Capitolo 3 Grazie

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Il vecchio se ne va a dormire in una delle numerose stanze che affacciano sul corridoio della cucina.
Ora rimaniamo solo io e il bambino, Nicola è uscito un attimo con il guappo "Vincenzo" a portare le due ragazze in qualche bordello.
Nino, Toni e gli altri quattro ragazzi seduti al tavolo ci controllano da una mezz'oretta, ora però decidono di mettersi a giocare a carte.
Ho una fame tremenda chissà che ora è...

C'è un orologio in cucina ma è troppo lontano, mi volto per vedere il bambino cosa fa, poverino si sta tenendo stretta la pancia e ha ancora le lacrime in volto, ha fame anche lui.

Ho sia le gambe che le mani legate da una robusta corda, ma tento comunque strisciando di avvicinarmi a lui.
Mentre mi sposto, i ragazzi mi guardano un po' confusi ma non dicono niente, il ragazzo che non ride mai non si decide a distrarsi come gli altri e continua a seguire ogni mio "passo" ma cos'ha che non va?
Ora mi trovo vicino al piccolo, "ciao". Non mi guarda nemmeno ora inizia a dondolarsi sembra molto nervoso... "hai fame non è vero?" Niente, nessuna risposta, con le mani legate davanti a me provo ad accarezzargli dietro la schiena, è sudato poverino. "Io mi chiamo Ilenia... e tu?" Il bambino mi ignora del tutto, "d'accordo se ti do fastidio ritorno al mio posto".Il bambino si decide finalmente a rispondermi mi "Chiamo Luigi, non lasciarmi solo " ha una vocina così dolce, "No che non ti lascio solo vieni, qua" appoggia la testa sulle mie cosce, sono ancora fradica, Il ragazzo serio mi guarda ancora sempre più incuriosito, sembra come stesse cercando di capire cosa farfugliamo io e il bambino.

Vedo la porta aprirsi fuori c'è un baccano, percepisco delle risate, è Nicola che entra abbracciato a una signora bellissima... mi sembra di averla già vista! ma certo è la stessa donna dell'autogrill.
"smettela Necola, Lasciame a voi fenì? " La donna lo distacca divertita, e si dirige verso il tavolo dei ragazzi "Piera! finalmente sei tornata!" Dice uno di loro "Vi sono mancata scugnizzi?" Tenemmo famma" dice un altro "stasera non tengo voglia" e se ne va in una delle tante stanze sbattendo la porta.
"Troia" risponde uno di loro, e continuano a giocare .

Sento il portone sbattersi. E' Vincenzo... è tornato anche lui, "Nicola! vogliamo concludere qui?" ci indica.

Il ragazzo serio smette di giocare a carte, Nicola Si avvicina lentamente a me e al bambino, "finiamo sì stasera mi so già scassato le palle... bambino come ti chiami??" "Il bambino per quanto abbia sentito il suo tono insistente e minaccioso non risponde, lo guarda solo. "Sii sordo Ti ho chiesto come ti chiami!" Il Bambino sembra deciso a non voler parlare, è troppo spaventato.

"Me Vuoi fa fenì de incazzà stasera??" Lo prende per il colletto della maglietta e lo solleva per aria, poi prende una pistola dalla tasca e gliela punta sulla fronte: "Parla! o ti sparo!", "lascialo stare vigliacco!!" Gli urlo... forse ho esagerato ma non sapevo cosa fare non voglio che uccida anche lui...

I ragazzi al tavolo sono molto sorpresi, Nicola si gira verso di me ma non dice niente mi guarda solo con fare minaccioso e non sapendo cosa fare continuo "Si chiama Luigi! Contento!" Nicola lascia cadere Luigi per terra, Si abbassa alla mia altezza e punta la pistola su di me " E tu? Tu Puttana chi te criri ed essere ? ma come ti permitti!!"

Lo guardo sfidandolo a premere il grilletto senza rispondere "ora vi ammazzo a tutti e due " vedo il dito premere lentamente il grilletto , ma ad un tratto Vincenzo gli prende il braccio" non puoi ucciderli senza la super visione di don Michele" "don Michele adesso non c'è! e quando lui non c'è comando io qua!" vedo il fuoco nei suoi occhi ma a me non interessa mi uccidesse pure mi fa solo un favore. "oltretutto Don Michele mi ha detto di continuare senza di lui perciò" "va bene" ribadisce vincenzo "cazzi tua se poi si incazza, se la vedrà con te io non c'entro" Il ragazzo serio si alza dal tavolo "ha ragione Vincenzo"dice ... "o forse ti sei già dimenticato cosa ti ha fatto l'ultima volta che hai ucciso qualcuno che non dovevi in sua assenza?"

Nicola ora guarda da un altra parte come se stesse cercando di ricordare qualcosa, poi vedo allungarsi la mano in viso, si stava toccando la cicatrice, finalmente decide di abbassare la pistola, " non la passerai liscia te lo assicuro!, dovresti ringraziare Marco per stanotte." Marco... quello che non smetteva di osservarmi, forse crede di avermi fatto un favore, ma io non lo ringrazio affatto anzi, li guardo entrambi delusa...

Nicola si allontana poi si chiude in un altra camera. ... Marco si risiede al tavolo, guardandomi con una strana espressione, come se provasse pietà per me finalmente gli vedo un mezzo sorriso chissà a cosa starà pensando sembra molto compiaciuto ma non so per cosa... "Grazie Ilenia" é Luigi, "non ringraziarmi Luigi non è ancora finita... " "lo so però adesso sono più tranquillo " Cerca di dormire" Si appoggia di nuovo su di me e proviamo ad addormentarci... Non posso smettere di pensare ai miei genitori... Saranno preoccupati penseranno al peggio.. E fanno bene ...

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora