Percy: dalla Casa del Lupo al Campo Giove pt.6

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La mattina dopo, per un pelo Percy non fece una rovinosa caduta di tre metri. Aveva deciso di trascorrere la notte in cima a un albero, alla fine, tanto per essere un po' più difficile da trovare per eventuali mostri o nemici. Aveva sistemato la stuoia e il cuscino, poi era partito alla ricerca di una posizione comoda che però non aveva trovato. In qualche modo, alla fine era riuscito a chiudere occhio, e aveva ronfato serenamente fino a tarda mattinata.

La prima cosa che il semidio registrò al risveglio fu la luce. Non sapeva che ore si erano fatte, ma non aveva la minima intenzione di alzarsi. Non dopo il giorno prima. Era esausto. Dimenticandosi di dove si trovava, si rigirò sulla stuoia. Si accorse che la sua schiena non poggiava a terra troppo tardi: spalancò gli occhi mentre cadeva, e riuscì ad afferrare un ramo poco prima di ritrovarsi spiaccicato a terra. Purtroppo, però, il pezzo di legno non era abbastanza robusto da sostenere il suo peso, si spezzò e Percy finì in mezzo a una miriade di aghi di pino caduti, che non attutirono di troppo l'impatto. Almeno ora era sveglio.

Si tirò su massaggiandosi la spalla sinistra, su cui aveva sbattuto. Iniziava leggermente ad odiarla, la sua vita. Solo la speranza di sapere di più su Annabeth lo spingeva a continuare quello stupido viaggio. Si arrampicò di nuovo sull'albero per recuperare i suoi bagagli, rischiando di cadere un paio di altre volte. Alla fine riuscì ad arrivare in cima tutto intero, a ripiegare la stuoia e infilarla nello zaino insieme al panda. Stava per chiudere la borsa quando si accorse di una cosa: tutto il suo cibo era scomparso. Tutto, compreso quello rimasto danneggiato dall'attacco del mostro marino. Che cosa..? Solo le bottiglie d'acqua erano ancora al loro posto.

A cavalcioni sul ramo, Percy si appoggiò al tronco dell'albero. Dei. Non sapeva quanto ci avrebbe messo a trovare un centro abitato, e aveva già fame. Tra l'altro, che fine avevano fatto tutte le sue provviste? Il semidio aveva l'impressione che ci fosse sotto qualcosa. Magari le gorgoni erano già tornate magicamente in vita, o un qualunque altro mostro aveva deciso di tendergli una trappola. Ma se fosse stato così, perché non lo avevano ucciso mentre dormiva?

Chiuse gli occhi per qualche secondo. Gli sarebbe piaciuto poter dire che stava riflettendo sull'accaduto, in verità era troppo stanco per costringere il proprio cervellino a lavorare, e finì per recuperare un po' del sonno perduto. Starnutì, quando qualcosa di simile a polverina gli finì sulla faccia. Si ripulì con la mano, senza degnarci troppa attenzione. Un attimo. Polverina? Percy si decise a compiere il faticoso gesto del controllarsi il palmo: era coperto da aghi di pino e resina misti a qualcos'altro. Qualcosa di piccolo e dal colore quasi dorato.

-Briciole?

Il semidio alzò lo sguardo: da un paio di rami sopra di lui, caddero altri minuscoli pezzetti di cibo. Certo, il ladro doveva essere davvero basso di statura, per riuscire a non fare un capitombolo –com'era successo a lui- da quell'altezza. Ti ho beccato, pensò. Cercò di non fare rumore mentre appendeva lo zaino a una protuberanza lì accanto. Solo che non lo fissò bene, e la borsa si sganciò precipitando ed emettendo un sordo tonfo non appena raggiunse il terreno. Percy si maledisse per essere tanto imbranato. Ma, dato che il ruba-merende pareva non essersi accorto di nulla, lasciò perdere.

Appoggiò un piede a quella stessa sporgenza che aveva fatto sfracellare al suolo il suo cuscinetto panda soft e fece leva, dopo aver trovato un appiglio per le mani. Quando iniziò a chiedersi se fosse stata una buona idea partire così allo scoperto, senza neanche un'arma, era già quasi arrivato. Aveva vortice in tasca, ma gli sarebbe stato difficile prendere e sguainare la spada senza dare un bis dello spettacolo di poco prima. Iniziò anche a chiedersi quale orribile creatura potesse nascondersi, là sopra. Decise di smetterla di pensare. Non faceva altro che darsi ansia. Se la sarebbe vista una volta in cima.

Ora si trovava esattamente sotto il ramo delle briciole. Un piccolo sforzo, ancora...

In mancanza di altro, si aggrappò al suo obiettivo, cercando di tirarsi su il più velocemente possibile. Aveva già dato modo al ladro di capire che lo aveva scoperto.

Eroi dell'Olimpo: ciò che zio Rick ci ha omessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora