CAPITOLO 3

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Thor guarda la ragazza e il suo amico allontanarsi e sparire dentro a un corridoio.
Prima, quando le loro mani si sono toccate, il Dio ha avvertito un inusuale bruciore a quel contatto. Naturalmente non ha fatto una piega, essendo abituato a sopportare ben altri tipi di dolore, ma di certo non è potuto rimanerne indifferente.

Quella ragazza... Non credo sia una semplice midgardiana.
Thor ha perfettamente intuito il nocciolo della questione.

Forse lei non l'ha sentita... No, sono sicuro di aver sentito il suo lamento per il fastidio che ha provato, anche se ha cercato di non darlo a vedere.
Si corregge subito.

I suoi occhi poi... Erano viola?
Mi sono sembrati di quel colore solo per un secondo, è stato quasi impercettibile... poi sono tornati azzurri.
No, sicuramente non può essere umana.

Il Dio è ancora assorto nei suoi pensieri quando la voce di Darcy lo riscuote.
Anche Jane era ancora intenta a guardare nella direzione in cui i due ragazzi si sono dileguati, ma come è già stato detto, i suoi pensieri sono notevolmente più futili rispetto a quelli di Thor. Ma questo lui non può saperlo, infatti si domanda se la compagna la stia pensando come lui.

« Okaaay, ora devo proprio andare ragazzi. Ci ved... »
Jane la interrompe.

« Non fare finta di niente! »
La rimprovera.
« Perché vai in giro a raccontare queste cose alla gente?! Lo sai benissimo che sono fatti top secret dello S.H.I.E.L.D e... »

La ragazza la interrompe a sua volta.

« Jane tranquillizzati! Per prima cosa lei è mia amica, quindi posso fidarmi e poi ormai lo sanno tutti.
Nel caso non te ne fossi accorta l'attacco a New York è stato trasmesso in tv! Non è che lui... »
Darcy indica il Dio.
« ...o suo fratello fuori-di-testa siano passati inosservati! Per non parlare di quegl'altri... »

« Hey! »
Viene ammonita dall'Asgardiano, anche se è consapevole del fatto che la ragazza ha ragione, continua a provare fastidio quando si parla male del fratello.

Già, mio fratello...

Jane sospira rumorosamente.
« Ma sappi che se finiamo nei casini darò la colpa a te! »

Darcy sbuffando, alza gli occhi al cielo.

« Sentite, ora devo rientrare in classe. Ma, a parte tutto questo... »
Gesticola allargando le braccia, riferendosi alla situazione creatasi poco prima.
« È stato divertente. Puoi venire a trovarmi a scuola quando vuoi, soprattutto con questo bell'imbusto! »

Scherza, facendo sorride l'amica e anche Thor, che prende la parola.

« Allora buona giornata! »
La congeda cordialmente, con il solito tono suadente che è abituato ad usare con le fanciulle nel suo Mondo.

« Ciao ragazzi, ci vediamo in giro! »
Saluta la ragazza, dopo aver dato un abbraccio a Jane per poi tornare in aula.

E finalmente i due s'incamminano verso l'uscita dell'edificio, al piano terra.
Mentre camminano, Jane prende per mano Thor, che la guarda sorridendo e stringendo di più la presa.
Dopo aver sceso un paio di rampe di scale, ora devono percorrere l'ultimo ampio corridoio, prima di arrivare all'atrio.
Ci sono altre aule, in cui si stanno tenendo le lezioni, e alcune di esse hanno la porta aperta, così da permettervi di guardare al loro interno.
Passano davanti a una di queste e casualmente, il Dio volta la testa, guardandovi dentro.
Ed eccola li.
Brenda è seduta al primo banco affiancata da Jack, e pare stia prestando attenzione alla persona davanti a lei che sta parlando, mentre giocherella con la matita picchiettandola sul suo labbro inferiore.
Il Dio riconosce la ragazza e mentre la guarda, anche lei lo nota, distogliendo lo sguardo e incrociando il suo finché non esce dal campo visivo.
È come se fosse successo tutto a rallentatore.

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