5:: i'm a mess

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Rientrai a casa, buttando le chiavi sul comodino di fronte all'attaccapanni e m'incamminai verso il corridoio stretto che sfociava con la grande sala.
Ero in piedi, sull'uscio della porta quando una voce mi prese in contropiede.

«Sono un casino, scusami» sentii mormorare dal divano. Mi avvicinai di più per poi scorgere la figura di Calum piegata in avanti, con una bottiglia in mano. La luce del fioco pomeriggio che entrava dalla finestra, rifletteva il nome della marca del rum che stava bevendo in quel momento.
Sussultai quando si alzò e venne verso di me, impaurita.

«Ho combinato un casino, ti giuro non volevo» percepii le sue lacrime sulla mia spalla poco dopo, mentre mi stringeva a sé e respirava velocemente.

«Cosa è successo?» chiesi in ansia mentre il mio stomaco si contorceva al pensare cattive cose.

«Non importa ti giuro» ribattè velocemente. «Dio, ti voglio bene Sky, non mi lasciare. Mi sento senza una casa se non ti ho. Ho provato a starti lontano ma semplicemente non ci riesco e ho fatto un casino, non volevo, non volevo farlo. Sei la ragazza più bella che abbia messo piede su questo maledettissimo mondo. Dio santo Sky baciami come non hai mai fatto prima, fammi provare quest'amore che desidero da tempo che nessuno mi ha fatto mai provare. Fammi innamorare prima di stasera, prima che tu mi chiamerai trad...» lo fermai, unendo le nostre labbra.

La bottiglia cadde per terra frantumandosi in mille pezzi, ma non ci badammo più di tanto. Le sue mani mi strinsero i fianchi e le mie braccia finirono fra i suoi capelli già scompigliati. Approfondì il bacio, toccandomi una guancia con le sue dita delicate.
Il sapore di alcool si impadronì della magia, così come il forte odore di tabacco. Essi mi fecero ragionare per un momento, mi staccai mentre mi guardava interrogativo.

«Cosa hai fatto, amore mio?» domandai, accarezzandogli il viso, con un'espressione amareggiata.

«Ti prego, perdonami» sussurrò sommesso, mentre chiudeva gli occhi e qualche lacrima scappava. «Ti ho tradita»

Quelle parole mi colpirono come una lama nel petto, il sangue usciva a fiotti dal mio cuore straziato e le gambe tremavano. Mi sedetti sul divano, nella stessa posizione in cui si trovava Calum prima. Ma la mia testa si sentiva pesante e mi accovacciai, mentre le mie gambe spingevano contro il mio petto. Sentii il peso di Calum sprofondare nel divano e mi raggomitolai ancora di più, con la paura che mi facesse ancora del male.

«Sai, ho bevuto troppo, me ne rendo conto» rise da solo. «Nel locale in cui sono andato c'era questa tipa dai capelli rossi, era carina. Si è avvicinata, era da tanto tempo che non avevo rapporti con una ragazza. Ho cercato di allontanarla, Dio lo giuro Sky. Non farei nulla per farti del male.»

«Mi stai facendo male in questo preciso istante» la mia voce si ruppe alla fine, scoppiando in un singhiozzo che fece cadere tante lacrime una dopo l'altra.

«Si è messa su di me, ero così tanto ubriaco. Non ragionavo. Mi ha portato in una di quelle case vicine, forse era la sua, e l'ho toccata in modi con cui avrei dovuto toccare solo te. Non riesco a togliermi dallo stomaco questa sensazione che mi sta logorando dentro» continuò guardando il vuoto, senza rispondere alla mia frase.

«In tutto questo tempo hai voluto solo una cosa da me e l'hai trovata in altre» gli rinfacciai, alzandomi e puntandogli il dito.

«No Sky, non ti ho mai voluta per quel maledettissimo scopo.» si alzò, guardandomi dritto nei miei occhi lucidi. «Perché avrei dovuto farlo?»

«Perché voi uomini nella vita pensate e volete solo quello»

«Mi stai paragonando a tuo zio in questo momento? Non ti costringerei mai a fare qualcosa che tu non vorresti.» si difese, alzando le mani sul suo petto.

«Mi stai facendo così tanto male in questo momento» abbassai la testa, guardando le mie scarpe bordeaux.

«So di averti causato tanto di quel dolore, piccola e te ne causerò ancora. Sono così: faccio del male a me stesso e agli altri. Non so darmi una calmata e tu ci sei dentro fino al collo. Non riuscirai a scappare via così facilmente.» spiegò. «sono un bugiardo, sono un traditore» si incolpò.

«Mi stai intrappolando nel tuo circolo vizioso e ho bisogno di te per sentirmi completamente piena» gli rinfacciai.

«Per favore, riempimi.» mi pregò.

«Forse è meglio se tu te ne vada via» mi alzai, percorrendo il corridoio e aprendogli la porta.

«Non posso andarmene via» sentenziò. «Non è arrivata stasera e già sento di amarti. Cosa mi hai fatto Sky?»





spero che vi stia interessando la storia, ci tengo tantissimo a sapere il vostro parere (critica o complimento che sia, li accetto entrambi) c:
Solo io li shippo troppo?

Sehnsucht »calum.☀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora