8. Fossette

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Louis

Ero in ritardo.
Il primo giorno di allenamento io ero in ritardo.
Non poteva andare peggio.

Il prof di tedesco mi aveva ripreso durante la lezione perché continuavo a tirare calci ad Harry da sotto il banco.
Alla fine della lezione mi aveva fatto la solita romanzina mentre Harry usciva dall'aula ballettando e facendomi linguacce.
Il prof mi aveva tenuto per più di un quarto d'ora, poi aveva capito che non lo stavo ascoltando e mi aveva lasciato andare.

E ora stavo correndo verso il campo, con la borsa che mi picchia su un fianco lasciandomi sicuramente un grosso livido.

Entrai in campo e tutti i ragazzi presenti si girarono verso di me.
Vidi Harry ridacchiare, gli lanciai un'occhiata omicida.

Chiesi scusa al coach e corsi verso lo spoiatoio per cambiarmi.

Dopo cinque minuti ero già fuori, in fila insieme alla mia squadra ad ascoltare il programma dell'anno.

Avrei vinto.
quel fottuto premio che Harry mi aveva sempre rubato, sarebbe stato mio.

Iniziarono gli allenamenti, mi impegnai al massimo.
Quell'anno mi sarei allenato duramente, per raggiungere il mio obbiettivo e vincere.

Quando gli allenenti finirono ero talmente sudato che avrei potuto riempire un secchio.

Non vedevo l'ora di farmi una doccia.

Odiavo la sensazione del sudore.
Sentire la pelle così appiccicosa, soprattutto quando le persone mi toccavano.
Perché mi dovete toccare quando sono sudato?

Che schifo.

Corsi verso lo spoiatoio e andai subito verso io mio armadietto.
Presi la borsa e iniziai a tirare fuori i vestiti puliti e i prodotti per la doccia.

Con l'aiuto dei piedi mi levai le scarpe e le posizionai sotto la panchina.

Mi piega in avanti e levai I calzini, mettendoli poi nella sacca dei vestiti sporchi.

Misi le dita sotto il bordo della maglia attillata e la sfilai tirandola verso l'alto.

"Certo che per essere un uomo hai un bel culo"
Quel sussurro caldo e roco mi fece rabbrividire.
Girai lentamente la testa e vidi Harry che sorrideva sfacciato.
Si allontanò da dietro la mia spalla e aprì l'armadietto accanto al mio.

"Non sei il primo che me lo dice. Il mio culo a molti pretendenti "
Buttai la maglia nella sacca e mi levai I pantaloncini, mettendo anche quelli nella sacca.

Presi le mutande pulite e i prodotti per la doccia.

Feci un occhiolino ad Harry e poi mi girai per andare verso la doccia.

Poggiai tutta la mia roba nella panchina davanti alla doccia, poi mi sfilai i boxer e entrai sotto il getto di acqua calda.

"Come mai sul fianco hai quel pesto enorme ?"

Sobbalzai.
Stavo quasi per scivolare.

"Harry cazzo ma sei scemo? Stavo per scivolare, potevo morire." Rimasi sempre rivolto di schiena verso di lui.

Mi sentivo già abbastanza a disagio col culo al vento, figuriamoci con altro.

Girai la testa verso di lui e lo guardai malissimo.

Aveva I boxer ed era girato di schiena, mentre sistemava ache lui le sue cose sulla panchina.

"Non hai risposto alla mia domanda"
Disse in modo calmo, per poi girarsi verso di me e iniziare a levarsi le mutande.

Before and after. The change of love  - Larry Stylinson -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora