È passata una settimana...
Mi era stato detto che era fuori pericolo ormai, allora perché non si è ancora svegliata??
Vado a trovarla, se non vorrà subire ancora le mie chiacchiere dovrà svegliarsi.
È sempre emozionante per me vederla."Ciao,
Mi manchi tanto sai?"
"Perché non ti svegli?"È così deprimente, nessun segnale, niente che mi cenni una possibile ripresa.
Sento solo la porta chiudersi.
Qualcuno è entrato.
Non voglio voltarmi, voglio solo attendere un possibile risveglio.
"Ciao"
La voce stavolta mi è famigliare.
Non come la prima volta che l'ho sentita.
È Luigi.
"Ciao piccolo!"
"Come stai"
"Bene si diciamo bene..."
Non posso spiegare al piccolo che per entrare nella mia parte da camorrista ho dovuto assecondare certi desideri da parte loro, come provare abitualmente la cocaina.
Non mi è piaciuto l'effetto che ha fatto su di me...comunque per la cronaca, sto frequentando un centro disintossicazione e ne avrò per almeno un mese.
"Tu?"
"Beh anch'io bene... grazie a te."
Vorrei poter sentire le stesse parole da lei. Ma nel profondo so di non meritarmele.
Lo abbraccio, come se stessi abbracciando lei e le lacrime mi scendono inevitabilmente.
"Si
Salverá non è vero?"
"Ma certo"
Poggio gli occhi su di lei e le tengo stretta la mano, "la amo troppo per lasciarla andare via."
E giusto sto per mollare la presa, si manifesta una sua tanto attesa reazione.
Sprizzo di gioia Ilenia sta tenendo la mia mano, ma non ha ancora aperto gli occhi.
"Ilenia!! Vado ad avertire subito l'infermiera."
Mi dicono di aspettare fuori, intanto vedo arrivare i suoi genitori.
Attendo una mezz'oretta con loro, dopodiché li lascio entrare.Ho una voglia matta di entrare anch'io, ma rimango fuori con Luigi, anche lui felicissimo.
Osservo passo passo la sua espressione nel rivedere finalmente i suoi genitori, dalla vetrata.
È strano nessuna reazione.
Sembra quasi che non li conosca.
Mi siedo un attimo "è strano sembrava molto confusa".
"È vero"
Appena vedo uscire il dottore mi alzo, come se la sedia mi avesse dato la scossa.
"Dottore come sta? Posso entrare?".
"Non mi sembra una buona idea. Ilenia non ha riconosciuto nemmeno i suoi stessi genitori, pare abbia perso... la memoria."
"Come? Mi era stato detto dall infermiera che era fuori pericolo!"
"Pericolo di vita signore, ma a volte sono imprevedibilibili le conseguenze di certi incidenti..."
"Signore stia Calmo non usi la violenza!"
Mi sono lasciato scappare un urlo.
E un calcio al carrello del l'infermiera.
"Appena l'avevata portata qui le abbiamo dato tre sacche di sangue poiché ne aveva perso molto e sembrava la avessimo salvata.
Ma poi lei è mancato quasi più di una settimana e ci sono stati dei complicamenti!
Quel taglio alla vena ha causato dei peggioramenti, era una delle più importanti vene del cuore che è collegata al cervello e le ha provocato una emorragia. L'abbiamo dovuta rimandare noi in coma farmacologico per evitare ulteriori danni ma non è servito molto. Ma non è tutto perduto signore"Sono disperato, osservo il viso dei suoi genitori desolati come il mio.
Almeno si è svegliata.
Ma non ho intenzione di vederla.
Non potrei sopportare il fatto che non mi riconosca più, che non sappia chi sono , che non si ricordi più di amarmi.
Non posso vedere i suoi occhi smarriti nel non aver idea di chi sia l'uomo che ha davanti.Me ne torno a casa frustrato.
Squilla il telefono è un mio collega.
Non rispondo non voglio sentire nessuno.Ilenia:
《Mi chiamo kevin, kevin Vallati》
Aah
No!! Non fategli del male.
Il signore col coltello in mano e la cicatrice sul volto gli infilza il coltello.
Due mani prepotenti mi buttano giù, sott acqua, sempre più in fondo , sempre più in fondo.
Mi sento soffocare, una donna bionda con gli occhi color ghiaccio mi fissa, mentre sto affondando.
Per concludere in bellezza, un vecchio anziano mi tira fuori dalla vasca.
Mi violenta e mi trafigge con il suo coltello, lo stesso con il quale ha ucciso Kevin.
Mi sento lacerare la carne.
Vedo sangue.
《AAHHH!!》
"ILENIA!, Ilenia tesoro che c'è ??"
Devo aver urlato.
Il sogno sembrava così realistico.
Ho il pigiama tutto bagnato di sudore.
"Respira con calma tesoro. Hai avuto un'altro incubo? Oh Ilenia ma che cazzo ti hanno fatto in quel posto!?"
Due settimane sono passate, da quando mi hanno dimessa dall'ospedale.
Questa signora che mi sta abbracciando, con le lacrime in volto è mia madre.
Ma io non lo ricordo minimamente.
Finito un incubo ne è iniziato un'altro, svegliarsi e non ricordarsi nulla.
Almeno quando sogno sembra di ricordare, anche se qualcosa di terribile però almeno sembra più reale di tutto il resto.
Da quando sono tornata in questa casa non faccio altro che fare questo genere di incubi sempre con le stesse tre persone più questo bambino Kevin.
L'unico nome che mi ricordo da quando mi sono svegliata.
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Gomorra "Gli scugnizzi Di Via Gonzaga"
ActionIlenia rimane vittima di un rapimento, da una banda di camorristi. Grazie alla sua "astuzia" riesce a sopravvivere vivendo nel covo di malviventi come cuoca. Nei giorni che trascorrerà nella casa, assisterà in prima persona a tutte le crudeltà e ai...