CAPITOLO 5

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Bridget percepisce una presenza dietro di se, cosa che la porta a girasi di scatto preoccupata.

« Mi dispiace, non volevo spaventati... »

Lui è Walter. Walter Sanders. Oppure "il più grande errore di tutta la mia vita", come lo chiama Bridget. Ed il padre di sua figlia.

« Questo non è il momento adatto per farti vivo. »

« Non è mai il momento adatto per te. »
Afferma, quasi con arroganza, mentre si siede sulla poltrona accanto a quella della donna.

« Sarà perché scegli sempre di apparire quando pare e piace a te! »
La stanchezza e frustrazione di Bridget di centro non aiutano e se non si da una calmata potrebbe perdere il controllo, di nuovo.

« Cosa vuoi? »
Prova ad usare un tono pacato.

« Voglio vedere mia figlia... »

« Lei non è tua figlia! »
Urla, facendolo rimanere impietrito.
« Non è mai stata tua. Lei è mia, mia e del mio errore... »

Questo non è proprio il momento adatto per affrontare un argomento già di per se ostile.

« Lo so che c'è l'hai con me, e che il mio recente matrimonio con Grace non aiuta la situazione tra noi due, ma Bright è tanto tua quanto mia, e io la amo. Non puoi impedirmi di vederla per sempre. »
Si sporge in avanti per guardare Bridget dritto negli occhi e farle leggere nel suo animo, sinceramente triste e frustrato per la lontananza della bambina.

Anche la donna gli si avvicina, finché non sono uno di fronte all'altra.

« Questo lo vedremo. »
Fredda come al solito e sprezzante dello stato d'animo di quello che un tempo era stato il suo uomo, sibila queste parole taglienti sostenendo lo sguardo di lui.

Lui non dice nulla anche se profondamente ferito dalle parole della ex compagna e si allontana da lei, che a sua volta si alza per raggiungere la scrivania.

« E poi, ti ho già detto che non devi venire qui. Devo lavorare. »

« Come sempre... »
Come un soffio parla, cercando di toccare l'animo di ghiaccio della donna, per poi scomparire e lasciarla di nuovo in balia di se stessa.

Mi viene quasi da ridere... È così prevedibile. Alla prima complicazione, lui fugge. Esattamente come 15 anni fa.
E adesso pretende di voler instaurare un rapporto con Bright, di cui fino ad ora non prendeva in considerazione neanche l'esistenza. Lei è abbastanza grande da capire quello che vuole. E non mi ha mai chiesto di suo padre, perché le basto io.
Amo mia figlia più di qualunque altra cosa in questo mondo.
E in qualsiasi altro.

Non gli permetterò mai di avvicinarsi a lei.

Walter se n'è appena andato e bussano alla porta, dalla quale entra subito Max, senza attendere la risposta di Bridget.

« Chi era? »

Sicuramente deve aver percepito la sua presenta.

« Nessuno, solo Sanders. »
Risponde la bruna, completamente disinteressata all'argomento.

« Cosa? E perché è venuto qui? Che voleva? »
Subito Max si innervosisce.

Non è mai scorso buon sangue tra quei due. Per l'esattezza, nessun componente della famiglia di Bridget ha mai provato della simpatia nei confronti dell'angelo. Si, Walter è un angelo. Un angelo custode, anche se di angelico -a dire di Bridget- non ha proprio niente. Nessuno ha mai approvato la loro relazione ormai conclusa.

I miei cari hanno sempre cercato di mettermi in guardia in ogni modo, provando a farmi aprire gli occhi... Ricordo ancora tutti qui litigi che sorgevano oggi giorno, solo perché io non riuscivo, o non volevo, vedere il coglione che era e che è.

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