21. Delusioni

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Louis.

Le mie mani toccavano e accarezzavano la sue pelle e nella mia mente tutti i pensieri che riguardavano Harry erano svaniti.
O forse aumentati, ma non lo volevo ammettere.

Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta o quella sbagliata, sapevo solo che dovevo capire cosa volevo veramente, quello che ero o quello che stavo diventando.
La mia mente era confusa, scommetto come quella di Harry, e volevo solo fare chiarezza.
Forse lo stavo facendo nel modo sbagliato, ma stava succedendo e non avevo tutte le intenzioni di fermare quello che stava accadendo.

Stavo per tradire Harry, ecco cosa stavo per fare.
Tradire l'amico con cui ho passato gli ultimi momenti con le mie labbra sulle sue, mentre ci stringevamo.

Amico. Dopo quello che era successo tra di noi potremmo essere ancora amici? Dopo quello che sto per fare, mi rivolgerà ancora la parola?
Stavo per tradire lui, la sua fiducia in me e le sue aspettative.

E non ero l'unico a farlo, l'avrebbe tradito anche Emily, soprattutto Emily, e lui si sarebbe dovuto subire due grosse delusioni, verrà accecato dalla rabbia, dal dolore e dalla confusione, ne sono sicuro.
Vedo già il suo corpo buttarsi su di me, non per baciarmi come l'ultima volta, ma per picchiarmi e scaricare tutto il suo dolore e la sua rabbia sulla mia carne. Riesco già a sentire i suoi singhiozzi, e le sue lacrime che mi scivolano sulla pelle mentre i suoi pugni ricadono sul mio petto.

Ormai era troppo tardi, non potevo tornare più indietro.
Le mie mani l'avevano toccata, la mie labbra avevano assaggiato le sue e i nostri corpi nudi si erano uniti.
Avevo appena fatto sesso con Emily.
Con la ragazza per cui ho una cotta, o forse avevo, la ragazza che rincorrevo da anni e che finalmente ero riuscito ad avere.
Avendo fatto sesso con lei, avevo anche la vendetta che tanto volevo, la vendetta che tanto attentamente mi ero studiato per ferire Harry.
E allora perché non mi sentivo soddisfatto? Perché mi sentivo un lurido traditore, uno stronzo ? Il me di qualche mese fa la desiderava così tanto questa vendetta. Allora perché ora che è arrivata, tutto quello che provo è esattamente il contrario di quello che mi aspettavo di provare?

Ma soprattutto, perché mentre facevo sesso con Emily e il mio corpo toccava e assaggiava il suo, la mia mente era concentrata su Harry? Lei era lì davanti a me, nuda, pronta a donarsi a me, e io ero distratto; il mio corpo agiva e la mia mente si fermava a pensare, a farsi domande.

Ora cosa avrei dovuto fare?
Fare finta di nulla e continuare la mia vita come niente fosse, reprimendo tutti i sentimenti contrastanti e la voglia di prendermi a pugni da solo.
Questo dovrei fare, essere un codardo, nascondere quello che era successo e continuare le mie giornate senza sensi di colpa, sperando che la verità non venga mai a galla, che questo Harry non lo venga mai a sapere.

Ma i sensi di colpa esistono, e mi torturano, la speranza ti fotte e la verità viene sempre a galla.

Non c'è soluzione, non posso scappare da tutto ciò.

Lei sorride dopo quello che abbiamo fatto, lei non si sente in colpa, non si sente una traditrice.
Mi dice che gli è piaciuto, che ha passato una magnifica serata, e mi bacia prima di chiudere la porta di casa, lasciandomi sul vialetto, sporco e deluso da me stesso.

L'unica cosa che riesco a fare è prendere il telefono, e fare il numero dell'unica persona con cui voglio sfogarmi in questo momento.

"Zayn, ho fatto una cazzata."

Harry.

Ero tornato a scuola, dopo qualche giorno dalla chiacchierata notturna con Louis, avevo deciso di tornare.
Ero sempre confuso su di "noi", ma sapevo che la cosa non andava affrontata così, dovevo farmi coraggio.
Non capivo come mai, dopo il nostro primo bacio, ogni volta che lo vedevo, tutti i dubbi e le domande che mi tormentavano la mente sparivano e il mio corpo dimenticava tutto, tutti i dubbi e tutte le decisioni che mi ero imposto: di non baciarlo più, di mettere in chiaro con lui e con me stesso che io non ero gay e di stargli più lontano, sparivano e il mio corpo veniva colmato solo dalla voglia di baciarlo, toccarlo e sentirlo ancora e ancora.

Per questo avevo paura di tornare a scuola.
Se vedendolo non avessi resistito?
Avevo paura di fare il passo sbagliato, di commettere uno stupido errore che avrebbe rovinato tutto.
Ma alla fine mi ero fatto forza, sapendo che non potevo stare rinchiuso in casa senza andare a scuola per sempre, e per questo ora mi trovavo per strada, con le cuffie nelle orecchie, mentre guardavo i miei piedi e mi avvicinavo alla scuola.

Ero leggermente in anticipo, e l'unico che trovai davanti al cancello era Niall; era con il telefono in mano, mentre messaggiava con qualcuno, con un'espressione turbata sul volto.

"Ehi Niall."
Lo salutai, spaventandolo.

"Cosa ci fai qui?"
La sua voce tremava, e i suoi occhi cercavano di sfuggire ai miei, posandosi ovunque dietro di me.

"È bello anche per me rivederti."
Lo presi in giro, ma lui non rideva, continuava a battere un piede per terra, continuando ad evitare il mio sguardo mentre si mangiava le unghie.

"Niall, è tutto okay?"
Finalmente i suoi occhi si posano su di me, dandomi la possibilità di capire che no, non era tutto okay, era turbato e forse anche spaventato.

"C'è qualcosa che vuoi dirmi ?"
Cercavo di rassicurarlo, non mi piaceva vederlo in quello stato, faceva star male anche me.

Lui senza dire niente mi afferrò per un braccio, per portarmi all'interno della scuola, in un posto più appartato, visto che ora gli studenti stavano arrivando.
Cosa era successo per metterlo così tanto in soggezione?
Tutta questa situazione mi stava facendo venire così tanta ansia, che anche io avevo iniziato a battere un piede per terra.

Niall si guardò intorno, assicurandosi che non c'era nessuno che potesse origliare la nostra conversazione.

"Ho una cosa importante da dirti." Mi dice poggiandomi una mano sulla spalla.
"Mi dispiace Harry." Sussurra per poi posare il suo sguardo a terra. È triste, dispiaciuto e io sto iniziando a sentirmi male, questa situazione mi turba.

"Anche io ho tante cose da raccontarti, ma deduco che sia più importante la tua. Niall, dimmi immediatamente di che si tratta, sto per scoppiare dall'ansia."

Lui mi guardò, e la sua espressione era come se mi stesse urlando " mi dispiace ".
Mi strinse più forte la spalla con la sua mano, come se volesse darmi sostegno.

Poi aprì le labbra...

"Louis e Emily hanno fatto sesso."

... e il mio corpo si bloccò, mentre le delusioni mi si scagliavano contro.

~¤¤¤~

Ehii
So che sono in ritardo, ma ho avuto parecchi problemi con questo capitolo.
Mi dispiace se è venuto una merda, ma spero che almeno un pò vi piaccia.

Ho cercato di evitare di entrare nei dettagli nel rapporto tra Louis e Emily, spero non vi dispiaccia.

Ho riletto il capitolo velocemente, quindi mi scuso se ci sono errori, li correggerò il prima possibile.

Non ho molto da dirvi, oltre alle scuse per questo capitolo che è abbastanza penoso.

Quindi, se vi è piaciuto, almeno un minimo, lasciate una stellina e qualche commento.

Per il prossimo capitolo cercherò di essere più veloce nell'aggiornamento.

Ci vediamo al prossimo capitolo bimbe.

~io~

Ps.Voglio sapere cosa ne pensate di questo capitolo, anche le critiche, quindi mi piacerebbe se laciaste dei commenti al riguardo.

Twitter: hilovebylouis

Before and after. The change of love  - Larry Stylinson -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora