CAPITOLO 11

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È novembre inoltrato, la fredda aria mattutina è pungente e nonostante la giornata sia soleggiata e serena, i raggi tiepidi non sono abbastanza caldi da permettere alla gente di stare all'aperto più di tanto. Ma questo di certo non scoraggia i più accaniti fumatori dell'istituto, che se pur espressamente vietato dal regolamento, sono sistemati a pochi metri dall'entrata della scuola muniti di sigarette, da cui di tanto in tanto aspirano il fumo di tabacco.
Tra questi, se pur non appartenga alla categoria fumatori "accaniti" ma più a quella "occasionali", Brenda se ne sta in disparte a sfumacchiare una sigaretta scroccata poco prima al suddetto gruppetto di ragazzi. Fumare, ogni tanto, è una cosa che la rilassa, soprattutto nelle giornate "no" oppure, come in questo caso, quando qualcosa la turba. Qualcosa che non riesce ad identificare o a spiegarsi.
Da quando, qualche ora prima, ben presto si era svagliata, ha percepito subito qualcosa di strano nell'aria.

Qualcosa sta per succedere...
Si era detta, pensando ad alta voce.

Ma la sua giornata doveva cominciare e non ci aveva dato più peso, fino ad ora, che trovandosi faccia a faccia con questo particolare cielo dalle più varie sfumature, può solo essere più convinta che ci sia qualcosa di insolito nell'aria. La sua ipotesi è sostenuta dal fatto che il clima di questa mattina è nettamente opposto a quello dei giorni passati. Persino le previsioni meteo mettevano categoricamente brutto tempo. Questo sole che se pur malato si ostina a farsi spazio tra le nuvole, da a Brenda l'impressione di qualcosa di finto, come se fosse tutta una copertura, che nasconde e maschera l'arrivo di qualcosa di brutto o pericoloso...
E come già successo altre volte, l'intiuto della bionda non sbaglia. La strana atmosfera le fa venir in mente un particolare oggetto magico, di cui ha letto su uno dei libri di Eve, sulle arti magiche. Leggendario e misterioso, oltre che molto potente, il funzionamento di questo artefatto è ancora ignoto alla maggior parte delle fattucchiere e ai negromanti.

Che qualcuno stia veramente utilizzando le rune climatiche?
Pensò riferendosi a dei particolari minerali, con inciso in alfabeto runico un incantesimo, che conferisce loro il potere di modificare le condizioni climatiche, se usati nel modo giusto, o provocare catastrofi naturali.

I pensieri della ragazza vengono interrotti da degli schiamazzi. Due ragazze, evidentemente sorelle, stanno ridendo e chiacchierando animatamente fra loro. Brenda non può far altro che sorridere, se pur amaramente, alla scena che ha davanti, facendo sì che i suoi pensieri assumino un carattere nostalgico.

« Ehi!!! »

Brenda sussulta spaventata, non avendo proprio sentito Darcy avvicinarsi a lei, probabilmente troppo persa nei suoi ricordi.

« Cazzo Darcy! Mi hai fatto prendere un colpo! »
Sbotta la bionda, ancora con il battito cardiaco accelerato.

« Non pensavo stessi dormendo in piedi... »
Si giustifica ironicamente l'altra.
« In ogni caso... Buongiorno!»

« Sì, buongiorno... »
Risponde Brenda, non troppo convinta che questo sia un "buongiorno".

« Dove hai lasciato il tuo cagnolin... ehm, amichetto dai capelli decolorati? È da un po' che non si fa vedere. »
Domanda Darcy, facendo sì che dalla sua questione traspiri tutto la simpatia che ha verso il Guardiano.

« Jack non frequenta costantemente. »

« Che bella notizia! »

Brenda scuote la testa, sorridendo divertita al fare esuberante e senza a peli sulla lingua dell'amica.

« Aspetta aspetta! Da quand'è che tu fumi?! Mi sono persa qualcosa?! »
Esclama la bruna, notando solo ora la sigaretta, ormai ridotta a un mozzicone, che la bionda tiene fra le dita.

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