21. «Si, ci sono.»

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Non poteva credere a quello che le era stato detto la sera prima.

Fabio aveva davvero lasciato Jessica per lei?

Non poteva credere nemmeno al fatto che l'avesse invitata alla sua festa di compleanno. Si certo, erano stati amici, ma adesso le cose non andavano per il verso giusto e tra i due c'era solo tanto imbarazzo.

E poi, come la mettiamo con Matt?

Era stato il ragazzo che si immaginava di avere da piccola, il suo principe azzurro, il bravo ragazzo studioso che era sempre carino e dolce. L'aveva aiutata al lavoro, le aveva fatto un sacco di complimenti e sembrava davvero interessato a quella fanciulla.

Ma allora perché non le aveva detto la verità riguardo il suo passato?

Ci stava pensando parecchio a questo, insomma rivelò tutto a Fabio che era uno sbirro e avrebbe potuto peggiorare la sua situazione, invece l'aveva aiutata e se ora era una donna libera era tutto merito suo.

Forse Matt era il ragazzo che sognava di avere, ma non quello adatto a lei.

Da un po' di tempo a questa parte quando si immaginava fidanzata il suo pensiero ricadeva sempre sullo sbirro.

Che fosse un segno?

Decise che l'unica cosa da fare era chiedere consiglio. Così si incamminò verso il carcere.

«Sono qui per parlare con Annie Tresir.»

Chiese ad un poliziotto, fortunatamente ,quel giorno Torres non sembrava esserci, meglio così. Sarebbe stato abbastanza imbarazzante.

«Amica mia!»

Una voce squillante proveniva dalla fine di quella stanza tutta bianca con tavoli di legno e sedie di plastica bianche.

«Annie!»

Urlò si abbracciarono forte. Sentiva così tanto la mancanza di una sana chiacchierata con lei, sopratutto ora che erano successe un paio di cosette.

Si sedettero e il volto di Gisele si fece serio, forse fin troppo tanto da far spaventare la cheerleader. Aveva paura che ci fosse stato qualche problema, di qualsiasi tipo.

«C'è qualcosa che non va?»

Chiese seria.

«In realtà-tamburellò le dita sul tavolo.- ti devo parlare di un paio di cose, sono nei casini.»

Ammise e si grattò la nuca imbarazzata.

«Non sarai mica incinta?»

La guardò fissa negli occhi, cercava di capire la verità.

«No! Ma perché mi fate tutti questa domanda!?»

Chiese spazientita.

«Okay, allora parla.»

Sbuffò e accavallò le gambe.

«Come ben sai, lavoro al Moon. E Matt il mio collega mi ha proposto un appuntamento per ieri sera e io ho accettato. Ma il prob-»

Non fece in tempo a finire il discorso che fu interrotta.

«CHE COSA?! E NON MI DICI NULLA?!?»

Si alzò di scatto e tutti si voltarono nella sua direzione.

«Calmati e siediti!»

Gisele odiava stare al centro dell'attenzione ed era esattamente quello che stava facendo Annie.

«Te ne sto parlando ora! Comunque, stavo dicendo.-si fermò a pensare e poi ricominciò.- Siamo stati bene e no, non ci siamo baciati.-interruppe la compagna che stava per pronunciare qualcosa, ma poi chiuse la bocca- alla fine della serata mi ha chiesto di vederci anche mercoledi prossimo e io ho accettato.»

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