20. Appuntamento?!

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Sono all'entrata della scuola.
Tsuka non ha smesso di farmi domande su cosa sia successo ieri.

Dovrei domandargli io che le è saltato in mente. Ha fatto finta di baciare Yusuke, quindi sapeva che guardavo!
È diventata malefica...

Sospiro dopo la sua ennesima domanda.

< Tsuka, che ne dici di entrare in classe e stare ognuna al proprio banco, senza calcolarci fino a pranzo? > propongo. Ho bisogno di rilassarmi, e avere accanto una persona che parla e parla non aiuta.

< Va bene, va bene. >

Entriamo in classe e vado subito a sedermi nel mio banco, stendendoci le braccia sopra, insieme alla testa.
Chiudo gli occhi, provando a non ascoltare niente e nessuno.

< Buongiorno. > Tentativo fallito.

< 'Giorno Hakumi... > biascico per quel posso.

Non fa altre domande e posa il libro di scienze sul banco, con l'astuccio accanto. Silenziosa, come al solito.

Entra il professore che fa l'appello.

Questa mattina mi sto... annoiando.

Non mi era mai successo di annoiarmi la mattina a scuola e il motivo è più che ovvio: Yusuke.

Do uno sguardo al banco dietro di me. È vuoto.

Che fine ha fatto Yusuke?

< Niwa Yusuke > dice il professore, ma non sentendo nessuna voce, riprova. < Niwa Yusuke. >

Alzo la mano. < Oggi è assente, sensei. >

< Mh... Va bene. > Finisce l'elenco e inizia a spiegare.

Chissà se si è sentito male... Sono un po' preoccupata.
Non so ancora cosa rispondergli.

Voglio mettermi insieme a lui?

Prendo la matita e inizio a scarabocchiare nell'angolo in alto della pagina del quaderno.

Scrivo il suo nome. Lo cerchio un paio di volte.

Disegno il suo viso versione manga girato di tre quarti.

Queste cose mi succedevano quando ero piccola, ma si parlava del solito tenersi per mano e giocare molto tempo insieme. Si fermava tutto là.

Ora invece...

Osservo il disegno. Sembra davvero Akito...

Accanto decido di disegnarci Kotomi.

Che devo fare, accidenti!

Il suono della campanella mi rimbomba nelle orecchie. È finita la prima ora.

Alzo lo sguardo verso la lavagna, completamente scritta e con schemi dettagliati, insomma, ci sono un sacco di appunti che dovrei prendere. Il problema è che la prossima lezione inizia in un battibaleno.

L'insegnante cancella le cose scritte alla lavagna, ci spiega i problemi economici del nostro paese, sicuramente risalenti a qualche anno fa.
Perché vedere il telegiornale in tv non basta...

Alla fine delle lezioni sono riuscita a scrivere sì e no, una pagina di quaderno in tutto perché continuavo ad avere la testa tra le nuvole.

Quando sto per uscire dall'aula con Tsuka e Hakumi, il professore mi chiama con dei fogli in mano.

< Sì? > mi avvicino, mentre le mie amiche mi aspettano fuori dalla classe.

< Furukawa, sei amica di Niwa, giusto? > chiede. Forse ho capito cosa vuole farmi fare...

Nekuma, l'orsetto che incontrò il gattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora