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"Quindi che cos'era quello là dentro?" chiese Harry mentre mise la chiave
nell'iniettore e il motore della macchina si accese.

"Nulla, ne parleremo quando saremo a casa tua" dissi, sedendomi comodamente
nella sua macchina. In realtà non ero mai stata nella macchina di Harry;
apparte la scorsa notte e la volta che mi aveva accompagnata a casa dopo il fiasco da Chipotle. C'era ancora qualcosa a cui mi dovevo abituare.

Il viaggio in macchina fu silenzioso, ma fortunatamente non fu
imbarazzante. I miei occhi si fecero pesanti erano stanchi e si chiudevano
lentamente. Ero ancora esausta dalla sera prima. Harry guidava molto
tranquillamente, e io mi stavo per addormentare.

Ma fu quando si fermò che io aprii gli occhi accorgendomi che aveva
parcheggiato davanti a casa sua.

Scesi lentamente, Harry camminava davanti e io lo seguivo subito dietro.
Non ero mai stata a casa di Harry. Nemmeno una volta. Stava a casa mia così tanto che avevo iniziato a pensare che non avesse una casa sua.

Camminando attraverso la porta principale, notai l'arredamento decorato ma casual.

Harry non si interessò di dire nulla quando entrammo. Chiuse la porta
appena entrai e corse su per le scale e io lo seguivo solo un paio di
scalini dietro.

"Mi piace come tu te ne freghi di mostrarmi la casa" dissi con sorriso
compiaciuto appena entrammo nella sua stanza.

Era così semplice e piatta ma ciò nonostante interessante da guardare. Le pareti erano di un azzurro sbiadito, i mobili mogano, una parete aveva custodie di vinili di bands e artisti dal soffitto al pavimento. Aveva due medaglie d'onore incorniciate sopra il suo letto e un piccolo trofeo sopra
il suo armadio più alto.

Ero sorpresa, devo dire. Pensavo che la camera di Harry fosse come quella
di Dylan, solo più pulita. Nonostante non pensassi di trovarla così pulita.

I vestiti piegati in fondo al suo letto mi sorpresero ancora di più.

"Wow" mormorai a me stessa, guardandomi attorno senza pensarci e appena accorgendomi di Harry che camminava per la stanza "Non mi sarei mai aspettata che la tua camera fosse così ordinata"

"Questo è perchè solitamente non è così" mormorò, riponendo la pila di
vestiti dentro uno dei cassetti. "Mia mamma ha sempre pulito qui attorno. Anche se sono capace di pulire da solo, mia mamma fa sempre le pulizie
extra, per questo è perfetta"

Trattenni una risata, mentre lui continuò a mettere i vestiti in un
cassetto già pieno.

"Quindi posso sedermi sul letto?" chiesi scherzando.

Harry scosse la testa, sorridendo divertito "Vaai!"

"Ho solo chiesto, non voglio far arrabbiare tua mamma se faccio qualche piega o altro"

Harry ridacchiò "Faccio fare le grinze ogni volta, a chi importa?"

"Ma tu sei suo figlio. Non mi ha mai incontrata" ribattei.

Roteò gli occhi alzandoli al cielo, sedendosi accanto a me dopo aver chiuso il cassetto "Carter, non è qui. A chi interessa?"

"Comunque, perchè loro non sono qui?" chiesi, rendendomi conto che eravamo soli in casa.

"Oggi è domenica, perciò" mormorò, pensandoci a lungo "Oh, sono al lavoro"

"Quando tornano?"

Harry scosse le spalle "chi lo sa, magari tra un paio d'ore. Comunque, vuoi
guardare un film o qualcos'altro?" Chiese, cambiando subito argomento
mentre si alzò, accese la tv e fece partire Netflix dalla sua console.
"Cosa vuoi guardare?"

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora