Quando arriva la mattina, mi alzo in fretta dalla comodità del mio letto. Solitamente non sono una persona mattiniera, ma Michael ne vale la pena.
Mi faccio la doccia più a lungo del previsto, lavandomi i capelli due volte e strofinandomi la pelle pallida finché diventa rossa. Voglio essere al meglio per Michael, il mio dolce ragazzo.
Mentre mi vesto, mi chiedo se Michael sta facendo la stessa cosa.
Ha paura?
È nervoso?
Si sente strano come me?
I miei jeans neri sembrano fin troppo attillati, mi stringono e mi soffocano. Armeggio con i bottoni della mia camicia rossa, sbagliando anche ad abbottonare i piccoli cerchi neri. Mi sento stressato, anche nervoso. Ma perché? È solo Michael - il mio tenero ragazzo di vaniglia con i capelli color platino su cui ho fantasticato per otto interi giorni.
Al piano inferiore, mia madre sta preparando pranzo, ma non riuscirei a mangiare: il mio stomaco sta facendo le acrobazie, contorcendosi per ciò che succederà dopo.
Voglio sentire la pelle di Michael contro la mia, sentire le sue labbra rosa muoversi sulle mie. E penso che forse sia assurdo, essere infatuato di un ragazzo che ho conosciuto per una settimana. Ma qualcosa dentro di me mi dice che è giusto, che questi sentimenti sono giusti - normali. Non sono abituato alla normalità e forse è per questo che mi sento così.
"Esco con un mio amico per passare il pomeriggio insieme." dico mentre prendo una bottiglia di acqua dal frigorifero.
Mia madre si volta verso di me. "Perché non ti siedi e mangi pranzo, prima? Sono sicura che può aspettare."
No, penso, non può assolutamente aspettare.
Le sorrido forzatamente. "Ci fermiamo a mangiare mentre siamo fuori, sto bene, mamma."
Lei mi fissa per un po', studiando i miei lineamenti per capire se sto mentendo. Poi sospira - arrendendosi.
"A più tardi!" dico mentre mi precipito lungo il corridoio verso l'ingresso, infilandomi in fretta le scarpe.
Cammino verso la Carson Streen Station, muovendo le mie gambe il più velocemente che riesco. Non posso rischiare di perdere il bus perché se no dovrò aspettare fino alla prossima ora.
Fortunatamente, arrivo in tempo e salgo sul veicolo, prendendo il posto più davanti. Le mie gambe rimbalzano e mi ritrovo ad afferrare il bordo dei miei jeans per calmarmi. Mentre prendo un filo, noto che le mie mani stanno tremando e ho paura di avere un attacco di ansia proprio qui sul bus.
Calmati, Luke. È tutto okay. mi dico silenziosamente, ordinandomi di respirare bene.
All'improvviso l'aria intorno a me sembra pesante, troppo densa, quasi soffocante.
Solo qualche altra fermata, Luke, puoi farcela.
Quando il mezzo di ferma vicino a Flo's, sono il primo a scendere, spingendomi nell'aria aperta. Il vento mi tranquillizza e sono felice di essere all'esterno.
La camminata fino a Flo's è corta, mi ci vogliono solo un paio di minuti. E una volta dentro, mi siedo vicino alla finestra, in un angolo, in modo da poter stare da solo. C'è qualche altra persona dall'altra parte del bar, semplici studenti fuori casa. Non dò loro tanto peso, troppo concentrato sugli eventi che stanno per accadere.
Eccoci, penso, rivedrò Michael.
I miei pensieri sono interrotti dal suono del campanello della porta, alzò lo sguardo per vedere un ragazzo pallido, con incasinate ciocche color platino sulla testa, e uno sguardo confuso sul suo viso.
Michael.
Mi alzo velocemente, ma non mi avvicino. Sono troppo preoccupato che questo sia solo un sogno malato, non potrei davvero immaginarmelo, vero?
Lui si volta nella mia direzione, i nostri occhi incatenati gli uni negli altri. Il blu che incontra il verde - la sfumatura più bella che io abbia mai visto. E poi leggere lacrime stanno scendendo sulle sue guance pallide e sta correndo verso di me. Istintivamente, lo avvolgo tra le mie braccia, stringendolo al mio petto.
È caldo come il sole, il profumo di cocco invade le mie narici - è così dolce, così accogliente. Passo le mie dita tra i suoi capelli e gli bacio la fronte diverse volte.
È reale, lui è qui.
Ed è come se tutto il resto del mondo non esistesse. Siamo solo noi, avvolti nel nostro piccolo per sempre. E lui è così perfetto.
"Mi sei mancato così tanto, tesoro." dice, le parole piene di pura felicità.
Mi allontano leggermente in modo da poter vedere il suo bellissimo viso, usando i miei pollici per asciugare le sue lacrime.
"Mi sei mancato anche tu. Davvero, davvero tanto."
Optiamo per sederci al tavolo che ho scelto - uno davanti all'altro per poterci guardare. Le nostre mani sono intrecciate, mai separate. Ho paura che se le lascio andare potrei perderlo e non vorrei mai perderlo di nuovo.
Mi racconta del suo periodo alla guardia dopo che me ne sono andato. Di un nuovo ragazzo chiamato Troye in cerca di attenzione, come ha detto Michael. Mi parla dei nostri amici, di come erano stati trattati e rilasciati. E mi sento triste sapendo che non li rivedrò mai più.
Sawyer.
Jai.
Levi.
Sutton.
Quelle povere anime senza speranza che ho considerato amici sono dispersi nel mondo. Andando semplicemente avanti.
E tutto ciò che posso sperare è che ce la facciano. Che loro sopravvivano perché io ho bisogno che lo facciano.
E mi racconta della sua vita a casa - dei suoi genitori e si come possono essere iperprotettivi. Io gli ricordo che è solo amato, che loro vogliono il meglio per lui.
Stiamo seduti e parliamo per ore, la conversazione che continua così facilmente, come se ci conoscessimo da una vita.
Michael mi accompagna alla fermata del bus mentre il sole sta tramontando, la sua mano che tiene la mia. Ci sediamo sui seggiolini blu, aspettando il mezzo che mi porterà via. Quando ci sediamo, stiamo in silenzio. Semplicemente tenendoci vicini, sussurrandoci dolci niente.
E quando il bus appare al fondo della strada, Michael fa connettere le nostre labbra in un bacio appassionato.
"Ti amo, Luke Hemmings." mormora.
"E io amo te, Michael Clifford."
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Stavo traducendo questo capitolo, ero tipo a metà e poi "I 5 SECONDS OF SUMMER SARANNO OSPITI AD XFACTOR".Ho piantato un urlo talmente forte che ho svegliato mia sorella (scusa Chiara) e mio padre mi ha chiesto se fossi ancora viva.
*respira*
Okay, questo era l'ultimo capitolo. Non credo che ci metterò molto ad aggiornare, probabilmente nel weekend posterò l'epilogo, perché è davvero corto e non voglio farvi aspettare.
Al prossimo (e ultimo) capitolo xx
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psych ❁ muke au (italian translation)
FanficDiavolo, siamo tutti un un po' psicopatici, siamo tutti fottuti. Io semplicemente sento delle voci. ➳➳➳➳➳➳➳➳ Michael e Luke si incontrano in un ospedale psichiatrico. Luke è suicida e Michael sente voci. Il raggiungimento della maggiore età mentre s...