Capitolo 20 Il ciondolo

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Mattina presto, mi sveglio e cerco di farmi una doccia.
Poggio il ciondolo di mia madre su una piccola mensola che si trova sopra la vasca e inizio a lavarmi il più velocemente possibile.
Una volta finito metto a posto tutto balsami e altre cazzate varie.
Mi avvolgo nella asciugamani più grande che trovo nei cassetti sotto al lavandino e li trovo anche un phone. Lo afferro e me lo porto in camera per non occupare il bagno troppo tempo, dato che qualcuno sta già bussando alla porta.
La apro ed esco più in fretta che posso ma vado a sbattere contro il petto di Marco.
"Mi sembra ovvio che se qualcuno bussa alla porta non puoi uscire così come una saetta senza neanche guardare dove vai".
Acido, bello come sempre e a torso nudo, ha ragione però ma non riesco a rispondergli sono rimasta con lo sguardo imbambollata sui suoi muscoli e sui pettorali duri nei quali mi sono scontrata.
La testata che ho preso è paragonabile diciamo a come sbattere la testa sul muro. Sembrava fatto di marmo non si spostava di un millimetro per farmi passare".
"Allora ? Devo ancora aspettare tanto per entrare in sto bagno?".
Devo riprendermi, sveglia Ilenia cazzo "ma certo che mi muoverei magari se non stessi impiantato davanti alla porta come un Bronzo di Riace mi renderesti le cose anche più facili."
Oh finalmente si sposta, subito dopo un alzata di occhi al cielo.
Mi fa uscire sbattendomi la porta dietro.
Che soggetto!
Vado in camera, e butto il phone sul letto svegliando purtroppo Luigi.
"Ilenia, ma che ti succede?".
"Niente nano".
Sono un po agitata, non so perché "scusami non c'è l'ho con te".
Marco:.
Dovrebbe essere illegale tenere una ragazza del genere in casa.
Ti manda completamente in tilt il cervello, non riuscivo più a scollare lo sguardo dal suo seno sto diventando proprio un pervertito come tutti gli altri.
Cerco di rilassarmi immergendomi nella vasca.
Faccio un po di schiuma e poso il bagno schiuma.
E quello? Cos'è?
Sembra un ciondolo deve averlo lasciato.. "toc toc".
"AVANTI".
"scusami e che devo aver lasciato qui il mio ciondolo".
"Si sta qui vieni a prendertelo e chiudi subito la porta."
È divertente vederla allungarsi per prenderlo, ma non ce la fa.
"La smetti di ridere? Non posso mica entrare nella vasca!".
"Va bene te lo prendo io!".
"No vabbè lo prenderò do.."
Non riesce a finire la frase che ormai mi sono gia alzato in piedi per porgerglielo.
È davvero bellissima vederla arrossire così, mentre cerca di evitare di guardarmi invano.
"Tieni prenditi sto ciondolo e sparisci".
Mi guarda incazzata e mentre sta per prenderlo sento la voce di Michele fuori dal bagno.
"Chi c'è in bagno?"
"Cazzo!".
Se mi vede con lei sono morto.
"Vieni".
"Cosa? Entra dentro! Subito".
"Non ci penso nemmeno".
Non ho tempo da perdere spero non rovini tutto, le tiro via l'asciugamano per terra, e la immergo sotto acqua.
"Ehm entra Michele".
"Ah Marco sei tu, perché non mi rispondevi".
"Perché... ero immerso nella vasca".
"Ah si?".
Una mano di Ilenia emerge come segno che non ce la fa più.
Mi picchietta sul torace, mentre tengo ferma sott'acqua.
"Sì, come se dovessi tuffarmi sott'acqua al mare... così".
Mi immergo e cerco la bocca di Ilenia che sta soffocando.
Cerco di trasferirgli più acqua possibile.
"Visto?".
"Già...".
Don michele mi guarda curioso.
"Si anch'io lo facevo ahah"
Ahh un sollievo.
Ti dispiace se mi faccio la barba mentre ti rilassi con il tuo bagno.
"Ma certo... fate pure."
Don Michele si trova davanti al lavandimo di spalle a me, però rischia di capire tutto con lo specchio che ha di fronte.
Merda!.
Per fortuna don Michele sembra concentrato solo sulla sua barba.
"Marco che ci fa quell asciugamano a terra?".
"Quale? Questa ? Era per me ... devo averla fatta cadere per sbaglio.
La rialzo cercando di tenere con l'altra mano ferma Ilenia.
Bussano alla porta.
"Don Michele siete qui?".
"Si che c'è?".
"Potete venire fuori un attimo?"
Don Michele posa la lametta ed esce ma tiene la porta semichiusa.
"Non troviamo più Ilenia,"
"Deve pur essere da qualche parte".
"È se fosse scappata?".
Ilenia non ce la fa più ed emerge
"Ahh sei impazzito volevi forse uccidermi?" Mi dice con voce soffocata.
"Si mi sarebbe piaciuto tanto, ma adesso devi immergerti di nuovo".
"No non voglio".
Mi cambia di posizione sta cercando di affogare me con quella poca forza che ha.
Stavolta sta lei sopra la mia pancia... completamente nuda.
"Non è il momento di giocare prendi una respiro profondo e stai giù cazzo".
La riinvertisco, anche se mi piaceva da matti come eravamo prima.
"Nicola deve per forza essersi nascosta in casa, il portone è chiuso a chiave e le finestre le avete tutte sigillate, probabilmente stamattina non ha voglia di fare la colazione a nessuno o non si sente bene perciò si è nascosta, ti ricordi che anche Piera lo faceva?."
Michele sbatte la porta,
"Qualche problema?".
"Quegli idioti non riescono a trovare Ilenia tu sai dov'è?."
"Mmh no no non lo so".
Cerco di coprirla con la schiuma, stai giù stronza.
"Bene io ho fatto esco un attimo e quando torno spero l'abbiate trovata, così andiamo tutti al cantiere felice?".
"Si moltissimo".
"Bene a dopo".
"Aahh"
"Bene ora puoi uscire"
Mi arriva uno schiaffo in faccia.
"Non ti permettere di fare mai più una cosa del genere, adesso che faccio esco e quando mi chiederanno dov'ero?".
"Non mi importa cosa rispondi l'importante è che Michele non ti riconduca a me o mi ammazza".
"Ti ammazzo io Marco con queste stesse mani".
Mi viene addosso ma anziché respingerla ho l'impulso du stringerla a me e di abbracciarla.
"Cosa fai ????".
"Stai calma adesso" "no che non sto calma! Mi disgusta stare così appiccicata a te traditore! Ed è inutile che mi ridi in faccia tu per me sei fe.."
Preferisco interromperla baciandola prima che continui con le offese.
Beh per essere una che mi disprezza tanto non si sta opponendo per niente al mio bacio, anzi sembra stia ricambiando alla grande!.
Ha delle labbra così belle che non mi ci staccherei più.
Ma purtroppo devo, ma lei si riattacca e mi bacia ancora più intensamente, facendo sciogliermi quasi del tutto, stare così abbracciati nella vasca è la cosa più bella che mi sia capitata da quando sono qui e nello stesso tempo la cosa che più me la fa fare sotto.
"Basta ilenia basta".
La stacco ma lei ha ancora gli occhi chiusi, sembra in trans.
È così irresistibile le passo una mano sulla guancia e lei richiude nuovamente gli occhi strofinandosi su di essa. È un gesto così tenero, "ti prego". Mi avvicino di nuovo al suo corpo nudo lasciandogli piccoli baci sul suo collo e alza la testa per farmi continuare, ma voglio di più ho bisogna di assaggiarla, di toccarla ma lei mi precede mettendomi le mani addosso e inizia di nuovo a baciarmi con foga, sembrava volesse aspirarmi tutta l'anima. Mi manca il respiro, ma continuo ad assecondarla volteggiando la lingua sul suo palato."mmm".
Mi sono fatto scappare un gemito di piacere e pian piano le mie mani iniziano a perdere il controllo, a toccare dappertutto la sua pelle liscia e immacolata iniziando dalla schiena scivolando sul suo osso sacro vengo interrotto dalla porta che si apre insieme ai miei occhi impauriti, ho perso un battito in quell'istante.
"Luigi".
Ilenia si copre con l'asciugamano che gli ho tirato prima.
Poi esce di scatto lasciandomi solo nella vasca.
Ilenia:
Che mi succede? Non è da me lasciarmi andare così, perché l'ho fatto? sopratutto adesso che non posso farlo...
"Cosa stavate facecendo tu e Marco perché mi siete fermati quando sono entrato io?"
"Luigi non adesso. Dimmi cosa hanno fatto gli altri nel frattempo?.
"In che senso?".
"Mi hanno cercata?"
"Si sono entrati non ti hanno vista e si sono preoccupati perché non c'eri da nessuna parte. Ma poi si sono tutti distratti perché Piera si è fatta male."
"Davvero,?"
Gli chiedo mentre mi vesto .
"Cosa si è fatta?".
Era in cucina e si è bruciata il polso con l'acqua calda.
"Che maldestra ma come ha fatto?".
"Si stava scaldando l'acqua per il tè credo perché tu non c'eri e se l'è rovesciata ." "Uhm poverina".
"Prima che venivo da te le stavano mettendo una crema, siete carini tu e Marco insieme".
"Stai scherzando? Senti ti posso perdonare gli errori grammaticali perché sei una bambino ma no queste cose no!".
"Ma perchèè?".
"Come perché lui è il nemico è arrogante ed è un .. camorrista!".
"Ma ilenia sei tu che lo hai baciato mica io".
"Chi è che hai baciato Ilenia?"
Tania entra senza preavviso nella nostra camera.
"Nessuno, stavamo parlando di ... Nicola, stavo cercando di spiegare al piccolo cosa fosse successo ieri".
"Ahh, capito .. ahah beh io allora me ne vado però è stato bello anche se per poco sentira la voce di questa piccola creaturina."
"Già". Le dico. "Ma prima di andarmene si può sapere dov'eri finita prima? Ti abbiamo cercato in tutta la casa?."
"Non ero da nessuna parte.. ero qui con Luigi, non mi avete vista perché stavo cercando il mio ciondolo che era finito sotto al letto."
"Va bene va bene ti credo non c'è bisogno di agitarsi tanto, sappi solo che ti starò addosso come un segugio".
"Ne ho già uno è Marco".
"Beh più di uno non basta mai".
Dice sorridendomi "come sta Piera?"
"Mi hai preso per un infermiera? Vai vedere da sola come sta".
Ah finalmente se n'è andata.
"Andiamo a vedere Piera?".
"D'accordo".
Saliamo piano piano "Ilenia dove vai?"
"Nicola, stavo andando a vedere Piera".
"Vieni ca, devi prepararci il pranzo a sacco che dobbiamo andare al cantiere".
"Un altra volta??".
"Zitta e fai quello che ti ho detto".
Beh almeno adesso lo riconosco...
La giornata passa in fretta e torniamo a casa, anche se non ho ancora capito cosa facciamo in questo cantiere.
"Ehi, Piera come stai?"
"Bene sto meglio, perché anche tu ti tieni i polsi?"
"Per le corde, me le hanno elgate troppo strette".
"Già ti hanno lasciato tutti i segni vieni ti metto un po di crema che mi hanno messo oggi".
"Grazie."
Marco si avvicina e si siede accanto a noi sul letto.
"Bene io vado sono stata fin troppo tempo chiusa qua dentro oggi."
Marco è ancora seduto affianco a me "perchè sei così euforico?".
"Euforico? Volevo solo parlarti di stamattina".
"Spero tu non ti faccia troppe idee strane in testa".
"Del tipo?".
"Che magari pensi che tu mi piaccia. Spero che l'idea non ti sfiori nemmeno".
" ah no e allora perché mi hai baciato?".
"Tu perché mi hai baciata?".
"Ahah d'accordo dunque se la mettiamo così... io ti ho baciata solo per farti stare zitta".
"Zitta".
"Si per ammutolirti,dato che mi stavi insultando di brutto".
"Già a maggior ragione che ti stavo insultando non pensare certe cose...".
"Resta però il fatto che mi hai assecondato".
"Si perchè probabilmente è stato solo un piccolo momento di debolezza, fidati tu non mi piaci, tu mi disgusti sei arrogante e poi ultimamente ti comporti come l'onnipotente, ma cosa più importante di tutte io non mi metterei insieme e mai mi piacerà un camorrista come te. Sei solo un assassino."
Detto questo lo lascio solo a riflettere e spero che abbia capito una volta per tutte, anche se ho un magone sullo stomacco per averlo lasciato così.

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora