7. I fratelli Niwa

356 41 2
                                    

La sera preparo quattro onigiri, di cui due più piccoli.

La mattina dopo mio padre è ancora a letto a dormire, quindi non lo disturbo.

Esco di casa presto con il bentou nello zaino, già me lo assaporo col pensiero.

Mi dirigo alla stazione tranquillamente. Questa è una delle mattine più calme che abbia mai iniziato, ma sono certa che a scuola cambierà tutto.

Passando davanti a un minimarket, mi scontro per sbaglio con qualcuno ed è una fortuma che non cado a terra!

< M-mi scusi! > mi inchino per scusarmi. Che imbarazzo...

< Non è niente. Scusami tu, non pensavo sarebbe passato qualcuno proprio in questo istante. > Accenna una risatina.

Alzo lo sguardo.

Occhi azzurri terribilmente familiari e capelli castano scuro. È alto, addirittura più di Yusuke.

Ha una busta in mano, di sicuro era qui per compere ed è davvero car-

Perchè diamine mi interesso di questi dettagli!

< Devo andare, mi scusi ancora! > Gli passo accanto, accelerando  il passo.

< Ehi, aspetta un attimo! >

Mi fermo in un istante e mi volto. Di certo non posso ignorarlo!

< Frequenti la Yoshida? > chiede.

Ma come fa a saperlo?

< Ehm, si. > Annuisco.

< Hai la stessa divisa di mio fratello, ahahah! > Ah, ecco come.

< Beh, ci si vede! > si allontana, salutandomi con la mano.

Ricambio un po' confusa e proseguo.

Purtroppo mi tocca correre per non perdere il treno.

Ogni santa volta arrivo poco prima che parta. Non so come, ma è così!

Le ore precedenti alla pausa pranzo passano tranquillamente.

Aomi era molto attenta, un po' la invidio. Riesce a dedicarsi allo studio come io mi dedico alla preparazione di una crêpe.

Ovvero impegnandosi al massimo!

Yusuke invece si stava per addormentare e come l'altro giorno ci siamo scambiati un bigliettino.

Mi ha chiesto degli onigiri quel pozzo senza fondo.

Driiiin!

Niwa sembra come risvegliarsi dal coma. < Finalmente si mangia! >

Se vede che occhiata omicida gli sta lanciando il professore, penso la smetterebbe di comportarsi così.

< Kogumaya, li hai gli onigiri? > chiede senza pensarci, come se avesse programmato la domanda.

< Si, baka, li ho qui. >

Prendo il bentou mostrandogli le polpette di riso rotondemente triangolari.

< Hanno un aspetto delizioso! > esclama con l'acquolina in bocca.

Ne sta per prendere una ma lo blocco.

< Ti sei lavato le mani? > domando facendo la parte della mamma.

< Scherzi? >

Faccio di no con la testa.

< Se non ti lavi le mani, niente onigiri. >

Sbuffando, va in bagno di corsa.

Bene, ora devo sbrigarmi!

Nekuma, l'orsetto che incontrò il gattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora