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"Harry ha detto che sarà qui presto" annunciai a Mitchell mentre risposi a Harry con 'OK'.

"Fantastico" Mitchell si sedette sul suo letto "Adesso inizia il vero divertimento"

Alzai un sopracciglio non capendo "woah, che divertimento?"

Mitchell sorrise maliziosamente in risposta.

"Giuro, che se ti aspetti una cosa a tre, non succederà"

L'espressione di Mitchell cambiò in orrore "Ew, Carter. Che cazzo" Mi lanciò un cuscino e io lo scansai ridendo istericamente "Sei così disgustosa, perchè stai insinuando questo?"

"Non lo stavo suggerendo!" protestai, fingendomi innocente e continuando a ridere per la reazione di Mitchell "Era uno scherzo, cavolo!"

"Si va bene, dirò a Harry che lo hai detto" Mitchell scosse la testa mentre raggiunse lo specchio, passò le dita tra i capelli spingendoli indietro.

Non risposi, quando poi ricevetti un messaggio di Harry dicendo che era fuori "Oh, Harry è qui"

Mitchell corse praticamente fuori dalla sua stanza, e potevo sentire i suoi piedi calpestare gli scalini mentre scendeva al piano di sotto.

Scossi la testa mentre scesi prendendomi il mio tempo, trovando già Mitchell e Harry che ridevano uno accanto all'altro e avvertendo il loro sguardo su di me quando mi videro arrivare.

"Ciao Harry" sospirai, cercando di non sorridere alla sua vista. Per qualche ragione mi sentivo così nervosa a vederlo. Come l'esplosione di un'eruzione di farfalle chiuse in gabbia nelle mie costole. Sentivo come se il mio cuore mi stesse salendo in gola.

"Carter" Harry sorrise ampiamente, con tanto di fossette e tutto; sentivo come che le mie ginocchia sarebbero diventate deboli.

Era difficile per me non guardarlo. Era come se fossi vogliosa di toccarlo. Potevo sentire le mie dita implorarmi di lasciarle libere e farle correre tra i suoi capelli. Il suo sorriso non lasciò mai le sue labbra rosso rubino. Non che mi dispiacesse. Tutto quello a cui potevo pensare era, Dio, è bellissimo.

I miei occhi scorrevano disperatamente su di lui; jeans scuri strappati sulle ginocchia. Una maglia lunga bianca di qualche taglia più grande. Aveva su queste grandi, orribili scarpe nere ma lo facevano essere così bello. I suoi capelli erano scompigliati e tirati indietro, e gli arrivavano quasi alle spalle.

Guardai nuovamente su e lo vidi guardarmi attentamente, un sorriso malizioso comparve sostituendo il suo sorriso compiaciuto. E ci restò fino a quando Mitchell non ci richiamò alla realtà.

"Pronto?" La voce di Mitchell risuonò. Sia io che Harry ci voltammo verso Mitchell che ci guardava con uno sguardo confuso "Gesù, sembrava che steste facendo sesso visivo. E non era così piccante come mi aspettavo. Se volete baciarvi per salutarvi, allora fatelo ma non vi fissate come se foste due maniaci" Mitchell girò i tacchi, disgustato e corse su per le scale andando in camera sua.

Lo guardai andare dentro casa e sparire su per le scale poi guardai verso Harry che aveva fatto due passi verso me. La sua mano era delicata come una piuma mentre la posò dietro al mio collo e mi avvicinò a sè per un bacio. Era solo un bacetto, ma bastò per mandarmi in delirio.

"Come ti senti oggi?" mi sussurrò Harry. Le sue dita delicate si soffermarono sulla pelle delle mie guance; così delicate, così leggere. Facevo quasi fatica a percepire il suo tocco. Era come se fossi una bambola di porcellana aveva paura che mi rompessi se mi avesse accarezzato troppo forte.

"Sto bene" mormorai in risposta, i miei occhi si incollarono a quelle iridi verde oliva che mi fissavano "Invece tu?"

"Mai stato meglio" replicò Harry, dandomi un altro bacetto prima di intrecciare le dita con le mie, "Andiamo. Non vogliamo lasciare Mitchell da solo. è un pò da maleducati." Sorrise mentre mi trascinò su per le scale.

✽ ✽ ✽

Dopo un pò di chiacchiere, risate e scherzi, quell'uscita stava andando bene, sapevo sarebbe stato carino finchè sarebbe durato ma poi Mitchell decise di aprire la bocca.

"Quindi Harry, sai che Carter voleva fare una cosa a tre?"

Roteai gli occhi, tornando a guardare Harry che si stava trattenendo dal sorridere.

"Non è vero non volevo. Pensavo fosse quello che voleva Mitchell quando disse che il vero divertimento sarebbe iniziato quando saresti arrivato" ribattei, lanciando un'occhiataccia a Mitchell che mi sorrideva malizioso. Sapevo che stava solo cercando di mettermi in imbarazzo.

"Ma lo hai suggerito!"

"Non l'ho suggerito, l'ho chiesto" incrociai le braccia al petto e mi appoggiai al muro vuoto. Harry si sedette sul bordo del letto di Mitchell, che stava sdraiato comodamente sulla pancia, "Comunque, dove andremo dopo?"

Harry si morse il labbro alzando lo sguardo al soffitto stupito "Credevo che saremmo solamente andati a casa mia dopo"

Mitchell sorrise con la mascella sospesa "Quindi andrete a fare il secondo round? Carter. Sei una maiala, sono fiero di te"

Gli occhi di Harry si spalancarono guardando prima Mitchell poi me "Lui lo sa?"

"Certo che lo so. Guardala è raggiante" Mitchell rispose per me

Sospirai "è il mio migliore amico, Harry.Non è che lo vado a raccontare a qualcun'altro." sembrava strano a dirlo. Perchè avevo la sensazione che Harry volesse che rimanesse tutto un segreto tra noi due? Improvvisamente percepii la sensazione di deja-vu che avevo avuto la sera prima "Perchè?" dissi di colpo.

"Perchè cosa?"

"Perchè dovrebbe importare se lui lo sa o no?" alzai il sopracciglio in segno di domanda verso di lui.

Harry mi guardò perplesso alla mia domanda e sembrò esitare prima di rispondere "Non importa è solo che, non lo so. Io non l'ho detto a nessuno. E pensavo che lo avresti fatto anche tu"

"Ma il problema è che l'ho detto a lui?" continuai. Con la coda dell'occhio vidi Mitchell sentirsi a disagio e in colpa. Probabilmente si sentiva come se avesse iniziato qualcosa ammettendo che lui lo sapeva, e mi sentii quasi grata del fatto che Mitchell avesse aperto la bocca per dirlo.

"Carter, non è un problema. Solo che non pensavo che gliel'avresti detto." Harry mi guardò con la curiosità che gli bruciava negli occhi. Non mi sarei sorpresa se lui si stesse chiedendo, Perchè si comporta così? Ma non credo che si sia reso conto delle parole che uscivano dalla sua bocca e come suonavano in questo momento. E sapevo che Mitchell lo afferrò quando guardò Mitchell con le sopracciglia aggrottate, dandomi una veloce occhiata poi spostando lo sguardo sulle sue mani.

Tornai a guardare Mitchell che stava fingendo di non fare attenzione a quello che stava succedendo attorno a lui. Sospirai "Ok" dissi semplicemente, non pensando di continuare. Improvvisamente sentii una fitta di colpevolezza, come se lo avessi appena accusato di qualcosa. Gli avrei chiesto o detto quello che pensavo volesse dire quando saremmo arrivati a casa sua. "Scusa, non sono arrabbiata. Ero solo curiosa di sapere che cosa intendevi"

"Che cosa pensavi che intendessi?" chiese Harry, con le sopracciglia corruciate.

"Non importa" scossi la testa "Ne parleremo dopo"

"In realtà" improvvisamente Mitchell parlò "Se volete andare, potete. Sento come che voi due abbiate qualcosa di cui parlare" disse, guardandomi con un cenno di luccichio negli occhi, "Inoltre, i miei genitori saranno presto a casa dal supermercato e non sono molto entusiasti di avere visitatori"

Roteai gli occhi nella direzione di Mitchell per il suo modo di cacciarci. Onestamente, ai suoi genitori non importava niente di avere ospiti.

"Ma siamo appena arrivati" protestò Harry. Mitchell gli lanciò un'occhiata stupida, come se stesse gridando uscite con la sua espressione del viso.

"Bene, ragazzi potete venire domani nel pomeriggio e possiamo uscire per pranzo" propose Mitch sorridendo appena.

Guardai Harry, incrociando nuovamente le braccia al petto prima di tornare a guardare Mitchell "Vedremo" mi spinsi lontana dal muro con il piede e presi il polso di Harry, tirandolo fuori dalla stanza con me, "Ciao Mitch"

"Scrivimi!" urlò prima di chiudere la porta della sua stanza, lasciando me e Harry uscire da casa sua soli.

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora