Capitolo 24 Fuga

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Le metto due dita sul collo: "È viva".
"Respira?".
"Non so dobbiamo chiamare il 118".
"Marco sei impazzito non possiamo!" Sono nel panico, inizio a rianimarla con un massaggio cardiaco alternato con la respirazione artificiale.
Mi scendono le lacrime a non vederla reagire.
Al ventottesimo colpo comincia ad espellere dell'acqua dalla bocca.
Inizia a tossire in modo stizzoso e ad emettere conati di vomito .
"Ilenia grazie!".
L'abbraccio istintivamente e sento il suo respiro rumoroso per la fatica.
La porto in braccio ancora nuda e la infilo sotto le coperte, gliene aggiungo una per tenerla meglio al caldo. "Come è successo Ilenia?
Volevi ucciderti ?".
Fa fatica a rispondere.
"Hno.." dice mugolando.
"Chi è stato allora?".
"Non lo so".
È ancora un po' sotto shock.
Alex e Luigi mi raggiungono "lasciamola riposare."
Usciamo dalla camera tutti e tre
"Ti ha detto chi è stato?". "No non ne ha idea".
Luigi risponde tempestivamente ora che è più tranquillo.
"È stata Tania!".
"Cosa? Ne sei sucuro?".
"Si, la stava tenendo la testa sotto l'acqua.
Poi però sono entrato io e si è fermata scappando via."
"Stai scherzando, perché lo avrebbe dovuto fare?".
"No, non scherzo.In realtà voleva uccidere anche me, quando mi avete lasciato quel giorno da solo con lei e Piera."
"Perché?"
"L'avevo vista..".
"Dai parla stai tranquillo, non ti succederà niente!"
"Stava litigando con Piera quando ad un tratto la colpisce dietra la testa con qualcosa e lei cade a terra."
"Quella bastarda, e che cosa ne ha fatto di lei?".
"Non mi ha visto all'inizio che la seguivo. La stava trascinando in quella stanza grande dove c'è un muro che si sposta."
"Quale muro?"
"Se volete vi ci porto, quando è uscita però mi ha visto e mi ha picchiato dicendomi che se avessi raccontato qualcosa ad Ilenia avrebbe ucciso entrambi."
"Forza Luigi, allora portaci da Piera "
Ci fa strada dentro lo studio di don Michele e si avvicina proprio nello stesso punto in cui avevo trovato Ilenia quella sera.
Ora iniziano a tornarmi i conti.
"Questo è il muro che vi dicevo".
Alex trova il modo di aprirlo e una rampa di scale si presenta davanti a noi e cominciamo a scenderle con molta fatica poiché è buio e umido.
Ci sono delle cianfrusaglie ovunque e molta polvere .
"Cos'è questo posto?".
"Non ne ho idea".
Percorriamo il corridoio con delle cella ai lati.
Sono tutte aperte però, finalmente ne troviamo una con Piera all'interno.
Entriamo cella aperta: giace a terra, con un mestolo in mano; sembra morta.
"Alex vieni ad aiutarmi!".
La portiamo insieme e la stendiamo sul divano.
Non è morta ma è in gravi condizioni: ha lividi sul viso e sulle braccia e ha la bocca molto secca sicuramente non beve da giorni.
Vado a prendere una ciotola d'acqua e un panno pulito per umidirle un po le labbra e il viso.
"Fantastico, adesso abbiamo due morte in casa."
"E una fuggitiva Alex."
"Giusto."
Aspetta che lo venga a sapere don Michele!"
"Dobbiamo far riprendere Piera assolutamente."
Ilenia:
Mi sveglio un po intontita.
Muoio dalla voglia di sapere chi è quel bastardo che mi ha affogata sotto la vasca.
Non ricordo niente oltre al fatto che è stata una sensazione bruttissima; altro che quello che mi ha fatto Marco.
Questa è cattiveria pura!.
Fatto sta che io non ho più intenzione di fare nemmeno un bagno in quella vasca, date le mie due ultime esperienze trascorse.
Adesso sto molto meglio per fortuna.
Ricordo il terrore che ho avuto prima di perdere i sensi e poi quando ho aperto gli occhi invece la dolcezza di Marco che mi ha preso in braccio e mi ha rimboccato le coperte.
"Cazzo"
In questo preciso istante mi è saltato in mente il fatto che sono completamente nuda.
Mi avranno vista tutti!
Arrossisco dalla vergogna.
Mi alzo subito e trovo dei panni da mettermi.
Qualcuno da fuori mi bussa.
"Avanti".
È quello stronzo di Marco che poi forse non è così tanto stronzo.
Se ci penso questa è stata l'ennesima volta che mi ha salvato la vita.
Ormai perdo il conto se dovessi mettermi a pensare a tutti i guai in cui mi ero cacciata.
Mi ha salvato più volte di quanto mi piacerebbe ammettere.
È entrato con una certa calma sembra stanco.
Rimango incantata a guardarlo mentre si avvicina.
"Come ti senti?"
Mi chiede con voce calda..
Io rimango ferma a contemplare le sue labbra.
Poi a un certo mi sveglio e finalmente gli rispondo.
"Sto molto meglio grazie".
Sono in imbarazzo, che posso dirgli? Prima mi tratta male poi mi salva la vita, poi mi riprende con arroganza poi di nuovo mi salva la vita.
La verità è che non ci capisco più niente.
"Sei sicura".
Risponde spostandomi una ciocca di capelli e sfiorandomi il viso.
A quel gesto non sono riuscita a trattemermi dal chiudere gli occhi.
"Sisi sto bene".
"Mi fa piacere... sai le novità?".
"No quali?".
"Abbiamo trovato Piera grazie a Luigi."
"Sul serio?".
"Si, e adesso ho anche capito cosa ci facevi nello studio di Micnele".
"L'avete trovata la dentro?".
"Si in un passaggio segreto... noi non ne sapevano l'esistenza.. solo don Michele suppongo e chi l'ha nascosta".
"Davvero quindi non è stato don Michele a portarla li?."
"No... è stata la stessa persona che ti ha annegata."
"Chi???".
"Tania, è stata lei"
Una carovana di cattivi pensieri cominciano a inondarmi la testa.
Mi iniziano a prudere le mani...
"Quella stronza".
Stringo i pugni.
"Ho voglia di prenderla a calci in faccia!! Dov'èhh???"
"Ferma"
Marco mi blocca per i fianchi.
"È inutile.. è scappata".
"Cosa? Dannazione!!".
Sbatto i piedi.
"Vuoi venire con me a trovare Piera? È stata per giorni senza cibo ne acqua."
"D'accordo".
Entriamo nella sua stanza.
Accanto al letto di Piera ci sono tutti Luigi, Alex, Salvatore,Toni.
È Piera invece è stesa che dorme ... è bella come sempre ma il suo viso e pieno di lividi.
Marco le si avvivina baciandola sulla fronte.
Chissà perché è così legato a lei...
"È debole ma si riprenderà." Dice.

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora