2. Presentazioni e bentou

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In classe con quel Yusuke.

Voglio assolutamente evitare che quest'anno diventi un incubo, quindi sarà meglio ignorarlo.

Siamo seduti in posti a caso e il professore ha appena finito di mescolare i biglietti con i numeri dei banchi.

Spero di capitare con qualcuno di simpatico o che almeno non mi dia fastidio.

< Venite uno alla volta a prendere un foglietto e andate a sedervi al vostro banco. Dopo inizieremo le presentazioni. >

Questo insegnante sembra parecchio severo.

Ci mettiamo tutti in fila e ognuno prende un foglio.

Lo apro. Ho il numero 13.

Vado a cercare il banco con quel numero.

È a fianco a quello vicino alla finestra, dove ci sarei tanto voluta stare... Peccato. Spero vada meglio la prossima volta.

Mi siedo e aspetto curiosa chi mi starà intorno.

Una ragazza si siede al numero 4, accanto a me, quasi attaccata al muro. Ha lunghi capelli neri e occhi blu in un espressione indifferente e pacata.

Potrebbe essere una che studia.

Dall'altra parte, al 18, ecco un ragazzo dai capelli castano scuro e occhi grigi.

Lui è più chiacchierone a quanto vedo, e da come si diverte con i compagni so che non mi andrà tanto a genio.

< Ehi, Shirousagi. > Sento sussurrare da dietro. Questa voce irritante...

Mi volto con la paura di scoprire se è reale.

< Hola! > mi saluta il castano. Perché ha usato lo spagnolo è un mistero.

Mi rigiro senza aprire bocca.

È un brutto sogno! È solo un brutto sogno!

< Si usa ricambiare un saluto. >

Prendo veloce un quaderno e strappo un pezzettino di foglio.

Con la penna ci scrivo: "Non sono un coniglio bianco! E non cercarmi!" e glielo lascio sul suo banco.

Certo che proprio dietro di me doveva essere...

Il bigliettino mi ritorna indietro. Lo apro.

C'è un disegno molto...strano. Credo sia una specie di coniglio viste le orecchie lunghe. C'è anche una freccia che indica il mio nome.

Che non si fissi, cavolo! A me piacciono gli orsetti poi!

Quei teneri, morbidosi, cioccolatosi, e anche letali, orsetti pucciosi.

Gli rispondo: "Se proprio devi, al posto del coniglio fai un orsetto allora!"

Per la seconda volta torna.

Questa volta c'è un piccolo e malridotto disegnino del muso di un orso con accanto la scritta: "Kogumaya".

Oh, ti prego.

< Ragazzi. Ora le presentazioni > dice il professore. < Io sono il professor Kazama, il vostro insegnante di matematica. >

Si presentano tutti.

Quando arriva il mio turno, mi alzo in piedi e stringo i pugni.

< I-il mio nome è Furukawa Ayako. > Sono terribilmente a disagio.

< Adora gli orsetti e ci assomiglia molto! > aggiunge, quello che dovrei considerare un insopportabile compagno di classe.

< Tu devi essere Niwa. >

< Niwa Yusuke. Modesti a parte, sono un ottimo calciatore, ma la matematica non è proprio il mio forte! >

Che presentazione...

Mi domando perché è intervenuto, visto che ci ha rimesso solo lui.

Mi siedo e Yusuke mi segue a ruota, dopo aver subito uno sguardo di rimprovero dal professore.

Si presentano gli altri e finalmente comincia la lezione.

Durante le prime ore sono rimasta attenta quel che potevo, alla terza ora ho iniziato a scarabocchiare sul quaderno qualche viso manga. In terza fila non ho corso rischi di essere beccata.

La campanella segna la fine della lezione e l'inizio della pausa pranzo.

< Allora... Eri nervosetta prima. > Yusuke si siede nella sedia vuota del banco di fronte a me.

< Perché stressi solo me? > gli chiedo spazientita, mentre prendo il mio pranzo.

< Sei l'unica che conosco qui > risponde, attratto dai miei tramezzini.

< Non ti sei portato niente da casa? >

Fa cenno di no con la testa.

Sospiro rassegnata e gliene porgo uno.

< In meno di un giorno ti sei fatto odiare da me, sai? Parla un pò con gli altri > mormoro, iniziando a mangiare un tramezzino col tonno.

< Ma tu sei simpatica, Kogumaya! Poi ti passerà l'odio verso di me, tranquilla! >

< Chiamami per cognome, grazie > mi lamento. Quel soprannome non mi piace per niente... o quasi.

< Solo Koguma? >

< Nemmeno. >

Sembro fredda e noiosa? Probabile. Ma se mi aiuta ad allontanarmi questo, continuo!

La ragazza corvina alla mia sinistra è ancora seduta al suo posto, gustandosi il suo bentou.

È davvero una ragazza tranquilla.

Si è presentata come Kazuchi Aomi, dicendo solo che le piace leggere.

< Allora io vado Kogumaya. >

Faccio un cenno con la mano e mi pare che abbia sorriso mentre se ne andava.

Forse dovrei parlare con qualcuno, per iniziare a trovarmi qualche amico. Magari con Aomi.

< Kazuchi-san, ciao! > mi avvicino a lei.

Mi guarda un attimo. < Buongiorno, Furukawa-san > mi dice con una voce dolce e limpida.

Riprende il suo pasto da regina.

< L'hai preparato tu? > È davvero ben assortito, ripieno di un po' di sushi, dei piccoli onigiri con salmone e qualche sana verdura.

< Si, mi piace cucinare. > Gentile, educata e studiosa, una vera e propria ragazza modello!

Finisco i miei tramezzini e salutando Aomi, torno al mio posto.

Mi ha anche offerto del sushi, che non ho voluto rifiutare. È da tanto che non ne mangio di così buono. Cucina davvero bene!

La campanella suona e riprende la lezione. La scuola menomale finisce prima oggi.

I primi giorni di scuola sono sempre i più leggeri!

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Lo scrigno dei gelati di Touko-chan!

Eccomi col secondo capitolo! ^σ^

Spero vi sia piaciuto, probabilmente andando avanti i capitoli si allungheranno, o almeno lo spero.

Mi impegnerò! ☆.☆

E per chi non lo sapesse:

Nekuma: Neko = gatto // Kuma = Orso.

Shirousagi: Shiro = bianco // Usagi = coniglio.

Kogumaya: Koguma = orsetto // Aya = il nome di Ayako abbreviato.

°•○*☆Touko-chan☆*○•°


Nekuma, l'orsetto che incontrò il gattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora