Capitolo 13 Riscatto

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Marco:
È martedì e sono le 8:00 di mattina, sono riuscito a dormire poco e niente stanotte.
Mi giravo e rigiravo nel letto nel quale mi trovo ora .
Fisso il soffitto e penso a come ho trattato ieri notte Ilenia, beh non che sia meglio il modo in cui si rivolge lei ultimamente.
La porta si apre "ei vuaiò ascitateve" .
Era Nicola alzo la gamba tirando qualche calcio al materasso sopra me per svegliare Salvatore .
Mi vesto ed esco " Marco va a svegliare Ilenia per favore".
"Si don Michele".
Apro la porta e vedo un letto vuoto a destra, alla mia sinistra invece c'è un altro letto in cui dorme Luigi ben stretto dalle braccia di Ilenia.
Sono quasi commosso ahha .
Li osservo un attimo poi inizio a squoterla delicatamente, lei però dormire in un sono ben profondo, la accarezzo mi siedo sul suo letto e inizio a squoterla con più forza e determinatezza chiamandola,.
A un certo punto si sveglia reagendo in mano modo credo si sia spaventata.
Si lascia Luigi e si passa una mano sulla testa "che ora è? "
"Sono già le otto ilenia Don michele vuole che ti vada a preparare la colazione".
"Sisi adesso vado".
"Marco vieni "
"Si Nicola "
"Dove devi andare ?"
"E a te cosa importa?"
Ilenia mi guarda con aria stupita e curiosa.
Vado in cucina "che cosa c'è Nicola?"
"Ovviamente sai che guiderai tu oggi vero?"
"Si certo lo so benissimo".
"Se dovesse accadere qualche imprevisto tu accelera e vai fregatene non aspettare nessuno hai capito?"
"Si".
Siamo seduti a tavola tranne Piera e le altre due ragazze che dormono ancora.
Ilenia e Luigi escono dalla loro stanza e si recano da noi.
Ilenia indossa ancora il baby-doll, e sguardi induscreti cominciano ad assalirla da parte di Salvatore e Alex, ma che dico da tutti ma soprattutto da loro due, Abbasso lo sguardo e noto le loro erezioni.
Nessumo obbietta niente Don Michele la osserva un attimo dopo di si distrae da Luigi che si siede accanto a lui.
A don Michele piacciono i bambini ma quelli piccoli come lui più che altro.
Siamo in macchina e sono le 17:48 quindi direi che siamo un po in anticipo .
In macchina per questa delicata missione Don Michele ha voluto che partecipassero solo io lui Alex, Nino e Vincenzo.
Il bambino muto "Olivio" è seduto sulle ginocchia di Vincenzo.
"Don Michele"
"Che c'è Marco?"
"Perche avete voluto far venire Nino?, non mi sembra nelle condizioni con la gamba che ha..."
Nino mi guarda con aria di sfida lo so che sono stato io a procurargliela ma deve sapere che ad ogni azione corrisponde una reazione.
"Marco Nino è qui con noi per lo stessk motivo che ho deciso di portare Alex. Sono loro due i responsabili della morte di Olivia e adesso che lo vogliano o no sono loro che devono liberarci da questa situazione qualsiasi siano le loro condizioni, non mi interessa."
"D'accordo, che facciamo allora ci dirigiamo ai giardini? "
"Aspetta Marco è ancora troppo presto non possiamo farci trovare già li segui il piano."
"Ok scusa sono un po nervoso".
"Non esserlo, non mi deludere anche tu".
Attese le diciotto in punto ci dirigiamo ai giardini ma parcheggio un po distante in modo da far tener d'occhio la situazione a don Michele .
Faccio saltellare le dita sul volante "Marco non c'è motivo di essere nervoso .
Qui gli unici ad essere nervosi devono essere sti due coglioni."
Alex e Nino si guardano.
"Sono loro due che dovranno uscire dalla macchina con il rischio che ci intervenga la polizia , noi siamo al sicuro in macchina".
Dopo avermi rassicurato Michele intravede un signore che poggia un borsone nero su una panchina si da un occhiata intorno poi sparisce nei guardini.
"8:03" sussurra Don Michele.
"Tre minuti di ritardo...Chissà perché"
Bisbiglia divertito rivolgendosi ad Alex.
Alex per la prima volta lo vedo teso sta iniziando lievemente a sudare.
"Forza muoviti scendi dalla macchina, a tuo discapito biondo fa presto."
Alex si mette un paio di occhiali e si alza il cappuccio, poi esce dalla macchina e con passi discreti attraversa la strada per recuperare il borsone, Michele guarda con attenzione le sue azioni e quelle che lo ci circondano poi mi dice di tenermi pronto.
Alex torna lentamente in macchina, tutto liscio come l'olio.
"Niente polizia Alex hai avuto molto culo.
Alex si toglie gli occhiali e mi fa l'occhiolino tutto soddisfatto e si riabbassa il cappuccio.
Io rimango in silenzio ci spostiamo un po dobbiamo aspettare le 18:15 per lo scambio del bambino, come si era stabilito per telefonata.
Ora ci posizioniamo davanti alla fontana.
"Forza mo tocca a te Nino..."
Vediamo spuntare due sagome lontane, i genitori di Olivia che si abbracciano.
Nino apre lo sportello, Vincenzo incapuccia il bambino.
"Vincenzo"
"Si don Michele?"
"Voglio che tu... che tu accompagnassi Nino non ce la fa a camminare da solo".
"Don Michele ma cosa centro io che palle".
Sapendo di non poter contraddire la volontà di Don Michele Vincenso si arrende ed esce fuori con il bambino e Nino .
Stanno attraversando la strada sono ancora lontani dai genitori che guardano ansiosamente il bambino, tanto iniziano ad avvicinarsi a loro ma Vincenzo fa cenno di stare fermi.
Lasciano da solo il bambino e gli danno le spalle per tornare in macchina quando al momento di attraversare la strada sia Nino che Vincenzo notano qualcosa di strano sono la facce di Alex e Michele che li mettono in allerta facendoli voltare, ora noto anch'io che il bambino si è tolto il cappuccio nero. ..
Vincenzo inizia a scappare lasciando indietro Nino ma una macchina della polizia li taglia la strada davanti, a quella visione Michele mi inizia urlare "cazzoo Marco parti parti!!!".
Accendo il motore ma dei poliziotti davanti ci puntano la pistola .
"Vai Marco vai scappaa "
"Così li investo! "
"Fottitenne vaii"
Ci sparano dietro, Nino zoppicando cerca di fuggire ma la polizia lo chiama.
" Marco! Muoviti non voltarti abbiamo la macchina dietro che ci segue!".
Sento Alex farfugliare qualcosa"Cazzo.." .
Mi volto per vedere che succede e vedo Nino che corre zoppicando sparando contro la polizia che gli risponde dei colpi spietati che lo fanno cadere.
"Forza Marco accellera "
Faccio come mi dicono una macchina della polizia ci è alle calcagne come faccio a sbarazzarmene.
Cerco di seminarli in un interno e girando sento i ronfi della macchina.
La polizia invece va dritto.
"Dove devo andare don michele vai al municipio corri".
Mi dirigo dove ha detto don Michele vorrà andare da suo fratello.
"Dici che ci hanno persi ? "
"Non lo so Alex per sicurezza non calo la velocità. "
"Basta frena vai in quel cortile"
Siamo di fronte casa di Rocco e nel cortile ci sono un centinaio di macchine abbandonate...
"cos'è questo posto?."
"Dobbiamo cambiare macchina. "
Scendiamo dall'auto,Alex prende il borsone "woww che figata Marco sei stato un fenomeno davvero!" ."Rimanete qui voi due io torno subito".
Alex apre il borsone e inizia ad annusare le bancote da 100 "mmm Marco senti che odore fragrante" gli mostro un'espressione di compassione "cos'è quella faccia ? Sai quante puttane ci portremmo fare con questi?" "Sei sempre il solito ahha" .
"Eccomi ragazzi" don Michele ci sta raggiundendo con delle chiavi in mano insieme a suo fratello.
"Venite" Rocco ci invita a seguirli .
Alex si gira e fa un sorrisetto "che c'è? "Vuoi dire chi c'è".
È Tania ci sta raggiundendo anche lei "finiscila avrà il doppio dei tuoi anni "
"Dici?" .
Ci fermiamo davanti a una bellissima Audi "cos'è questo splendore?" "Il tuo regalo di compleanno fratello!... un po in anticipo diciamo ma ho preferito cogliere la palla al balzo, ti piace Michele?" "Se mi piace? Ovvio ! " ehi come va qui?"
"Tania ho appena mostrato al mio fratellino il mio regalo" .
"Grazie di cuore Rocco davvero di tutto! ."
"Fugurati Michele tra fratelli ci si aiuta no?"
"Già "risponde Tania
"Ah dimenticavo ho una cosa da annunciarti"
"Cosa?"
"Io e Tania venerdi ci sposiamo in Comune, ti va di farci da testimone?"
"Sul serio? Vi sposate? Non ci credo, ma certo che vi farò da testimone!"
"Fantastico allora alle tre ti voglio qui da me".
"D'accordo fratello, Alex carica il borsone sulla nostra nuova auto"
Io e Alex saliamo, Rocco mette una mano sulla spalla di Michele per fermarlo un attimo" Michele... come, come sta Piera?".
"Piera?"
"Si mia figlia"
"È la prima volta da undici anni che mi chiedi di lei... comunque sta bene, perché? ".
"Così solo per. . Sapere tutto qua."
"D'accordo noi allora andiamo "
"Si e fate attenzione".

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora