Le immagini di quel bacio mi annebbiarono la vista mentre facevo avanti e indietro per la veranda aspettando che la madre di Calum aprisse. Il freddo era l'unica cosa che percepivo e la felpa di Calum emanava calore, ma non abbastanza per riscaldare il mio corpo.
Quando sentii il cigolio della porta, mi piombai dentro la casa accogliente del mio fidanzato. La madre era in piedi di fronte a me, mentre mi squadrava con il suo sguardo triste.«Lo hanno trovato?» domandò, con gli occhi pieni di lacrime.
«Perché continui ancora a sperare che sia vivo? Sai meglio di me che lui è...» non riuscii a finire la frase e abbassai la testa, guardando il pavimento.
«Per la vita che porti in grembo continuo a sperare!» esclamò la donna, indicando la mia pancia.
«E tu come sai che sono incinta?» chiesi incredula, spalancando i miei occhi celesti.
«Cosa credi, che io non abbia mai portato un figlio dentro di me? So benissimo i sintomi e tu li dimostri tutti, cara»
«Sapevi che stavamo insieme?» mi scese una lacrima.
«Prima o poi le vostre strade si sarebbero incontrate. Lo sapevo dalla prima volta che ti presentò come la sua migliore amica.» sospirò. «Me lo ricordo come se fosse ieri»
«Anche io» soffocai un singhiozzo e questo provocò la caduta di altre lacrime. Le sue braccia strinsero il mio corpo minuto e sentì il calore per la prima volta da quando lui se ne andò.
«L'aereo è disperso» proferii, mentre la mia testa era nell'incavo del suo collo. «Le possibilità che si ritrovi qualcuno vivo è bassissima»
«Tutto andrà per il meglio» mi tranquillizzò, accarezzandomi la schiena.
«Non sono sicura che possa andare peggio di così, ma è facile dire che starò bene quando neanche io so se sopravvivrò domani.» mi staccai, asciugandomi con la manica le lacrime.
«Devi solamente aspettare, il tempo farà la sua parte e piano piano starai meglio»
«Mentre il tempo va avanti, una vita cresce dentro di me e non sono sicura se tenerla sia l'idea migliore per la mia salute mentale» titubai.
«È l'unico ricordo che ti rimane di quello che siete stati. Lo rimpiangeresti per sempre» mi raccomandò.
«Sì, ma sono sola. Le cose si fanno in due e io sono l'unica ad essere rimasta in vita» piansi istericamente.
«Sei grande abbastanza da farcela»
«Grande quanto? Ho diciotto anni, devo iniziare il College e non ho sostegno economico. Con che cosa dovrei mantenere questa vita? I miei genitori mi hanno già cacciata di casa quando l'hanno saputo» presi la sedia da vicino al tavolo e mi sedetti sopra. Poggiai le braccia sul tavolo e la testa fra di esse.
«Da chi vivi?» domandò, sedendosi anche lei.
«Taylor, ma devo andarmene perché lei e il suo fidanzato vogliono convivere e mi sento in imbarazzo vivendo nella loro casa»
«Vieni qui, ti ricorda Calum questo posto, no? Non pensi sia meglio rimanere qua?»
«Potrei sul serio?» chiesi incredula.
«Certo» sorrise, passando il suo braccio sulle mie spalle. «Ti aiuterò con la gravidanza. La compagnia aerea mi deve un risarcimento grossissimo e quei soldi servono più a tuo figlio che a me»
«Grazie Joy» la strinsi a me, mentre mi cullai con le sue carezze fra i miei capelli.
E in quell'istante capii che forse da sola da sola in quel mondo non lo ero, dovevo solo stare con compagnie che mi aiutassero a trovare la speranza da me perduta.
Spero si sia capito, useró scene flashback e scene contemporanee per accentuare meglio il carattere della protagonista e far capire meglio la storia con il suo ragazzo.
So che é corto, il prossimo vi soddisferà di più. Ma comunque voglio sapere cosa secondo voi succederà nel prossimo capitolo! c:grazie per leggere c;
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Sehnsucht »calum.☀
RomanceIo e Calum eravamo solo amici, spinti dalla voglia irrefrenabile di salvarci a vicenda. Salvare lui dal baratro e salvare me dal fuoco con cui potevo scottarmi. Io e lui, nessun altro contava quando eravamo insieme. Avvicinandoci ci rovinammo entram...