22. Distruggere

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Harry

Ero rimasto immobile per qualche minuto dopo la confessione di Niall.
I miei muscoli e il miei pensieri si erano bloccati, mentre le emozioni più negative continuavano a sbattere contro le pareti del mio cuore.
In quel momento era come se nulla ormai mi importasse, mi sentivo totalmente tradito, da entrambi, ma non ero arrabbiato.
Stavo provando solo un'emozione in quel momento, ed era la più totale e completa delusione.
Una delusione talmente forte, dal momento che erano state due persone a cui tenevo a tradirmi, persone da cui non mi sarei mai aspettato un colpo del genere.
Entrambi mi avevano preso in giro, stando insieme alle mie spalle, si erano presi gioco di me e dei miei sentimenti.

Ma poi, cosa mi aspettavo?
Dovevo capire che dietro lo strano comportamento di Louis si celava qualcosa di grande.
Da un momento all'altro abbiamo iniziato a parlare e ad essere amici.
Poi abbiamo avuto quel momento, quello strano momento.
E ripensandoci non so cosa mi abbia spinto a farlo o perché lo abbia fatto, insomma, non sono gay e ho una ragazza, o almeno avevo.
So solo che in quel momento, con lui accanto, mi sembrava la cosa più naturale e normale di questo mondo, come se fossi ipnotizzato o soggiogato.
Ma sicuramente non accadrà mai più, non sono gay o quelle cose lì, poi dopo quello che mi ha fatto sarà già tanto se gli rivolgerò la parola.

Quello stronzo, quello stronzo si è preso gioco di me.
Mi ha baciato, ipnotizzandomi in qualche maniera, facendomi confondere su me stesso e su quello che stavo facendo, per poi scoparsi la mia ragazza, ex ragazza.
Complimenti, insomma il suo comportamento dovrebbe ricevere degli applausi.

"Harry, stai bene?"
Scossi la testa, come per buttare fuori dal mio cranio il teatrino che si era creato al suo interno, poi guardai Niall negli occhi.
Potevo vedere la tristezza nei suoi occhi chiari, e il dispiacere che provava.
Lo abbracciai di impulso e in un leggero soffio gli sussurrai all'orecchio " avevi ragione su Emily."
Gli sorrisi e mi girai, iniziando a camminare verso il portone per uscire dalla scuola.

Le persone passavano, le mattonelle si muovevano veloci sotto i miei piedi, l'odore di caffè era forte tanto quanto il rumore delle tazzine che picchiavano tra di loro e le voci delle persone erano come messe in secondo piano.
L'unica cosa che sentivo forte e chiaro era il vuoto che rimbombava dentro di me.

Entrai nel bar della scuola, gli studenti erano ovunque, sorseggiavano i loro caffè e mangiavano i loro cornetti mentre aspettavano il suono della campanella. Mi fermai al bancone pieno di persone e presi una bottiglietta d'acqua, ne avevo bisogno, ogni cosa si era seccata dentro di me.

Finalmente uscii da tutta quella compressione, e l'aria fredda si scagliò veloce sul mio volto.
Presi qualche sorso d'acqua, e rimasi deluso nel sentire ancora quella sensazione di secchezza giù per la gola.
Presi un forte respiro, poi a testa alta iniziai a camminare.
Non guardavo e non sentivo nessuno, ero come ovattato, circondato da una bolla.

Le persone fuori dal cancello non erano molte, ma potevo benissimo vedere il mio gruppo di amici nel solito posto.
Emily iniziò a venirmi incontro, a passo svelto si buttò addosso a me.
Freddamente mi spostai, facendola quasi cadere a terra.
Non la guardai neanche in faccia, continuai a tenere lo sguardo fisso nel vuoto e le mani in tasca.

"È finita, ti lascio. Credo che puoi arrivare da sola al perché. Ora sei libera di scoparti Louis quando ti pare e piace."
Ero freddo, la mia voce era ferma e fredda. Lei non disse una parola, rimase in piedi con le labbra e gli occhi spalancati.
Feci qualche passo, poi mi fermai.
" ah, e non cercare di riallacciare i rapporti con me, ti sforzeresti e basta. Stammi bene."

Ripresi a camminare.
Il gruppo dei miei amici era vicino, tutti erano girati e avevano visto la scena.
Da l'espressione su i loro volti potevo capire che sapevano cosa era successo, molto probabilmente come Niall anche loro ne erano al corrente.
Arrivato davanti a loro mi fermai, mi girai verso Louis e lo guardai negli occhi.
Mi abbassai, avvicinandomi al suo orecchio.
Lo toccai quasi con le labbra e poi ci sussurrai piano:

"Chissà se Emily ha riconosciuto il mio sapore sulle tue labbra."



Louis

Ero incapace di muovermi.
Harry era ormai freddo e lontano da me.
Dopo quel sussurro si era girato, e aveva continuato a comminare.
Quella sua reazione era peggiore di qualunque altra.
Mi aspettavo rabbia, tanta rabbia scagliarsi contro di me, oppure tristezza che si riversava in lacrime sul suo volto.
Ma quello che avevo visto era solo vuoto, freddo, totale distaccamento.
Era come se dopo aver saputo la notizia fosse stato prosciugato da tutti i suoi sentimenti, lasciando dentro di lui il vuoto e la più totale delusione e amarezza.
E fu in quel momento che capii il mio errore, capii che avevo fatto l'errore più grande di sempre.
Avevo scelto la via peggiore per capire cosa provavo e per far luce sulle mie confusioni.
Avevo distrutto Harry e Emily, che l'unica cosa che era in grado di fare era piangere e singhiozzare.
Avevo distrutto me, e la poca fiducia che ero riuscito a farmi dare dai miei amici.
Per una stupida è sbagliata scelta, avevo distrutto tutto quello che piano piano mi ero creato.

Quella scelta che mi aveva aiutato a capire che Emily non era quello che volevo, che con lei non mi sentivo bene, non mi sentivo ciò che volevo essere.
Quello sbaglio mi aveva fatto sentire sporco, un traditore, e dietro di se aveva portato solo brutte sensazioni.

Brutte sensazioni che non avevo provato baciando Harry.
Baciando Harry non mi ero sentito sporco.
Baciando Harry mi ero sentito giusto, al mio posto, come se il mondo fosse stato fatto solo per far avvenire quei baci.
Mentre lo baciavo, non pensavo al fatto che eravamo due uomini, che tutto poteva sembrare strano e sbagliato.
Pensavo solo alle sue labbra, al suo corpo su di me e alle sue mani che mi toccavano e accarezzavano.
Non mi interessava se quelle labbra carnose erano di un uomo, non mi interessava se sul petto non aveva delle tette, e non provavo nessun disgusto nel sentire il rigonfiamento tra le sue cosce strusciarsi su di me.
Tutte quelle differenze, mentre ero con lui, non esistevano.

La confusione arrivava dopo, quando la notte scendeva, le coperte mi avvolgevano e i pensieri erano troppo affollati per riuscire a dormire.
Quelle confusione che mi assillava mi confondeva, facendo nascere mille domande.
Ma pensando a quel momento, anche nella confusione e nella paura più totale, un sorriso mi spuntava sulla lebbra.
Perché Harry mi fa sorridere, Harry mi rende felice.

Io ho distrutto la felicità.



~¤¤¤~

Ecco il nuovo capitolo.

So che sono in super super ritardo, ma tra una cosa è un'altra mi è stato difficile aggiornare.

ANYWAY

BUONA PASQUA e buon ingrassamento!!
Oggi ho mangiato così tanto da mia nonna che ad un certo punto credevo seriamente di scoppiare.
Voi cosa avete fatto? Avete mangiato come maiale in calore ?
Spero di sì, sennò quale sarebbe lo scopo della Pasqua?

Comunque, scusatemi se vi ho fatto aspettare tanto e poi sono sbucata con questo capitolo merdoso.
Spero che un minimo vi sia piaciuto, sennò, prendo tutti i miei chili di troppo e rotolo verso un burrone.
[( credo di essere ingrassata millemila chili dopo sto pranzo di Pasqua) che dio benedica la nonna e la sua bravura in cucina ]

Cazzate varie, se il capitolo vi è piaciuto mettete una stellina e commentate.
AMO i vostri commenti, mi fate morire dal ridere. Quindi commentate tanto o vi rubo le uova di Pasqua, è una minaccia.

Okay, me ne vado... Mi fa male una spalla.

~io~

P.s. QUESTA SPALLA MI STA UCCIDENDO.

Twitter: @ hilovebylouis

Before and after. The change of love  - Larry Stylinson -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora