle parlare - a farle insultare. Da come ho capito, stavano parlando di me. Di come lo sto lasciando, ma non è una mia scelta. Non ho chiesto che succedesse.

"Quindi Luke, cos'hai imparato qui?" chiede.

Alzo lo sguardo su di lei. "Tipo le abilità di copiatura? Um, credo di arrivare imparato come controllare un po' la rabbia e dei modi per calmarmi quando l'ansia è troppa."

Lei annuisce e sorride, sembra contenta della mia risposta.

"Sei qui con me perché entrami i tuoi dottori, Dan e Grace, hanno deciso che stai abbastanza bene da essere rilasciato. Le tue medicine sembrano aver funzionato, fino ad ora. Praticamente, lavoreremo con delle carte, firmerai alcune righe, e poi faremo una telefonata a tua madre."

Le sue parole ruotano e turbinano per la stanza, perdendosi in un mare di suoni. Il mio cuore sta battendo forte e velocemente, lo sento assordarmi le orecchie.

Carte.

Firme.

Chiamare mamma.

Scorro la lista mentalmente per un po' di volte, sperando che si incolli. Yvette mette sul suo tavolo alcuni fogli ed io mi avvicino per studiarli.

"Queste spiegano cosa abbiamo già detto. Questo descrive il tuo piano di trattamenti, che medicine stai prendendo e come il tuo corpo reagisce ad esse."

Annuisco, assimilando tranquillamente le informazioni. Lei continua, dicendo cosa c'è su ogni foglio. Uno è per le abilità di copiatura che ho imparato e firmo in accordo sul fatto che proverò ad usarle. Un altro è un piano di salvezza, il quale dice che se sentirò di nuovo di volermi fare del male di nuovo tornerò direttamente all'ospedale. Firmo anche questo.

"Sembra che sia finito tutto, qui, Luke. Ora dobbiamo solo telefonare tua madre e capire quando vorrà venire a prenderti."

Quando vorrà venire a prendermi.

Sembra tutto così reale adesso, sta succedendo. È finita. Il mio tempo qui, nel piano psichiatrico del Douglas Memorial Hospital, sta finendo.

Compone il numero di mia madre, lasciando il telefono in vivavoce in modo che io possa sentire.

"Pronto?"

"Si, sono Yvette Williams, sto parlando con la Signora Hemmings?"

So che è la voce di mia madre dall'altro capo del telefono, ma da protocollo bisogna avere la conferma. Giusto in caso qualcun altro rispondesse al cellulare, non che ci sia qualcuno che potrebbe farlo.

"Si, sono io."

"Buongiorno, Signora Hemmings. Lavoro per il reparto psichiatrico del Douglas Memorial Hospital. Sono l'assistente sociale di suo figlio."

"Oh, bene! È un piacere conoscerla, è successo qualcosa?"

Sembra preoccupata, cosa che mi sorprende. Dopo il nostro litigio durante la sua prima visita, le cose sono migliorate moderatamente. Certo, si era scusata, ma le cose sono ancora strane tra di noi. Non l'ho ancora completamente perdonata, dopo tutto quello che mi ha fatto passare - ci vorrà del tempo perché le cose migliorino.

psych ❁ muke au (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora