Capitolo 26°

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"Megan!"urló qualcuno.
Mi alzai di soprasalto.
"Chi?Cosa?Come?"farfugliai con voce impastata dal sonno.
"Megan svegliati,arriverai in ritardo!"disse mia madre entrando in camera spalancando le tende.
"Si mà!"dissi alzandomi e dirigendomi in bagno.
Mi lavai la faccia e misi un pó di elayner e matita verde.Andai in camera,aprii la cabina armadio e scelsi un jeans scuro e maglietta verde bottiglia.
"Io vado sono in ritardo!"dissi prendendo un croissant.
"A dopo cara!"disse mio padre.
Uscii di casa e andai verso scuola.
"Ehi!"mi disse Ally affiancandomi.
''Buongiorno!"dissi.
''Ti aspettavo qui 10 minuti fa dov'eri finita?!"chiese entrando in classe.
"La sveglia non ha suonato!"dissi appoggiando lo zaino sul banco.
"Bene ragazzi prendete il libro di geografia!"disse il prof entrando in classe.
"Ok!"disse Ally sedendosi affianco a me.
L'ora di geografia passó tranquillamente e arrivó l'ora di matematica stressante come sempre.
"Che pizza!"disse Ally sbuffando mentre la prof entrava.
Le altre 2 ore furono più leggere.
"Lo sai che ho in mente di organizzare un viaggio in America per la prossima estate!"disse Ally estasiata.
"Wow davvero!"dissi.
"Si e tu vieni con me e non si discute più!"disse abbracciandomi.
''Certo!"dissi entusiasta.
Attraversammo il cancello della scuola e ci dirigemmo verso casa.
"Ally ci vediamo domani!"dissi dandole un bacio sulla guancia prendendo dallo zaino le chiavi di casa.
"A domani tesoro ci sentiamo poi su internet!"disse dirigendosi verso casa sua.
Aprii la porta ed entrai in casa.Non c'era nessuno perché i miei era a lavoro e Kelly restava a mangiare da una sua amica.
Buttai lo zaino sul divano e andai in cucina a mangiare qualcosa.
Partì dal mio telefono Lithium la canzone dei Nirvana che avevo messo come suoneria.
"Pronto?".
"Ciao piccola!".
"Ehi Ricky,dove eri finito?"chiesi.
"Non avevo sentito la sveglia e mi scocciavo ad alzarmi cosi sono rimasto a letto tutto il giorno!"disse ridendo.
"Beato te!"dissi.
"Senti ti va di andare un pó al parco,ti passo a prendere ora!"disse.
"Certo ci vediamo tra poco!"dissi e chiuse la chiamata.
Andai di sopra e decisi di cambiarmi,indossai un leggins nero e una maglia grigia corta.
Dopo 10 minuti come promesso arrivó Ricky.
"Piccola!"disse abbracciandomi.
"Salve cavaliere!"dissi ridendo dandogli un bacio sulle labbra.
"Andiamo ora!"disse lui.
Arrivammo al parco e ci sedemmo su una panchina;il parco oggi era deserto,meglio cosi non amavo i posti molto affollati.Tirava un venticello freddo che mi scompigliava i capelli facendomeli finire sugli occhi.
"Vado a prendere dei panini al chiosco qui difronte tu aspettami qui!"disse lui alzandosi.
Lo vidi fermarsi davanti al chioschetto dietro un paio di ragazzi che facevo la fila.
Ad un certo punto sentii una presenza accanto a me,mi girai e vidi lui...William.
"Ehi bocconcino!"disse avvicinandosi a me.
"Santa donna,te ne vuoi andare e comunque sono con Ricky quindi se non te ne vai entro 2 secondi il mio ragazzo ti gonfierà di botte!"dissi alzandomi e incrociando le braccia.
"Non ho paura di lui!"disse lui spavaldo.
Vi prego levatemelo davanti prima che lo rendo a calci nel sedere.
"Vattene!"dissi minacciosa.
"Prima che me ne vado ricordati che un giorno sarai mia!"disse lui alzandosi dalla panchina.
"Si ne tuoi sogni,e poi io sono gia fidanzata quindi sgomma e non farti più vedere!"dissi io.
Lui mi fece un sorriso sghembo e poi se ne andó.
Pochi secondi dopo venne Ricky con due panini.
"Grazie!"gli dissi dandogli un bacio sulle labbra.
Finito di mangiare,ci alzammo e andammo a fare una passeggiata nel parco.

"Grazie per il pomeriggio ci vediamo domani!"dissi dandogli un bacio sulle labbra,mi staccai ma lui mi riprese e approfondi il bacio.Dopo alcuni minuti ci staccammo con le labbra gonfie.
"A domani!"disse e se ne andó.
Entrai in casa e andai in cucina.Trovai mia madre che preparava la cena.
"Dove sei stata cara?"mi domandó.
"Sono uscita a fare una passeggiata!"risposi vaga uscendo dalla cucina.
Salii in camera e mi misi il pigiama.
Presi un libro dalla mia libreria e iniziai a leggerlo.
"Tesoro la cena é pronta!"disse mia madre dalla cucina.
"Non ho fame!"risposi.
Ed era vero,stavo pensando a quel depravato di William che mi avevo detto quella parole.In quel momento volevo picchiarlo a sangue o dargli un pugno in pieno stomaco,ma decisi di non farlo per s a grazia.Non riuscivo a capire cosa volesse da me"Sarai mia",ma non ha senso;secondo me ha qualche rotella fuori posto ma tutto sommato e un bel ragazzo.

Cosa dici stupida,mi rimproveró la mia coscienza.

Misi il libro a posto e presi il telefono.Navigai un pó su instagram e poi aacoltai un pó si musica...

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