3:: i won't give up

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Nessuno aveva niente da dire, neppure io che avevo sempre la parola pronta per tutto.
Lui era così enigmatico e mi batteva così forte il cuore temendo che questo potesse finire dopo poco.

«Sky» il mio nome era così dolce pronunciato con la sua voce così soave. Alzai la testa, appoggiandola sul cuscino e girandomi verso di lui. «Non so se stiamo facendo uno sbaglio, ma voglio stringerti a me» proferì, mettendo una mano sul mio fianco e intimandomi di girarmi dall'altra parte. Così feci e il suo respiro caldo batteva contro il mio collo.

«Stai andando contro un qualcosa che non riuscirai a reggere» gli sentì dire.

«Non voglio essere qualcuno che si ritira facilmente, sono qui per rimanere e fare la differenza che posso fare» citai le parole della canzone che stavano scorrendo fra le auricolari che avevamo nelle orecchie.

«Alla fine, sei ancora mia amica. Almeno abbiamo intenzione di andare d'accordo, non ci siamo spezzati, non ci siamo scottati» proseguì lui, accarezzandomi il braccio. «Ma potremmo esserlo» interruppe le parole del cantante.

«E se lo saremo cosa c'è di male? Bisogna vivere ogni istante, Calum. Perché non rischi?»

«Ho già rischiato troppo e mi sono fatto troppo male» rispose soltanto.

«Sarò l'unica a non farti del male»

La canzone ripartì di nuovo e mi girai verso di lui, i suoi occhi nei miei. Quel colore così scuro e il mio così chiaro si mischiarono e continuavano ad intingersi fra loro più e più volte.

«Quando guardo dentro i tuoi occhi è come vedere il cielo di notte o una bellissima alba. C'è così tanto in loro possesso» soffiai sulle sue labbra.

«Non pensi tutto questo, è solo la canzone che ti detta ciò che devi dire» quando lo disse, lo baciai subito, unendo quelle labbra flebili con le mie.

Mi sentivo così completa sentendolo così vicino a me e per un attimo persi l'uso della ragione. Baciarlo mi faceva scappare dalla realtà e aprire l'immaginazione. E io amavo scoprire cose di cui non sapevo l'esistenza. Il suo mondo era così magico e fatto di così tanti demoni, volli entrarci sapendo i rischi perché oramai lo amavo in ogni modo umano possibile.
Si trovò sopra di me poco dopo, mentre si manteneva sui gomiti e cercava di non pesarmi. Io sorrisi vedendolo scomodo in quella posizione. Aprii le gambe, per farlo stare più a suo agio. Ma lui intese tutt'altra cosa e le sue mani vagarono anche sotto la mia maglietta.

Cercai di fermarlo, di dirgli di fermarsi, però mi intimava di stare tranquilla. E fu lì quando piansi e lui si fermò. Si alzò immediatamente, sedendosi sull'altro estremo del letto matrimoniale. La sua testa si trovava fra le sue braccia incrociate, mentre le sue spalle erano contratte.
Mi alzai di poco per scrutarlo e mi ordinò di andarmene.

«Vai via!» esclamò quando persistevo con l'idea di rimanere.

Presi la mia borsa da terra e la mia dignità e con esse me ne andai dalla porta, mentre urla straziate provenivano dalla sua stanza così remota.

Non era colpa sua, era colpa mia. Era così facile per me essere felice, non pensavo alle vicende successe, a quello che poteva avvenire, vivevo solo il momento. Ma tutto quello mi fece ricordare un episodio del mio passato che avevo completamente rimosso.

Tutto ritornò quando Calum si stese su di me, come un flash. Le mani su di me, sui miei slip e poi dentro e fuori incessantemente. Mi ricordai di quel porco di mio zio, quando fece ciò che non doveva fare ad una bambina. E mi vennero le lacrime agli occhi. Calum non doveva saperlo, era troppo imbarazzante vivere sapendo che qualcun altro fosse a conoscenza del mio più terribile segreto.

Non lo rividi più per un po', forse era giusto così, forse no. Ma le nostre strade erano fatte per rincontrarsi e l'avrebbero fatto.

Quando mi sentii pronta ad affrontare tutto, suonai al citofono di casa sua. Lo spinsi nella sua camera e la chiusi a chiave.

Gli dissi di non parlare e ascoltare la storia senza nessun pregiudizio, che mi sentivo in colpa per quello che era successo.

Mi cullò dopo, zittendomi e cantandomi la riga della nostra canzone.

«Anche se i cieli si fanno difficili ti sto dando il mio amore che sto continuando a cercare»

E cercava, senza sosta, ma non era abbastanza.


vi prego, questo è uno dei miei capitoli preferiti. Quale fino ad ora vi è piaciuto di più? c:

Sehnsucht »calum.☀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora