|Cap.19|

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Melody Pov's

*Din don*
La porta si aprì e rivelò la figura di Niall sorridente.

《Vieni, entra》Disse chiudendo poi la porta dietro di me.

《Allora...ma Theo?》Chiesi confusa.

《È di là a riposare, finalmente si è addormentato》Disse ridendo.

《Capisco...》Dissi. Restammo in silenzio per diverso tempo.

《Niall, io ti vorrei parlare》Dico.

《Vieni》Dice indicando di sedermi sul divano accanto a lui.

《Dimmi tutto》Disse.

《Io non riesco a fare finta che vada tutto bene perchè non è così》Dissi.

《Che vuoi dire?》Chiese confuso.

《Io sto dicendo che si...insomma dio sono successe tante cose e io non riesco ad andare avanti Niall, dio lo vorrei ma c'è qualcosa che mi blocca》Dissi.

《Mel continuo a non capire》Disse.

《 Voglio essere certa che anche tu vuoi quello che voglio io, non voglio illudermi di nuovo》Dissi. Dopo una serie di secondi nessuno dei due diceva ancora nulla.

《Perchè mi guardi così?》Chiesi.

《Sto pensando al fatto che sembri ancora una bambina》Disse sorridendo.

《Hey, ti avviso che non migliori la tua situazione》Dissi sarcastica. Lui si avvicinò a me. Mi scostò i capello dietro l'orecchio e mi lasciò un bacio all'angolo della bocca che mi mandò in estasi.

《Mel, tu sei tutto quello che voglio, e da oggi in poi, niente ci potrà separare》Sussurrò al mio orecchio prima di mordicchiare il lobo. Spostò le sue labbra dalla guancia alla mia bocca rendendo il tutto lento, come sotto un'incantesimo. Continuavamo a baciarci incessatamente mentre mi portava al piano di sopra. Mi lasciò scendere dalle sue braccia. Gli sbottonai la camicia bottone per bottone, gli calai i pantaloni. Mi sfilò la maglietta e mi slacciò gli skinny facendomeli calare a terra. Si staccò dalla mia bocca per prendere dal cassetto un quadrato di carta plastificata e poi mi guardò. Si riavvicinò a me.

《Sei sicura? Una volta fatto non si potrà cancellare》Disse serio.

《Cazzo se lo voglio》Dissi prendendo dalle sue mani la plastica aprendola con i denti. Poi lo buttai sul letto mentre finiva di togliersi gli ultimi indumenti. Mi misi sulle ginocchia sul letto e mi fermai all'altezza della bocca guardandolo con fare malizioso.

Il mattino seguente. . .

Mi svegliai alle prime luci dell'alba dato che avevamo scordato di abbassare le tapparelle, ma poco importava. Il ricordo della sera prima mi faceva sorridere. È vero, probabilmente eravamo stati impulsivi, stupidi, incoscienti, ma in quel momento era quello che volevano, o almeno volevo io. Non credo me ne pentirò perchè dio, non vorrei essere volgare, ma cazzo se ci sa fare a letto.  Con il sorriso sulle labbra girai il viso per guardare Niall ma nulla, l'altra parte del letto era vuota e sfatta. Mi guardai un po' attorno e notai sulle ante dell'armadio delle frecce che indicavano la porta. Ma che si è inventato? Troppo curiosa per sprecare altro tempo avvolsi le lenzuola attorno al mio corpo e  uscì dal posto indicato. Nel corridoio trovai altre frecce che indicavano una busta. La presi e cominciai a leggerla.

Ecco, probabilmente ti starai chiedendo che significa questa lettera e perchè io la stia scrivendo. Consideralo come un piccolo viaggionche tu devi affrontare, una sorta di caccia al tesoro in cui devi seguire gli indizi che ti vengono dati. Fidati di me.
           
Continuai a seguire le frecce che mi portarono fino al piano di sotto, appena fuori della veranda. Trovai un'altra lettera.

Qualche mese fa ho conosciuto una ragazza, una ragazza ribelle che non guardava in faccia nessuno. In realtà quella guerriera era solo una piccola principessa indifesa che indossava una corazza per proteggersi dal mondo. Questa ragazza ha piano piano acquistato sempre più importanza per me. C'era sempre, non mi ha mai lasciato solo. Questa ragazza si chiama Melody, un nome bello quanto chi lo possiede. Quello che è successo tra me e lei è complicato, è stato un continuo tira e molla. Ieri io e quesya ragazza abbiamo combinato un guaio, anzi, io ho combinato un guaio. Sono andato si insomma a letto con lei, ma non le ho detto una cosa che lei si merita di sentirsi dire. Io sono innamorato di quella ragazza.

Le frecce indicavano la porta a vetri della veranda e l'aprì uscendo fuori. Lo vidi. Era di spalle. Conitinuava a camminare avanti e indietro. Diedi un colpo di tosse e lui si girò.

《Mel》Disse teso. Intando delle lacrime rigavano il mio volto. Corsi verso di lui tentando di non inciampare e gli stampai un lungo bacio sulle labbra.

《Dio se ti amo Mel》Disse a fior di labbra.

《Non immagini quanto》Dissi riattaccando la sua bocca alla mia. Si staccò e mi sorrise osservandomi.

《Piccola certo che se ogni mattina ricevo una vista simile ti inviti più spesso qui》Disse riferendo al fatto che le lenzuola avvolte attorno al mio corpo si tenevano ormai per miracolo.
Gli lasciai un colpetto sul petto che lo fece sorridere. Un brivido di freddo mi fece tremare.

《Freddo?》Chiese malizioso. Annuì fulminandolo con lo sguardo. Di getto mi prese a stile principessa e mi portò al piano di sopra.

*Fine capitolo*

Zauuu! Alloraaa. Spero che vi piaccia. Tanti baciniiiiiii

KisskissXx

HopeDestiny28


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