CAPITOLO 13

125 28 0
                                    

« Tua sorella è viva... »
Thor scandisce bene ogni singola parola, che una dopo l'altra vanno a riaprire una ferita, in realtà mai chiusa, nel cuore di Bridget.

La donna lo guarda con occhi strabuzzati e leggermente lucidi, con un'espressione incredula sul volto. Già era stata inaspettata la presenza del Dio quella mattina, ma il fatto che lui sappia qualcosa sul conto di sua sorella lo è ancora di più.

« Tu... Tu menti. »
Sussurra la donna, cercando di riprendere a ragionare razionalmente, cosa che le riesce alquanto complicata al momento.

Earl e Randy, si stanno avvicinando ai due, pronti per riprendere lo scontro con il biondo, ma basta uno sguardo di Bridget per fermarli e far capire loro cosa devono fare. Così dopo aver chinato leggermente il capo davanti a lei, i due mercenari mutaforma si smaterializzano.

« No, e tu lo sai... »
Sussurra a sua volta il Dio, attirando di nuovo l'attenzione della donna su di sé e incatendando le sue pupille celesti a quelle di lei, ormai diventate cremisi, cercando di farle leggere la veridicità di ciò che dice nei suoi occhi.

In quel momento Bridget capisce che, al contrario di quello di Fury, lo scopo della visita di Thor era proprio questo: darle notizie di Brenda.

Così tutto ha un senso...

A proposito di Fury, dopo che la bruna lo ha perso di vista, non si è più fatto vivo, e dato che ora Bridget è impelagata nei suoi stessi pensieri, non ha notato l'assenza della spia, che non durerà ancora per molto.
Qualche secondo più tardi, una cinquanta di agenti armati fanno capolino nell'edificio e nell'ufficio (o meglio ex ufficio) di Bridget, interrompendo quello che stava accadendo e puntando le loro armi contro la donna, che non capisce cosa stia accadendo e si guarda intorno spaesata, esattamente come Thor che non si aspettava il loro intervento.

Prima che una delle due fazioni possa fare una sola mossa, una veloce folata di vento accompagnata da un lieve fruscio segna l'entrata in scena di qualcun'altro. Max è appena arrivato, e notando la quantità di auto blindate nei pressi dell'azienda, insieme ad alcune schegge di vetro sull'asfalto, senza perdere tempo si è subito precipitato in soccorso della cugina, con l'ausilio dei suoi poteri.
Il giovane vampiro vedendo e riconoscendo Thor, che si trova a una distanza troppo ravvicinata a Bridget, gli si avvicina con la sua velocità soprannaturale e gli tira un gancio destro, colpendolo in pieno viso. Il Dio preso alla sprovvista, dato il veloce scatto di Max, non riesce ad evitare il colpo. Con un mugolio di dolore, Thor indietreggia con una mano sul naso, probabilmente sanguinante, e si allontana così da Bridget.

« Max fermo! »
La donna afferra il cugino da dietro per le spalle, placando la sua furia.

« Mettete le mani in alto! »
Gli urla contro un agente.

Max si gira verso chi ha preferito parola, pronto per battersi anche con l'agente, che prontamente gli punta l'arma addosso, mirando alla testa come prova il puntino rosso sulla fronte di Max.

« Calma gente! Calma... »
Bridget subito si infrappone tra i due, portando una mano sul petto del cugino e tenendo l'altro braccio leggermente alzato davanti a sé.

Poi la donna cerca con lo sguardo Thor, che se ne è rimasto lontano e lo vede mentre si tampona alla meno peggio l'emorragia al naso.

« Felice di vedere che si sono calmati i bollenti spiriti. »
Esordisce Fury, sbucando da dietro la barricata di agenti e camminando con le mani dietro alla schiena verso Bridget, per poi rivolgere una veloce e indecifrabile occhiata al Dio, se non per vedere se sia ancora tutto intero o meno.

« Se non ti dispiace, farei volentieri il secondo round. »
Max minaccioso si avventa verso Fury, che dal canto suo non fa una piega, dato che prontamente tutti gli agenti hanno caricato le loro armi per il vampiro.

Just Like You || MarvelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora