Capitolo 8 Bugie

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Ilenia :
Mancava un soffio é ce l'avrei fatta... Sarei riuscita a fuggire, ma forse Marco ha ragione dopotutto dove sarei andata? Non conosco il posto non conosco niente sarei morta.. mi avrebbero cercata in ogni angolo. Mi ha tirato un colpo bassissimo, non so come ma abbia capito che io tengo a Luigi, quel bambino mi ricorda il mio fratellino che si trova in Cina, hanno davvero molto che li accomuna. Comunque adesso io e Marco siamo nella via di ritorno e dopo tutta questa mia riflessione, non sono ancora del tutto convinta del fatto che sia stato meglio ritornare... Sé dice a Michele o Nicola del mio tentativo di fuga non credo siano in grado di risparmiarmi un'altra volta, Michele é stato già troppo clemente con me, non me la farà passare liscia, se non altro io ci ho provato.

Entriamo,  Salvatore ci guarda confuso "mi avete fatto preocupà! Marco ma che è successo!? " Marco lo guarda stupito come se non credesse al fatto che ancora non abbia capito che sono fuggita, poi lo guarda serio" niente., ho solo fatto fare un giro del quartiere alla nuova arrivata..." "Certo e tu pensi che io me la bevi? Perché non lo dici che è scappata!? " "Beh ma allora se già lo hai capito che cazzo me lo chiedi a fare?" . Marco sembra molto stanco e io sto facendo fatica a rimanere in piedi mi sento molto debole.

Sento il portone aprirsi, è Piera con se porta le due ragazze Giada e Silvana, seguite da Alex, Bruno,  Giuliano e Luigi. "Piera! Voi siete già tornati? E Don Michele e gli altri? "Loro sono ancora fuori a lavorare sul sequestro di Oliva". Luigi corre verso di me e mi abbraccia, " Come mai l'hai slegata? " Aggiunge Piera " perché... " Marco sta troppo rimuginando su cosa rispondere, io con un riflesso involontario mi porto una mano dietro la testa proprio sul punto in cui stamattina mi ha colpito lui, così facendo Piera si distrae e si avvicina a me lentamente, "ti fa male?" "no, no sto bene" poi si volta verso il biondo che è da un po che brontola "Alex che c'è??! " "Tengo fama, e pure gli altri penso" "Non tengo voglia" "Risponni sempe accussì tu non teni mai voglia malafemmena! ""ma si po' sapé chevvó non eri tu che diceva che cucino di merda? Che cucinasse essa che rice che è capace! " Piera mi indica e tutti mi guardano mi sento troppo al centro dell'attenzione,"ok" rispondo "ok? Cosa? " mi chiede Alex "per me va bene," "cucinerai tu? " "si"rispondo secca,"però ho bisogno di un po' di tempo" il biondo annuisce e insieme agli altri si chiudono in qualche stanza.

Rimango sola con Luigi che mi guarda dritto negli occhi "forza Ilenia ho fame cuciniamo qualcosa" "certo piccolo" entriamo in cucina e apro il frigorifero "wow! Quanto cibo! " Il frigo é pieno. Mi metto a riflettere velocemente su cosa preparare, siamo tante persone, circa quindici.

La cucina é ben fornita, non manca praticamente niente... Anche se siamo in tanti conviene sfruttare il più possibile tutto quello che c'è prima che vada a male. Ok mi sono decisa, Luigi sta preparando la tavola, che dolce io mi metto a pelare le patate spero che piaccia a tutti il gattó . In frigo c'è anche della salsiccia la metto a bollire, sto preparando due teglie di gattó di patate per un motivo o l'altro sto abbondando sarà perché anch'io ho una fame tremenda.
È luna, la tavola ormai è pronta non manca niente.
Ecco sono arrivati i due capi con Nino e Toni.
"Buon appetito " il vecchio guarda incredulo la tavola

"Marco come si è comportata la ragazza? Ti ha dato problemi " Marco fa un sorrisetto un po amareggiato "...no Michele tutto liscio " Salvatore sembra stia per obbiettare ma Marco lo anticipa tirandogli un bel calcio da sotto al tavolo e poi gli lancia uno sguardo minaccioso   mettendelo a tacere. Nicola insieme a Vincenzo si siede a tavolae  si precipita sulla teglia "wow Piera brava quanta roba hai preparato oggi, pure il friarielli con salsiccia!" Piera si mette a ridere "ih n'agg fatt propri niente ha fatto tutto la vagliona". Il vecchio inizia a sorridere anche lui "beh c'era da aspettarselo Piera non ha mai preparato niente del genere" poi si rivolge a me con aria seria "hai davvero preparato tutto da sola? " "No, mi ha aiutato Luigi!" Michele non dice niente e continua a mangiare, Nicola pur sembrando mangiar con gusto mi guarda con un tale disprezzo...

Finito di mangiare Michele ordina a tutti di andarsene, rimaniamo solo io lui Nicola Marco e Luigi. "Sei stata brava stasera, se continui così potresti guadagnarti un bel posto in questa casa" "che cosa intendi dire Michele? " chiedo un po' sorpresa, Nicola mi rimprovera "Lui per te è Don Michele porta rispetto! " "No, Ilenia puoi tranquillamente chiamare Michele, basta che accetti di lavorare come cuoca per noi senza tentare ancora di farti uccidere" lo guardo imbambolata "Cuoca? Stai scherzando Michele? Noi ce l'abbiamo già una cuoca!" "Ah si e chi sarebbe Nicola? Quella poco di buono di Piera? Quella è brava a fare solo una cosa!" gli risponde Michele irritato poi si rivolge a me in modo più calmo"allora accetti ?" Marco sembra essere sulle spine " certo" Michele fa un sorriso compiaciuto "Congratulazioni allora, Marco porta la ragazza e il bambino nella stanza numero 13 sembrano sfiniti" "si Michele". Marco mi prende per il braccio Luigi ci segue, "piano non tirare " gli dico scocciata entro nella stanza ci sono due lettini singoli per me e luigi e due armadi, niente finestra, ci fermiamo in attimo a guardarci in torno "qui é dove dormirete " apro l'armadio é vuoto .
Marco se ne esce chiudendo la porta, sono le due e mezza del pomeriggio ci concedono una pennichella... Finalmente un letto, mi infilo sotto le coperte Luigi viene con me ci addormentiamo.

Adesso sono le 17,00 del pomeriggio sento bussare Luigi ancora dorme.. "avanti" é Marco "ciao.. "mi alzo dal letto "che succede? Devo andare a fare razzie in qualche mercato? "No, ormai tu sei la nostra cuoca ti occupi esclusivamente della cucina, perciò Don Michele mi ha mandato a portarti questo foglio dove tu deciderai che ingredienti far andare a comprare per la cena " prendo il foglio in mano "ma in realtà la cucina é ben fornita non manca quasi nulla, " "se dovesse mancare qualcosa scrivila e lascia il foglio sul tavolino del salotto". "ok" poi si siede sul letto "dove hai imparato il kung fu? " "mh da nessuna parte" mento... " stai scherzando lo conosco bene so che quello che hai fatto stamattina é kung fu" non gli rispondo in realtà il kung fu l'ho imparato in Cina grazie alla mia seconda famiglia che mi ha viziato dandomi lezioni di questo e anche di massaggi tipici del posto. "Non ho voglia di parlarti di me! Non mi fido di nessuno in questa casa hai capito? " "Certo, non ti fidi eh? Beh anche se il tuo desiderio è quello di morire ti ricordo però che io ti ho salvato tre volte da quando sei qui! " "tre volte e quali sarebbero?!" si alza in piedi"già ti sei scordata ?ieri sera Nicola ti stava sparando a sangue freddo in testa di fronte a Luigi!, stamattina nonostante io soffrissi di vertigini o evitato che tu cadessi dal muretto e a pranzo quando mi hanno chiesto se mi hai dato problemi ho evitato che Salvatore accennasse del tuo tentativo di fuga! "

Abbasso lo sguardo ero così intenta a farmi uccidere che ogni suo tentativo di salvarmi mi sembrava un fastidioso ostacolo contro il mio obbiettivo ma resta comunque il fatto che non mi fido di nessuno qua sono tutti dei camorristi...Marco vedendo che non gli rispondo se ne esce stavolta senza chiudere la porta.

Marco:

Esco dalla stanza un po amareggiato ancora non sono riuscito a guadagnarmi la sua fiducia nonostante tutto é molto tosta deve aver subito qualche delusione che non si aspettava, per questo fa fatica a fidarsi, qualsiasi cosa sia successa deve averci tenuto molto, questo spiegherebbe il suo continuo istinto di farsi ammazzare.

Luigi si è svegliato l'ho sentito mi metto davanti la loro porta che ho lasciato appositamente aperta per poter origliare. "Ilenia che cos'è quel foglio " "É un foglio con la lista della spesa" "a perché oggi a pranzo hai mentito, hai detto che io ti ho aiutato!" "Si infatti mi hai aiutato a preparare la tavola ricordi? " non te ne sei lavato le mani come gli altri pur essendo stanco "Comunque hai fatto bene ad accettare l'incarico come cuoca, avevi detto al vecchio che non eri brava a rubare, ma non è vero hai fallito solo perché hai aiutato me" "ma certo " "il vecchio voleva ucciderti perché i tuoi genitori sono poveri e non avrebbero potuto pagargli i soldi che avrebbe chiesto " " si Luigi, ma la verità é che i miei genitori non sono nemmeno così poveri é, che non volevo mettere nei guai i miei e poi... "

"Volevi farti ammazzare " "si " "perché? " "non lo so molto tempo fa ho subito una grave delusione ma non voglio annoiarti con la mia storia" "va bene, però mi prometti che non proverai più a farti ammazzare? " "ci proveròLuigi, qualcuno é già quasi riuscito a farmi cambiare idea, puoi state tranquillo"

Mi allontano dalla porta... Che piccola bugiarda, aveva detto che i suoi genitori erano poveri, ha preso in giro tutti, non so se questa mensogna le sia stata di aiuto, beh almeno di Luigi si fida...

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora