CAPITOLO 16

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Brenda chiude il libro che ha fra le mani con un tonfo secco.

« Qualcuno ti ha invitato a sederti? »
Si rivolge stizzita all'individuo seduto di fronte a lei, trucidandolo con lo sguardo.

L'evidente fastidio mostrato e la reazione dalla ragazza fanno aumentare il ghigno compiaciuto di lui.

« Oh, dove sono fine tutte le buone maniere dell'altra volta? »
Commenta sarcastico, ignorando bellamente ciò che lei ha appena detto.

Lui parla di buone maniere a me? Fanculo.

La bionda aggrotta le sopracciglia con fare interrogativo, non riuscendo a capire a quale "altra volta" si riferisca, ma subito si scrolla di dosso quegli inutili interrogativi con una rapida alzata di spalle. Di certo stare a sentire le storielle di quest'idiota è l'ultima cosa che in questo momento ha voglia e tempo di fare.

E' già fortunato che non sia in vena, altrimenti gli avrei gettato addosso il drink con tutto il bicchiere.

Così senza degnarlo di una risposta, scuotendo la testa e cercando di non prestare attenzione a quell'irritante sorrisetto sulla faccia dello strano interlocutore, Brenda ripone rapidamente il libro nella borsa, trascinandosela dietro mentre si alza dalla sedia, sempre sotto lo sguardo smeraldo di lui che la segue in ogni movimento.

Appena si è sistemata la borsetta sulla spalla, la ragazza gli regala uno dei suoi sguardi glaciali, sostenuto senza indugio dall'individuo, per poi iniziare ad incamminarsi verso l'uscita, finchè la sua voce non le torna di nuovo alle orecchie, fermandola a pochi passi da dove era seduta.

« Non sarà quell'insulso incantesimo a cancellare le tue tracce. »
Le dice, sempre beffardo.

Brenda, dandogli ancora le spalle, alza gli occhi al cielo veramente frustrata dal comportamento di quel tipo.

Si volta verso l'uomo per fronteggiarlo mentre anche lui si è spostato, girando di poco il busto e appoggiando il gomito allo schienale della sedia in modo da poterla guardare in faccia.

« E tu cosa ne sai della magia, sentiamo? »
Questa volta è Brenda a sbeffeggiarlo, mentre lo guarda dall'alto con sufficienza, incrociando le braccia al petto sicura di se.

Il ghigno di lui si allarga, diventando un vero e proprio sorriso che mostra i suoi denti perfetti e candidi.

« Molto più di quanto tu possa immaginare »

La ragazza sta per replicare scettica, ma le parole le muoiono in gola una volta riposta più attenzione sul quel sorriso.

Aspetta un attimo...

D'un tratto tutto diventa ovvio, e il ricordo del loro precedente incontro le torna in mente.

Questo è il tizio della New York Pubblic Library... ma certo! Ora ho capito a cosa si riferiva prima... ma che stronzo.

Pensa, ricordando il suo atteggiamento strafottente durante la loro "chiaccherata" alla biblioteca.

« Devi restituirlo. »
Sbotta la bionda.

Spiazzatto da questa affermazione non pertinente al loro discorso, la guarda con le sopracciglia aggrottate, avendo per un attimo il dubbio se la ragazza c'è l'avesse con lui.

« Il libro, intendo. Quello che hai preso in biblioteca. »

L'espressione sorpresa di lui lascia spazio ad una divertita, tanto che gli scappa anche una breve e sommessa risatina mentre scuote leggermente il capo.

Questa volta è Brenda a rimanere sorpresa, quasi incantata al suono soave di quella risata mai udita prima. Ma si riprende subito, tornando sul discorso, anche se usando un tono meno acido -ma non medo deciso- di prima.

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