Capitolo 22 le mura

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Sono le tre di notte e non riusciamo a dormire ne io ne Luigi. Per motivi diversi ovviamente.
Luigi continua a grattarsi e io vivo nel l'ansia di addormentarmi perché non voglio trovarmi Marco che mi sorveglia... ma stiamo scherzando? Non si può dormire nemmeno in santa pace!.
"Ilenia non c'è la faccio piùuu".
"Ssh adesso vado in bagno e ti porto qualche salvietta umidificata o magari della carta bagnata ok???".
"Si perfavore "
Me ne torno con due panni umidificati.
"Forza fammi vedere i posti che ti fanno più prurito."
"Sul coollo ..".
"Ok avanti alza la testa"
Stendo il panno sul collo "e poi?"
"E poi dappertutto!".
"Ma non scherzare dai ho solo due panni."
Gliene metto un'altro sulla fronte perché è una delle parti dove ho visto che si gratta di più.
"Ascolta cerca di dormire va bene?".
"Ok però anche tu sennò come faccio a dormire io?".
"Ok adesso mi addormento va bene?".
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Mi alzo tardi stamani, e ne pagherò le conseguenze ne sono sicura.
A parte il fatto che non ho alcuna voglia di fare niente... sono troppo stanca, non riesco nemmeno a tenermi in piedi.
Vedo che c'è della gente in cucina che conta dei soldi sul tavolo.
"aah alla buon'ora...".
"Scusate il ritardo ora preparo tutto".
Michele mi ferma "no tesoro prepara solo un po di pranzo al sacco che dobbiamo andare.."
Hmm un'altra volta laa che tortura.
Faccio quello che mi dicono e mi rassegno.. tanto ormai non ho altra scelta.
Scendo le scale con le mani già legate accompagnata da Marco.
Salgo in macchina da sola senza Luigi.
È tutto così triste..
Una volta che sale in macchina Alex partiamo.
"Ei buongiorno, ho sentito bene che a te non piacciono i camorristi".
"Li disprezzo".
Gli rispondo, ma perché questa domanda? Il tutto mi puzza un po.
Spero di non essermi messa un'altra volta nei casini...
Nel cortile del cantiere tutto trascorre con tanta tranquillitá solo che io mi sto rompendo a stare qua da sola..
Marco:.
Sono molto soddisfatto della giornata trascorsa al cantiere .
"Possiamo ritirarci don Michele?".
"Si ormai si sono fatte le 17:00 torniamocene.".
Cammino avanti per prelevare Ilenia che è ancora legata a quello sgabello.
Ah... "sveglia bella addormentata".
Ha il sonno pesante la ragazza.Che dolce però quando dorme, è una vera goduria per gli occhi .
La slego e me la carico sulle spalle.
La faccio sdraiare nei sedili posteriosi come al solito, ma non sapete che spettacolo al quale sto assistendo.. è un angelo quando non apre quella bocca a sproposito.
"Si parte!"
"Ei Marco ... ".
"Sta zitto lo so già cosa vuoi dirmi"
"Se lo sai già è perche ci hai gia pensato prima tu".
"Sono un uomo anch'io Alex."
"MAMMA MIA CHE BONA... secondo te don Michele ci ammazza davvero, se ci dovesse beccare?".
"Non so tu... ma io non voglio scoprirlo, il coraggio non gli manca".
"Che palle".
Torniamo a casa finalmente e poggio Ilenia sul divano.
"Ehh hai intenzione di farla dormire ancora per molto? Forza svegliatela che ho fame!!"
Non mi faccio ripetere due volte e cerco di svegliarla, il più bruscamente possibile sia chiaro..
Tania che è seduta sulla poltrona di fronte mi incita a versarle un bucchiere d'acqua.
"Ma si perché no!".
"Ohh".
"Abbiamo fame forza, hai dormito già troppo.
"Ehhm Tania il bambino come sta?".
"Non lo so l'ho lasciato in camera, a riposare Michele".
"Ah... ehh Piera?? Dov'è?.
"Non so di preciso dove sia andata".
Nicola la guarda con sospetto.
"Deve averti pur detto qualcosa".
"È uscita una mezzoretta fa dicendo soltanto che aveva bisogno del tempo per pensare riguardo a suo padre. Ma non ho capito che cosa intendesse dire sinceramente ...".
"Ahh si ok, eh lasciamola stare allora".
Aggiunge Don Michele ritirandosi insieme a Nicola nel suo studio.
Tania invece inizia a limarsi le unghie.
Alex si avvicina a me "non noti niente di strano in Ilenia oggi?".
Mi volto verso di lui"definisci strano?".
"Come scusa".
Ilenia è sempre strana.
"Ok allora non la trovi più strana del solito?".
"Sarà stanca tutto qua."
Mi avvicino a lei per osservarla meglio e per poco non si stava tagliando con il coltello "ehi non fare sciocchezze! Ma vuoi stare attenta!".
Non si regge quasi in piedi provo a sostenerla e mi respinge sbottando.
"Non mi toccare! Sono solo un po debole. Stanotte ho dormito poco".
Alex si mette a ridere mi verrebbe voglia di prenderlo a pugni.
Ilenia:
Basta, dopo che ho cucinato stasera non voglio più ne levare piatti ne niente sono completamente senza forze.
Mi chiudo in camera e vedo Luigi sdraiato sul mio letto che piange,
"Hey piccolo cos'hai?".
"No non è niente."
"Dai... questa cosa lo diciamo noi donne per dire in realtà che è successo qualcosa che desideriamo disperatamente dire."
"E che in quella stanza grande.."
Lo interrompo
"Che cos'è sul viso quel livido?"
"Sono caduto".
"Ascolta io domani non ho nessuna intenzione di tornare con loro in quel posto. Rimarrò qui a prendermi cura di te va bene?".
"Ok!".
Lo faccio appoggiare su di me e gli accarezzo i capelli.
Almeno ha smesso di grattarsi.
"Davvero domani resterai con me?".
"Si tranquillo ne ho gia parlato con Michele mentre ero al cantiere."
"Perché tu e Marco vi trattate male?".
"Perché è uno stronzo".
"Io credevo che lui ti piacesse...".
"Cosa te lo ha fatto credere scusa?".
"Beh tutto, nella vasca poi vi baciavate. Anche tu le piaci secondo me".
"I maschi sono imprevedibili, specialmente un camorrista come lui... ."
Alex viene a farci visita," allora noi andiamo a recuperare Piera, voi sarete sorvegliati da Nicola nel frattempo. Niente furbate mi raccomando."
Esco dalla camera, è c'è come al solito Nicola che beve del rum.
Non si accorge di me che mi addentro nei corridoi della casa.
Un attacco di curiosità provocato da Luigi, dato che mi stava accennando di una stanza grande.
Ho iniziato a ficcanassre nelle stanze, che sono in pratica tutte grandi.
È inquietante questa parte della casa, non ci avevo mai messo piede prima, soprattutto ora che non c'è praticamente nessuno.
Ma la cosa turbante e che sto imiziando a sentire dei rumori incomprensibili rimbombare.
Provo a capire da dove provengono quando ad un tratto vedo qualcosa che mi colpisce particolarmente..
In una delle stanze in fondo al corridoio sembrerebbe uno studio c'è un muro strano che prima non c'era...cioè si c'era ma non era pisizionato così. Non so come spiegarlo ma sembra che qualcuno abbia lasciato semiaperto una specie di passaggio segreto dentro a un muro.
Sbircio dentro e ci sono delle scale che scendono.
Non voglio scendere è troppo ansioso tutto questo... ad un tratto i rumori cessano.
Me ne torno in camera più agitata che mai.
Per fortuna ne Tania ne Michele mi hanno notata.
"Che c'è Ileni? Hai fatto qualcosa?"
"No sono una fifona."
"Perché dici così?"
"Niente fa finta che non abbia detto niente."
Volevo uscire un attimo a prepararmi una tisana ma vengo spaventata dalla faccia di Tania che sbuca dalla porta"detto cosa?".
"Niente ci chiedevamo quando sarebbero tornati gli altri"...
Tania socchiude gli occhi, ma stavolta non guarda me minacciosamente ma Luigi.
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È notte fonda ma non so di preciso che ora.
I ragazzi e Michele sono tornati tardi e mi hanno svegliata.
Ma stanotte ciò che non mi fa dormire è altro.
Dentro di me c'è un impulso di andare a vedere cosa c'è la sotto, così mi alzo dal letto facendo piano per non svegliare Luigi.
Non metto nemmeni le pantofole per non far rumore e mi inoltro per i corridoi bui.
Arrivata davanti alla porta dello studio, Cerco il muro di prima, ma stavolta qualcuno l'ha chiuso o magari è entrato. Con un po di fatica per via della scarsa luce inizio a testarlo per cercare una leva o un qualcosa per spostarlo.
Quando finalmente ci riesco arriva un odore strano provenire da sotto.
Sono tentata dal scendere ma sono scalza e non so con cosa farmi luce.
Mi batte forte il cuore torno indietro e chiudendo tutto. Ma tornerò un'altra volta più munita.
Mentre esco mi accende la luce Marco "Ilenia che cosa ci fai qui?".
"Niente ehm non sono affari tuoi."
"Nemmeno tuoi questo è lo studio di Michele cazzarola chi ti ha detto di venire qui!."
"A te chi te l'ha detto??"
" Ti stavo cercando, non eri nel tuo letto".
"Smettila di urlare ti prego".
"No mi devi ascoltare cazzo. "
"Lasciami, lasciami i polsi."
"Non farti più trovare qui "
"Va bene ma adesso lasciami"
Marco mi spaventa ha le papille dilatate e un comportamento troppo aggressivo ultimamente... sembra quasi che si droghi.
"Ti droghi??".
"Che cosa ??".
Risponde lasciandomi.
"Hai tutti i sintomi".
Poi si riavvicina prendendomi per il mento portandomi a un millimetro dal suo viso."ascoltami devi smetterla di intrometterti in affari che non ti riguardano. Non ficcanasare più in giro non ne hai il diritto hai capito?".
Sono disgustata, ho le lacrime che mi scendono a dirotto.
"Hai capito??? Guardami! Scema".

Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora