Quando Percy si svegliò senza trovare Annabeth al suo fianco, il cuore perse dolorosamente un battito. Poi sentì l'acqua della doccia scorrere oltre la porta chiusa del bagno e sorrise, piegando le mani dentro alla testa mentre si girava sulla testa.
Il materasso accanto a lui era freddo, forse anche un po' troppo e la doccia continuava a scorrere.
Si sedette di scatto sul letto, sbattendo le palpebre un paio di volte per poter abituare la vista alla leggera luce mattutina che suggeriva fossero, con ogni probabilità, poco prima delle sei.
Il cuore perse un altro battino e poi accelerò di colpo quando -cavolo- vide che i vestiti di Annabeth non erano sul pavimento.
E che senso avrebbe avuto portarsi i vestiti in bagno?
Scostò le coperte bruscamente, ignorando la temperatura fredda, alzandosi e camminando velocemente verso la porta del bagno.
La spalancò violentemente solo per venire investito da una nuvola di vapore e tanto caldo. Tentò di scacciarlo via agitando le braccia mentre camminava verso la doccia, scostando il vetro appannato e chiudendo l'acqua col cuore che batteva troppo forte e con le mani che tremavano convulsamente.
Annabeth non c'era.
- Ma che cazzo! - esclamò Luke, tirando le coperte sul petto nudo di Talia non appena Percy fece irruzione nella camera della cugina. - Cos'è successo? - domandò l'attimo dopo, irrigidendo i muscoli della schiena non appena notò l'ombra di preoccupazione nello sguardo altrimenti luminoso del moro.
- Annabeth - disse, passando, inutilmente, la lingua tra le labbra secche. La sua bocca ormai sembrava carta vetrata. - L'avete vista?
Talia si voltò di scatto, stringendosi le lenzuola al petto nudo e lanciandole poi su Luke, alzandosi di scatto.
Percy mantenne lo sguardo stoicamente fisso in avanti e aspettò che Talia avesse indossato le mutande che giacevano a terra e la maglietta di Luke, prima di riportare lo sguardo su di lei.
- Cosa vuol dire se l'abbiamo vista? - ringhiò Talia, assottigliando lo sguardo e passandosi una mano tra i capelli neri e scompigliati. - Stanotte abbiamo bevuto un thé assieme in cucina, abbiamo guardato la televisione. Poi mi ha abbracciato, ha sorriso ed è tornata in camera da te.. - mormorò la mora, andando comunque verso la porta chiusa del bagno, spalancandola e controllando al suo interno, come se Annabeth potesse essersi nascosta lì.
Percy si accorse della maglietta che gli aveva lanciato Luke soltanto quando gli piombò in faccia. Gli rivolse un cenno della testa prima di infilarsela lungo il torso nudo e lanciò un'occhiata al migliore amico, cercando le sue iridi chiare senza ben sapere il perché.
Rilassati. Per adesso.
Percy annuì, passandosi le mani sul volto stanco.
- Ripetimi cos'ha fatto quando vi siete viste l'ultima volta - mormorò il ragazzo, puntandosi le mani sui fianchi e respirando profondamente.
Niente panico.
Talia chiuse gli occhi per un solo istante e poi si lasciò cadere sul letto, come se anche solo la possibilità di aver perso Annabeth l'avesse privata di energie. - Abbiamo bevuto un thé assieme, abbiamo chiacchierato ed era normale, la solita Annabeth di sempre. - Si sentì in dovere di specificare. Percy annuì un paio di volte prima che lei continuasse. - Abbiamo parlato e alla fine lei mi ha salutato. - Corrugò la fronte, lievemente perplessa. - Mi ha abbracciato, poi mi ha guardata fisso negli occhi e ha sorriso.
Luke sbarrò le palpebre, aprì la bocca per parlare, ma Percy fu più veloce. - Annabeth ti ha abbracciata? - esclamò in un sussurro, facendo un passo verso Talia. - Ti ha abbracciata, stai scherzando?
STAI LEGGENDO
Angel with a shotgun
Fiksi Penggemar* QUI E SU EFP, DOVE HO LE STESSO NOME AUTORE, SONO GLI UNICI FORUM IN CUI TROVERETE LE MIE STORIE. SE DOVESTE TROVARE UNA MIA STORIA SU QUALCHE ALTRO PROFILO, SEGNALATE. È UN PLAGIO * Scattò verso la porta, sbattendo il fianco contro il mobile app...