14. Quasi

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Louis

Emily non mostrava segni di vita.
Era ormai passata una settimana dal suo " ho bisogno di tempo "

E io ad, essere sincero, mi ero anche abbastanza scocciato.

Per mantenere quella "relazione" avevo fatto il finto pacifista e amico con Harry.

Per una relazione che poi è andata a puttane, non come la mia "quasi amicizia " con Harry.

Perché già, a quanto pare stiamo diventando "amici".

Quasi "amici".

Ma io continuo ad odiarlo.

O almeno odio le sue stupide battute.

Ieri me ne aveva fatta una carina su i galli, quella si che era div-

Concentrazione.

Non devo pesare ad Harry, poi perché dovrei pensare a lui?
Ho problemi più seri, se si possono chiamare problemi.

Quindi, Emily sta continuando la sua bella vita da innamorata con Harry, mentre io sono qui a rosicare e a dovermi assorbire un Harry "quasi" amico.

Quasi, perché io non sono suo amico, faccio finta... o almeno era così una settimana fa.
Perché se devo essere sincero con me stesso, Harry non è così male.
Ma io non voglio essere sincero con me stesso.

Harry è Harry, e lui non mi è mai stato simpatico.

Lui è ancora lo stesso Harry che mi porta lontana Emily, è ancora lo stesso Harry che mi ruba i premi di calcio ed è ancora e sempre lo stesso Harry che mi sfotte per la mia altezza.

Lui non è Harry delle battute squallide,
Harry che mi offre passaggi, Harry che mi fa ridere e scherzare, Harry che mi aiuta a capire gli stupidi esercizi di tedesco che non riesco a comprendere, Harry che prova ad oltrepassare il suo odio per me per provare ad essermi amico.

Sono convinto, mi devo convincere , che lui sia ancora quello di prima, e nessuna giornata passata insieme può farmi cambiare idea.

Mi rigirai nelle coperte spostando ancora il mio pensiero da Harry ad Emily.
Dovevo parlarci, dirgli che di tempo per pensare ne aveva avuto già troppo.
Le sue idee ormai dovevano essere chiare.
E io spero, con tutto me stesso, che scelga di tornare da me con la nostra relazione clandestina.

Il soffitto bianco venne sostituito dal nero delle mie palpebre, e i miei pensieri vennerò fermati per essere sostituiti da sogni tormentati e confusi come me.

Perché si, ero confuso.
Su tutto.

~¤¤¤~

"Knock knock"

Ti prego dio, non di nuovo.

"Harry... ti prego."
Alzai gli occhi al cielo per poi sbuffare.

"Knock knock"
Lo ripeté indicandomi ed alzando le sopracciglia come per motivarmi.

Sbuffai ancora.

"Harry ti pre-"

"Knock knock"
Ripeté alzando il tono di voce, come ad evideniare il fatto che in un modo o nell'altro avrei dovuto rispondere.

"Who's there?"

Il mio tono di voce era più che scocciato, ed il mio passo era diventato più pigro.
Meno male che la macchina era abbastanza vicina, sperando che una volta dentro a essa tutto ciò finisca.

" Hoo"

Ecco che arriva la mega battuta...

" Hoo Who? "

Before and after. The change of love  - Larry Stylinson -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora